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Vademecum del Questore di Trieste: "Controllate le persone magre e tatuate"

Vademecum del Questore di Trieste: "Controllate le persone magre e tatuate"

A Trieste rimbalza nella cronaca locale un vademecum prodotto dal Questore locale destinato ai poliziotti che ha per oggetto come effettuare il controllo nel territorio in operazione antidroga in un passaggio si legge: "Verificate le persone magre e con tatuaggi, anche senza o con pochi denti e con scarsa igiene orale per vedere se hanno precedenti penali". Il vademecum è allegato all’ordinanza del questore Francesco Zonno. Incredibile ma vero ma senza stupore.

E’ evidente che in Trieste è in atto una militarizzazione vera e propria del territorio, vedi per esempio la campagna sulle telecamere.

La stampa locale inizia a dare risalto a notizie di cronaca che in realtà non dovrebbero essere neanche citate.

Due alberi sradicati, scippo, due scritte sui muri ecc.
Tutte notizie che hanno un fine. Creare nel tempo sentore di pericolo, di delinquenza diffusa che deve giustificare quindi un maggior controllo del e nel territorio.

Più o meno come succede da decenni a Bologna per esempio.

Eppure a Trieste si tendono a tollerare per esempio quelle persone che inneggiano al fascismo che tempestano con i loro volantini e manifesti viale XX Settembre per non parlare dei banchetti di forza nuova non contrastati da nessuno, e che con tranquillità disarmante diffondono la loro concezione fascista di società; ciò per le forze del disordine non è un problema, per una parte di stampa non è un problema. Ma non può esserlo, dato che come la storia di questo paese ha insegnato, chi si dice essere tutore dell’ordine, appunto, tutela chi rivendica il concetto di disciplina ed ordine sociale...

Ciò non deve stupire.
Vedi le stragi di stato, vedi l’omicidio Pinelli, giusto per citarne uno che è eclatante per la complicità di buona parte delle forze dell’ordine con i fascisti.

E’ in atto un disegno ben definito, ovvero creare allarmismi infondati, infondere paura, per giustificare il controllo del territorio che in realtà ha altri scopi, ovvero contrastare il dissenso al sistema e la lotta vera! Voglio sottolineare anche ciò in relazione alla guerra tra poveri che lentamente trova sempre più affermazione, ed espolderà nel momento in cui gli ammortizzatori sociali non riusciranno più a contenere la situazione in essere.

Ed allora ecco lo Stato che si muove in anticipo, con iniziative di controllo preventivo diffuso nel e del territorio, con repressione e con la militarizzazione delle città.

In ogni caso segnalo con piacere il fatto che un gruppo di poliziotti abbia denunciato la pericolosità di quel vademecum e che sia stata portata tale questione a conoscenza della opinione pubblica, ma ho la sensazione che tale denuncia sia una sorta di regolamento interno tra i poliziotti che aderiscono a quel sindacato ed il Questore di Trieste e che non abbia in realtà fini di sensibilizzazione sociale sulla repressione preventiva in atto a Trieste!

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