Tempismo >
Dopo 10 mesi Monti “scopre” che, fatte le leggi di riforma, ci vuole del tempo per attuarle. Ancor di più per “vedere” dei risultati.
Per certo con il compleanno del suo governo “festeggeremo” il record di 2000 miliardi di Debito. Debito cresciuto in un anno più del 5%.
Con un Pil calato di oltre il 2% non mancheranno nuovi “aggiustamenti”.
A Monti però basta che Draghi tenga il tasso dei Btp sul 5% per “vedere” avvicinarsi l’uscita. Uscita? Da cosa e di chi?
Il 2013 sarà l’anno dei bilanci.
Non varrà più il “salva-Monti”. Non ci sarà più, come ora, una maggioranza “coesa” nel votare la fiducia su tagli e tasse e concorde nel “tirare avanti” in attesa che passi la tempesta.
Per contro tra appena 4 mesi Monti potrà passare il “cerino” ai partiti in lizza per l’elezioni.
Se il nuovo governo riuscirà a risalire la china, sarà comunque di Monti il merito di aver evitato il “baratro”.
Se la crisi continuerà a mordere, Monti sarà “prosciolto” avendo lasciato ad altri il compito di dare “attuazione” alle sue riforme per la crescita.
E’ meglio fermarsi in tempo. Perché correre dei “rischi”?
Il rischio “avvitamento” non svanisce con i teoremi ed i pronostici “paludati” di un Dossier Arroganza …