Come fa il Ministro TRIA a dire a Di Maio e Salvini che “senza mettere a
rischio i conti pubblici” non ci sono le risorse per varare i loro cavalli di
battaglia (Flat Tax e Reddito di Cittadinanza)? Ossia che, se la situazione
resta “costante”, sarà possibile giusto qualche ritocchino.
E’ di tutta
evidenza che SALVINI non teme la fine prematura di questo governo per andare a
incassare gli attuali consensi sul fronte immigrati e sicurezza.
A pagarne IL CONTO politico sarebbe Di MAIO. Per non parlare del “nervosismo” della Commissione UE e del costo (per noi) delle manovre "correttive".
E
allora vada per una botta al cerchio e una alla botte.
La
vicenda dei migranti di POZZALLO è l’esempio di una politica gestionale fatta
di operazioni “una tantum”.
Ripartirsi l’onere di qualche decina di individui
soccorsi con 6 Paesi “volonterosi” non è certo la controprova di aver così spuntato
la perseguita “solidarietà” dell’Europa.
Nel merito.
Dall’insieme degli
immigrati in esame si dovranno “estrapolare” alcuni gruppi distinti di 50 soggetti
i quali risultino “meritevoli”, in pari grado, dell’accoglienza.
Il tutto
tenendo conto di una molteplicità di caratteristiche (sesso, età, parentele, origine,
motivazioni, ecc.).
CORRETTEZZA vorrebbe che i rappresentanti dei Paesi di futura
destinazione presenziassero alle operazioni e ne condividessero criteri e
risultati.
Un’impresa tutt’altro che semplice e che con certi numeri non offre alcun
margine di “discrezionalità”, se non al ribasso.
Non è neppure chiaro come e chi
dovrà farsi carico del trasporto finale.
Assomiglia tanto a una “cernita” risolta
a tavolino. Ma con quale finale?
Il nostro PIL
del 2018 viene ora limato di -0,2 punti percentuali (1,3%).
In 5 mesi il nostro
DEBITO è cresciuto di +0,3 punti percentuali (+70 miliardi).
Altro che calo del
rapporto Debito/PIL. Il tasso d’interesse sui nostri TITOLI staziona sopra il
2,5%.
Per ora il Ministro dell’Economia G TRIA cerca di fare “rinviare” in sede
di consuntivo dell’anno le “misure correttive” già ventilate dalla Commissione
UE.
Nell’azione finora promossa dal Governo non si vedono i presupposti per
superare almeno La crisi – Atto Secondo …
Dopo l’attracco
della Diciotti a bordo c’erano 67 migranti “relegati” in attesa dell’esito dell’indagine
della Procura su quanto accaduto 5 giorni prima.
Il Presidente MATTARELLA ha
ricordato al Premier CONTE che la magistratura è un ordine autonomo e indipendente.
Come tale non può essere in alcun modo “cooptato” ai fini delle politiche
sostenute dal Governo sull’immigrazione.
E’ lo stesso principio per cui
Mattarella non ha voluto parlare con SALVINI delle beghe giudiziarie della “vecchia”
Lega.
Per il Capo dello Stato da salvaguardare è il dettato della Costituzione.
Di sicuro non può dare peso alle attuali “fortune” della campagna promossa da
Salvini contro i paventati rischi (pericoli) legati ai flussi migratori, via mare e via
terra.
Non è solo per il rispetto dovuto alle Istituzioni.
Alla luce dei problemi
reali del paese il presidente Mattarella resta l’unico antidoto contro l’uso smodato
di certi slogan di facile presa.
Dar prova di categorica “fermezza” è spettacolo
tipico di un Dossier Arroganza …