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Commento di paolo

su Tragedia norvegese: la stampa italiana è anticlericale?


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paolo 25 luglio 2011 15:48

Propendo per Damiano anche se la frustrazione sessuale può essere un’aspetto , ma non quello decisivo . Anch’io mi sono letto alcune delle sue demenziali teorie sul link proposto dalla Redazione . Tutto non si può leggere ,ovviamente , ma tanto mi è bastato per capire che il soggetto è un mix di follie che però , oltre al feticcio delle armi , molto comune in casi simili ,fonda il suo delirio su due capisaldi : il rifiuto del multiculturalismo - culto della razza (intesa come ceppo etnico) , la concezione religiosa intesa come difesa della cristianità , che nulla a a che fare con il clericalismo di Roma . Tanto è vero che anche il Papa era nel suo mirino .

La sua ossessione era che la Norvegia e quindi l’Europa , a causa di governi imbelli (compreso quello norvegese ed ecco perché l’odio per i sostenitori laburisti ) cadessero in mano all’Islam a seguito di una progressiva ma inesorabile permeazione della società norvegese ed europea .
Siccome la xenofobia e l’intolleranza religiosa sono aspetti tipici della destra estrema , la sua classificazione è tecnicamente quella di nazista - integralista cristiano. Quindi non comprendo i distinguo dell’articolista che lo disegna come un folle generico , un matto da legare sic et simpliciter ,né il commento di XXX.119 , dal momento che i " cristiani " ( o meglio in nome del Dio cristiano) hanno compiuto gli atti peggiori nella storia dell’umanità .
Chiudo con una considerazione sulla società norvegese .Tutte le democrazie avanzate che vivono nella tranquillità sociale , puntualmente si dimostrano impreparate davanti a casi di questo genere . Ha ammazzato (dopo le esplosioni ) 93 persone e ferite altre venti , a sangue freddo , prima che si vedesse uno straccio di poliziotto . Da noi se ci sono cento dimostranti ci sono almeno cinquanta poliziotti . Chiamiamolo il vantaggio di vivere in una democrazia limitata.

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