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Vatileaks: Chaouqui, Balda e la nuova moda vaticana tra Opus Dei e IOR

Al centro di Vatileaks 2 gli stessi di Vatileaks 1. Chaouqui nominata "nonostante tutto" da Vallejo Balda ma questi da Papa Ratzinger prima e Bergoglio poi...

"Bisogna obbedire alla legge di Dio piuttosto che agli uomini", così S. Pietro negli "Atti degli Apostoli" versetto 29. Come già con Vatileaks 1, che portò all'abdicazione di Papa Benedetto, al centro di Vatileaks 2 la diffusione di documenti riservatissimi ad opera di persone che avrebbero dovuto essere di massima fiducia, all'epoca il Camerlengo in persona, Paolo Gabriele, oggi Mons. Luis Angel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui.

Le ombre che tuttavia si stagliano maestose dietro le quinte oggi sono le stesse di ieri: IOR, Opus Dei, lobby Gay. Tra le chicche sullo IOR ci sarebbe quella del dirottamento a favore dell'appartamento del Card. Tarcisio Bertone (nominativo già connesso a Vatileaks 1) di fondi destinati a bimbi portatori di handycap. E' da notare che già ai tempi di Vatileaks 1 Francesca Immacolata Chaouqui aveva twittato "Le lettere continueranno ad uscire e sacrificare Paolo nn sarà servito a niente".

Più inquietante invece è il fatto che all'epoca, sempre su Twitter aveva già espresso apertamente la sua simpatia a Gianluigi Nuzzi, nel cui libro "Sua Santità" sono poi confluite le rivelazioni ed è sempre di Nuzzi il libro in uscita con le rivelazioni di Vatileaks 2 : "Via Crucis". Dunque già a livello mediatico un filo rosso che dal primo Vatileaks porta al secondo, ma anche incongruenze madornali inerenti le persone.

La trentaduenne Francesca Immacolata Chaouqui, che adesso getta tutte le responsabilità su Mons Vallejo Balda, è stata portata ai suoi incarichi dallo stesso e non solo nonostante i precedenti, ma anche nonostante sia persona apertamente in contrasto con la linea incentrata sui poveri del pontificato di Papa Francesco. La Chaouqui infatti, con buona pace del suo profilo Twitter dove si definisce "Comunicatrice finanziaria in giacca e jeans, indaffarata a lasciar traccia e con le maniche rimboccate per costruire un mondo giusto", è una "salottiera" di prim'ordine: sposata ad un informatico entra alla corte della contessa Marisa Pinto Olori del Poggio, è legata ad una Think net della famiglia Letta e fa parte della Ferpi.

Dunque Mons. Luis Angel Vallejo Balda ha messo la persona sbagliata ad un incarico delicato e questa oggi lo attacca e lo tradisce. Ma, la stessa cosa - ahimé! - si ripete salendo la gerarchia ed a proposito dello stesso Vallejo Balda: egl'infatti era stato nominato nel settembre del 2011 Segretario della prefettura per gl'affari economici della Santa Sede da Papa Ratzinger e poi segretario della COSEA da Papa Bergoglio... 
Se dalle singole vicende si sale al nocciolo della questione ci si ritrova proiettati indietro nel tempo sino alla "Donazione di Costantino" (che recenti studi hanno definitivamente dimostrata un falso) ed all'istituzionalismo agostiniano sancito ne "Le confessioni", ed è questo: sin dal seminario la formazione nella Chiesa è fatta non come obbedienza alla legge, bensì come obbedienza assoluta e cieca nel superiore ed il suo dictat prevale su quello della legge con ciò invertendo l'insegnamento evangelico, il prius non è più la legge di Dio ma quella del Dictator, "ubi Major (l'arbitrio umano) ibi minor (DIO) cessat..."

(Foto: Marek.69 talk - wikipedia)

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