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fernanda cataldo

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vivo nella svizzera-francese.

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  • Primo articolo sabato 11 Novembre 2010
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Le quattro volte

Le quattro volte

3 Mag. 2011 | fernanda cataldo  










Ultimi commenti

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.75) 1 aprile 2011 20:00
    fernanda cataldo

    non metto in dubbio che ci sia stata una ricerca nel merito, bisogna vedere come è stata eseguita, e l’affidabilità dei dati.

    per esempio, io vivo in Svizzera e ci sono buone pizzerie italiane ma chiunque può decidere di sfruttarne il "nome" con delle imitazioni disastrose.

    lo stesso vale per il Kebab, ogni tanto vado a mangiarne uno da un kebab Turco, lo fa prevalentemente con la carne di vitello (prediligo comunque il falafel) so di certo che la loro carne è preparata da un macellaio della città, vitello perché per noi occidentali sembra che passi meglio come gusto.

    tutto questo per dire che con il Kebab si può anche sfruttarne il "nome" per farne delle pseudo imitazioni senza scrupoli, vale anche per l’entrecôte francese ti puoi mangiare una specie di ciabatta o una carne succulenta.

    poi è la gente che fa la differenza tra una preparazione del cibo "onesta" fatta con passione e un’imitazione "disonesta" fatta solo per il guadagno, vale molto di più di una statistica. ora non so i gusti culinari degli Inglesi e in quale misura sanno scegliere la qualità di un prodotto qualsiasi.

    un saluto

    ferni

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.75) 31 marzo 2011 13:34
    fernanda cataldo

    "nel ‘46 il nostro governo “vendette” 50.000 lavoratori italiani al Belgio al modico prezzo di 2 tonnellate e mezzo di carbone cadauno" non solo questi, e negli altri paesi? 

    I treni alle frontiere erano pieni di italiani, Svizzera, Germania,Francia, etc. nel primo periodo non erano neanche del sud la maggior parte: Veneti, Bergamaschi, Friulani, in testa (bisognerebbe dirlo alla lega senza parlare dei periodi anteriori a quegli anni), un’emigrazione senza sosta durata dal 46 fino all’inizio degli anni 80, poi più sporadica. la verità è che l’Italia non si è mai interessata a quelli che sono dovuti partire (i governi di allora li incitavano a farlo).
     
    l’italiano all’estero ancora oggi è visto come una sorta di extraterrestre, dai suoi concittadini rimasti. acquista di fatto una seconda, terza cultura, una contaminazione messa a sottotacere per volontà politica, anche quando questi ritornano in patria non esiste nessuna misura reintegrativa, al contrario di altri paesi europei. ed è peccato che la nuova generazione praticamente non sia al corrente di questo passato abbastanza recente.

    forse per questo e vari altri motivi deplorevoli, non esiste una legge "seria" sugli immigrati residenti in Italia, il voler "dimenticare". è scandaloso che delle persone che lavorano in Italia da tanti anni, oppure che ci sono nate, quando si affacciano nell’età adulta debbano ancora giustificare il loro permesso di soggiorno, non esiste un permesso di soggiorno che dia stabilità a queste persone, dopo 20, 30 anni!

    ferni

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.75) 30 marzo 2011 19:11
    fernanda cataldo

    è una situazione davvero che ha dell’incredibile, tutte quelle persone abbandonate a se stesse provo vergogna per gli uomini politici che permettono questo stato di cose. vorrei che si ricordassero che ci sono circa 60 milioni d’italiani nel mondo e che nel 1943 dopo l’arresto di Mussolini 20 mila soldati hanno trovato rifugio in Svizzera, giusto una piccola nota per quando eravamo noi a fuggire.

    ferni

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.75) 30 marzo 2011 18:51
    fernanda cataldo

    la "Puglia peggiore" non è solo il degrado dell’ambiente, ma una serie di cose, come per esempio la sanità, la formazione lavorativa dei giovani, etc. a parte questo è una buona idea l’esistenza di cittadini che cercano di attirare l’attenzione di chi li governa con il mezzo virtuale, magari alla lunga si ottiene un miglioramento sociale su tutto il territorio.

    ferni

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.75) 30 marzo 2011 08:36
    fernanda cataldo

    in Italia non ho mai sentito un divieto politico contro i Macdonald, perché è una catena multinazionale, sicuramente esistono accordi soddisfacenti tra chi li impianta e tra chi dà i permessi di questi luoghi dove i lavoratori vengono malpagati, e quindi conviene a certi politici ognuno si fa i fatti suoi. per il Kebab è diverso mantiene lo spirito in cui è nato quello "artigianale" il più delle volte, e chi dice artigiano diffonde anche "cultura", come è successo esattamente per la diffusione della pizza nel mondo. la "cultura" è pericolosa per certuni, capace di diffondersi e di rimettere in questione il dogmatismo del "potere".

    ferni


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