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Tragedia norvegese: la stampa italiana è anticlericale?

I fatti di Oslo e dintorni hanno segnato il passo di uno dei paesi più civili e più sociologicamente evoluti del mondo, ed è inutile dire che la tristezza pervade ogni fibra del nostro essere per tale sconcertante inaudito evento. Tuttavia, aldilà del fatto in sé, ciò che ha colto di sorpresa è stato l’accanimento di certa stampa ritenuta tra l’altro obiettiva ed autorevole nel voler descrivere il killer dei “fatti di Oslo” quasi fosse un mujaheddin di Cristo, uno votato alla jihad cristiana in nome del cattolicesimo o del protestantesimo. Un crociato. Niente di più inauditamente e pericolosamente falso. Queste titolature hanno tra l’altro scatenato commenti anticattolici, anticristiani, anticlericali, “urla” becere e razziste, di un’intolleranza spaventosa, che istigano per giunta all’odio religioso. E proprio quando ci si aspetta da parte di chi è più autorevole una parola che inviti alla riflessione e alla ricerca della verità, ecco che invece si fa spazio la non-professionalità, la voglia di rivalersi su una parte della società che a qualcuno sembra andare stretta.

Premettendo che questo articolo non è a difesa di nessun integralismo né di qualunque comportamento lesivo della libertà e dignità dell’altro, intendo qui portare all’attenzione dei lettori fatti di inaudita mancanza di professionalità, nonché di delicatezza e responsabilità, seguiti da “atteggiamenti” pericolosi e da non sottovalutare.

Non commentando affatto i titoli di sabato di Libero e Il Giornale - perché certa gente, quando scrive e parla, si classifica da sola - che dapprima avevano accusato gli integralisti islamici, senza neanche degnarsi di verificare le fonti, e senza nemmeno fare le dovute scuse dopo il clamoroso becero errore, i titoli che sabato erano visibili sulle testate on-line di Repubblica e Il Fatto Quotidiano, anche se virgolettati, in alcuni casi riportavano titolature tipo “Il killer è fondamentalista cristiano” oppure “è cristiano fondamentalista”.

Domenica, sembra che Il FQ abbia desistito dal continuare con questi titoli, Repubblica invece ha continuato con parole come “crociata” e simili. Non ci sono parole! Da premettere che l’assassino di Oslo sembra essere “solo” un killer con pericolose idee massoniche e guerresche, con il mito dei templari, con qualche richiamo a qualche videogame a dir poco malsano. Come si fa ad etichettare come “fondamentalista cristiano” un sedicente cristiano, senza verificare se alla base dei suoi atti criminosi ci sia stata ispirazione da parte di qualche gruppo veramente legato al mondo dell’integralismo cristiano? Una cosa è dire “neonazistoide xenofobo, squilibrato e nichilista”, un’altra “integralista cristiano”. Le due cose avrebbero potuto essere correlate se tale individuo fosse stato indottrinato in una chiesa o in una madrasa “cristiana” - proprio come si farebbe con un terrorista integralista islamico - da un prete cattolico o pastore protestante che si fosse atteggiato ad “imam”, ma questa circostanza pare che manchi del tutto, e, a quanto sembra, nessuno si è degnato di verificarlo. Repubblica e Il Fatto Quotidiano “l’hanno fatta letteralmente di fuori” senza contare l’ondata di odio anticristiano, anticlericale, anticattolico, antireligioso tout court che si è scatenata tra molti loro lettori, cosa tra l’altro visibile in tutti i commenti ai link degli articoli sui loro siti e sui social forum come Facebook. Ho però apprezzato il comprensibile “dietrofront editoriale” della redazione de Il FQ nei titoli, dato che il killer non è affatto un integralista cristiano - anche se in alcuni casi questi ultimi possono essere anche peggiori – ma un semplice killer esaltato con evidenti e gravi psicopatie. Repubblica, invece, ha continuato a mettere in mezzo l’aggettivo “cristiano” quando invece i cristiani e il cristianesimo non c’entrano affatto. Qualcuno potrà dire: “Ma quanto la fai lunga!”

Amici miei, un conto è che alcune cose si dicano al bancone del bar o alla cassa della tabaccheria, un conto su un organo d’informazione. Le parole sono pietre!

Cito alcuni link e commenti presi dalla Facebook; un link a nome del cosiddetto ‘Popolo viola’ dice: “Ebbene sì, l'attentatore è un fondamentalista cristiano. Speriamo vivamente che adesso non bombardino il Vaticano”; ”; poi uno tra i tanti commenta:  ...si, bombardiamo pure il vaticano  ; o S.L. che dice“ ma i cristiani non porgono l'altra guancia? non sono quelli dell'amore eterno?” o ancora quest’altro gioiello di civiltà, guardate cosa ha scritto: “Cattolici e Prostestanti diciamo cosi sono due biforcazioni del Cristianesimo... Indi per cui fanno c****e abbastanza entrambi, dimostrando già storicamente che gli estremisti non sono solo gli Islamici (anche la loro religione fa c****e)”. Commenti del genere si contano a centinaia; alcuni non riportabili per volgarità e sconcezze. In più in alcuni post ad alcuni link sono state lanciati pesanti insulti razzisti, anticristiani, offensivi e lesivi della persona a Magdi Hallam. Pensate cosa può scatenare un semplice titolo!

Cosa c’entrano il cristianesimo tout court o il Vaticano con un fatto del genere? Pensate che responsabilità hanno questi giornalistucoli nello scatenare certi sentimenti. Che vorrà dire tutto ciò?

Beh, innanzitutto, che c’è - a parer mio - in certi ambienti editoriali un sentimento pseudo-laicista e apertamente anticlericale e infine - perché no? - anticristiano. E questi pennivendoli ci marciano sopra. Sembra che ci sia il disperato bisogno di dare ad un certo astio anticlericale e lesivo del rispetto religioso la possibilità di presentare le chiese cristiane come madrase o moschee integraliste. Da premettere che all’estero in pochi o nessuno hanno parlato di integralismo cristiano nel vero senso della parola.

Sono veramente dispiaciuto che così grandi organi di informazione sbaglino così clamorosamente, ed in modo imperterrito per giunta. Per di più, fare giornalismo è una cosa seria e di immensa responsabilità. E i commenti che ho citato lo dimostrano. E’ triste che si usi una tragedia così immane per vendere giornali e per appagare la voglia dei propri lettori di sentire quello che vorrebbero sentire, e per di più cose false.

Ancora una volta vediamo l’altra faccia della medaglia: da un lato abbiamo i servetti che stravedono per il loro idolo, loro signore e padrone, dall’altro quelli che credono di essere i paladini della pseudo-laicità della Stato e delle libertà individuali - a modo loro. Nondimeno, nonostante io non legga giornali di destra, urge essere altrettanto critici verso i cosiddetti giornali obiettivi e 'non allineati'. A mio parere l’integralismo cristiano è un fenomeno che ha molti aspetti variegati e pericolosi allo stesso tempo, ma definire “integralista cristiano” un indefinito “terrorista iperesaltato” è stata una cosa dettata da grande mancanza di professionalità velata di palese pregiudizio, anticattolico e anticlericale. Ma il Cristianesimo, mi dispiace per questi signori che non lo sanno, non è solo la cattolica Italia, ma 2mila anni di storia di pensieri, correnti, denominazioni e grandi complessità che questi poveretti completamente ignorano. Dare notizie è una cosa seria che scatena reazioni appassionate, alle volte anche spropositate e anche pericolose. Bisogna avere una certa dose di responsabilità, circa la quale certi superintellettuali del giornalismo di sinistra sono ampiamente carenti.

Quanto sta succedendo sia di lezione!

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.5) 25 luglio 2011 12:13

    mah...
    integralista cristiano mi sembra poco appropriato, ma non mi sento neanche di accettare l’affermazione che sia sbagliato: io troverei piu’ corretto scrivere che era un fanatico cristiano.

    Non mi sono letto tutti i suoi sproloqui, ma ho guardato il suo video e scritto un commento a:

    http://www.agoravox.it/ESCLUSIVO-Il...

    quello che e’ assolutamente certo e’ che i suoi idoli erano i crociati e soprattutto i templari.

    D’altra parte, quando si parla del terrorismo di matrice fondalismo islamico non si vuole sostenere che il singolo attentatore sia lui stesso un profondo studioso del corano: si vuole intendere che agisce cosi’ perche’ e’ convinto che cosi’ debba fare un buon islamico, perche’ Allah e’ grande, perche’ e’ bene punire gli infedeli...

    Cio’ che lo spinge e’ il senso dell’appartenenza all’islamismo e l’odio per gli "altri", siano essi cristiani, atei o "tolleranti" e disponibili al dialogo; in cio’ mi sembra -ripeto- inquietantemente sovrapponibile, anche se non identico, al Breivik.

    Geri Steve

    • Di (---.---.---.119) 25 luglio 2011 12:34

      C’è una foto che ritrae l’assassino con abiti massonici.Un massone non può definirsi cristiano,nè tantomeno cristiano integralista.Il Cristianesimo è ben altra cosa.
      Uno che tenta di essere un buon cristiano

    • Di Geri Steve (---.---.---.5) 25 luglio 2011 13:18

      abbiamo sentito tutti queste balle:
      un torturatore dell’inquisizione non puo’ dirsi cristiano, un crociato o un templare non puo’ dirsi cristiano, un cappellano che bendice le armi non puo’ dirsi cristiano, un boia al servizio del papa non puo’ dirsi cristiano, un massone non puo’...

      quello che conta e’ che LORO sono ben convinti di essere cristiani.

      Geri Steve

    • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.236) 25 luglio 2011 14:00
      Giuseppe Caglioti

      Capisco quello che vuoi dire Steve, ma l’inquisitore, il crociato, il templare, il cappellano che bendice le armi, il boia ecc. sono persone che agiscono per conto di un’istituzione religiosa, ne fanno parte e c’è una certa legittimazione da parte di quest’ultima per i loro atti. Nel caso di questo ESALTATO pare che egli non fosse legato ad alcuna istituzione religiosa, cattolico di nascita, ma con ’idee’ proprie che richiamano a volte il mito del crociato, ma questo non fa di lui nè un integralista cristiano nè un fondamentalista, ma è bensì uno XENOFOBO di DX, deviato per giunta, visto che la ideologia non è neanche filonazista. A vedere sembra più un mitomane con la mania delle armi, che vede nel guerriero che uccide senza pietà l’unica soluzione ai mali del mondo. Un po’ come quei "coglioni" che all’inizio del ’900 pensavano che la GUERRA fosse IGIENE del MONDO.
       Ad ogni modo, nel mio articolo, ho voluto mettere in enfasi un aspetto "malsano" di certa stampa italiana, e per di più fuorviante, nonchè generatore e catalizzatore di odio ingiustificato, verso il cristianesimo e le religioni. Repubblica, cosi come qualcun’altro, ha commesso, a parer mio, una grave mistificazione. All’estero nessuno ha parlato di fondamentalismo cristiano in modo diretto. Che in Italia ci sia un problemino con una certa stampa anticlericale questo è indubbio. Io, poi, parlo spassionatamente, non sono cattolico, ma la vedo così. Ciao

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.127) 25 luglio 2011 13:05
    Damiano Mazzotti

    Quante storie per un pazzoide... Qui si tratta di un mitomane frustrato, ma acculturato, che scopava poco o niente e per questo motivo ha scatenato tutte le sue energie aggressive nei confronti dei propri simili, dei giovani e delle ragazze, meglio se carine...

    Ora sarà famoso e contento e chi gli darà pubblicità farà il gioco di tutti i mitomani psicolabili...

    Una cosa del genere in Ungheria avrebbe potuto scatenare una grave sommossa.... 

  • Di paolo (---.---.---.158) 25 luglio 2011 15:48

    Propendo per Damiano anche se la frustrazione sessuale può essere un’aspetto , ma non quello decisivo . Anch’io mi sono letto alcune delle sue demenziali teorie sul link proposto dalla Redazione . Tutto non si può leggere ,ovviamente , ma tanto mi è bastato per capire che il soggetto è un mix di follie che però , oltre al feticcio delle armi , molto comune in casi simili ,fonda il suo delirio su due capisaldi : il rifiuto del multiculturalismo - culto della razza (intesa come ceppo etnico) , la concezione religiosa intesa come difesa della cristianità , che nulla a a che fare con il clericalismo di Roma . Tanto è vero che anche il Papa era nel suo mirino .

    La sua ossessione era che la Norvegia e quindi l’Europa , a causa di governi imbelli (compreso quello norvegese ed ecco perché l’odio per i sostenitori laburisti ) cadessero in mano all’Islam a seguito di una progressiva ma inesorabile permeazione della società norvegese ed europea .
    Siccome la xenofobia e l’intolleranza religiosa sono aspetti tipici della destra estrema , la sua classificazione è tecnicamente quella di nazista - integralista cristiano. Quindi non comprendo i distinguo dell’articolista che lo disegna come un folle generico , un matto da legare sic et simpliciter ,né il commento di XXX.119 , dal momento che i " cristiani " ( o meglio in nome del Dio cristiano) hanno compiuto gli atti peggiori nella storia dell’umanità .
    Chiudo con una considerazione sulla società norvegese .Tutte le democrazie avanzate che vivono nella tranquillità sociale , puntualmente si dimostrano impreparate davanti a casi di questo genere . Ha ammazzato (dopo le esplosioni ) 93 persone e ferite altre venti , a sangue freddo , prima che si vedesse uno straccio di poliziotto . Da noi se ci sono cento dimostranti ci sono almeno cinquanta poliziotti . Chiamiamolo il vantaggio di vivere in una democrazia limitata.
    • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.236) 25 luglio 2011 16:15
      Giuseppe Caglioti

      Il mio articolo è diretto a mettere in evidenza una prassi, molto diffusa nella nostra stampa "di sinistra", ossia quella di calcare la mano verso il cattolicesimo e anche il cristianesimo quando ci si trovi davanti a fatti che possono coinvolgere atteggiamenti violenti di persone legati più o meno alla religione cristiana tout court, vuoi per simpatie pseudo-laiciste, vuoi per volontà di compiacere un certo tipo di elettorato iperprogressista di sinistra - a mio modesto parere. 
      Non c’è bisogno di ricordare che la cultura cristiana e l’intolleranza religiosa europea, e non, si sono rese colpevoli in nome di Dio di grandi crimini contro l’umanità, ma non è questo il caso di tirare in ballo il cristianesimo. Paolo, non ho definito il soggetto come un "pazzo sic et simpliciter" ma un esaltato in qualche modo con un preciso culto della guerra e delle armi, da usare contro l’intruso - a suo parere - islamico. Il fatto poi che si richiami ai templari o ai crociati come modello questo non fa di lui un integralista cristiano, ma un esaltato imbevuto di cultura massonica, con evidenti problemi di natura psicosociale. 
      Vorrei richiamare tutti i lettori a questo aspetto, che solo in Italia ciò è oggetto di discussione: sto seguendo la cosa su i media stranieri, ma tutto questo parlare che costui fosse legato ad ambienti "integralisti cristiani" non viene minimamente considerato, perchè sanno bene di cosa si tratta in linea di massima. Questa discussione la stiamo portando avanti qui, perchè due eminenti organi d’informazione italiani hanno DESIGNATO IMPROPRIAMENTE, forse anche per malafede anticlericale, tale fatto delittuoso. E’ indubbio che l’integralismo religioso si sia reso colpevole di gravi crimini, ma, ripeto, non sembra essere questo il punto per ovvi motivi, come ho già spiegato nel mio primo commento. Si consideri invece il punto dell’articolo se certi organi di stampa italiani sono o no anticlericali nell’uso della notizia - nella fattispecie di questa.

      Un saluto: Giuseppe

    • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.236) 25 luglio 2011 16:27
      Giuseppe Caglioti

      Aggiungo che nei media stranieri c’è MOLTA CAUTELA, nel non voler speculare su motivi ancora da chiarire. A quanto pare però nella stampa italiana la SPECULAZIONE, come hanno dimostrato i titoli di R. e FQ, l’ha fatta da padrona, specialmente tra quegli organi che si professano obiettivi, garantisti e indipendenti, scatenando reazioni indicative di una crescente forte intolleranza anticlericale, antireligiosa e anticristiana. Una mancanza di professionalità obiettiva gravissima!

  • Di illupodeicieli (---.---.---.73) 25 luglio 2011 16:56

    Distinguerei almeno due aspetti: il primo è che certa stampa ce l’ha con i cattolici e meglio ancora con la chiesa cattolica apostolica romana, con il Vaticano.Il secondo è che a livello di informazione vera e propria diversi giornali e media in genere, lasciano a desiderare, nel senso che non si pongono domande nè cercano risposte. E questo vale per argomenti che possono essere correlati con la strage di Oslo, come l’11 settembre o altri attentati: non hanno mai posto domande nè offerto risposte che non fossero omologate e non dessero fastidio: un po’ come hanno fatto per l’ultima manovra corettiva.Per loro va bene e se non va bene ,nel caso della manovra, è perchè troppo blanda. Quanto ai cattolici, alla chiesa in particolare, si critica il fatto che goda di immensi benefici, di privilegi assurdi che in altre realtà democratiche non troverebbero spazio: da dire ancora, e chiudo, il fatto che si cerchino sempre vescovi o alti prelati per sentire il parere della chiesa e quasi mai quello di preti prostanti o di altre confessioni religiose. Perchè non chiedono e ci fanno sapere cosa ne pensano, di questa strage o dell’11/9 quelli di scientology?

  • Di (---.---.---.192) 25 luglio 2011 18:57

    caspita, un ‎"cristiano fondamentalista, estremista di destra" un mix pericolosissimo! La chiesa comunque non è innocua, ispira e allena menti deboli producendo spesso forme di intolleranza come la misoginia e l’omofobia, stiamoci attenti!!!

  • Di paolo (---.---.---.183) 25 luglio 2011 19:23

    Caro Giuseppe , apprezzo il tuo chiarimento e posso anche concordare che ci possa essere un qualche compiacimento anticlericale in certa sinistra iper laicista , conseguenza della identificazione storica che la Chiesa Romana ha sempre avuto con la destra in genere e con quella fascista in particolare . Riconosco anche la eccessiva approssimazione con cui la " stampa " nostrana stigmatizza certi avvenimenti senza preoccuparsi più di tanto di approfondire ,tentando di primo acchito la strumentalizzazione politica . Il caso del " Il Giornale " , anche se in quel caso non si tratta di stampa , è un caso limite ma emblematico .E accetto anche l’osservazione de Il Lupo... che in Italia (e non solo) ci sia una stampa "ostile" , di principio , al clero cattolico ( non alla cristianità) . Tutto bene . 


    Però che il delirio di questo folle sia più frutto di un miscuglio di ideologismi ,piuttosto che la perdita del senso della realtà e la sensazione di vivere in un videogioco di violenza , è difficile da stabilire ma , almeno da quel poco che ho letto nei suoi scritti , mi sembra che le sue ossessioni erano essenzialmente di tipo etnico e religioso . Poi se intendiamo per "integralista" la pura "estremizzazione religiosa" , allora concordo che il termine può essere anche inappropriato , ma che in Brevik la fede religiosa ,in una visione storica ideologizzata ( i crociati) , non abbia avuto un peso importante non mi sembra corretto . 
    Comunque aspetto di saperne di più .
    ciao 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.227) 25 luglio 2011 20:21
    Damiano Mazzotti

    La differenza sta nel vedere se ha agito da solo o in coppia (caso raro di follia a due) e invece fa parte di un gruppuscoli di invasati più o meno deliranti. Se non si trovano complici operativi si tratta chiaramente di uno psicolabile delirante e molto intelligente. Però dobbiamo chiederci perchè arrivano prima gli elicotteri della stampa invece di quelli della polizia... che hanno agito poco razionalmente poichè poteva avere pure una bomba addosso e farsi esplodere insieme ai poliziotti... fossi stato io il caposquadra per non far rischiare più la vita a nessuno lo avrei freddato da lontano... per stavolta gli è andata bene...

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