• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Europa > Serbia e Croazia occultano la loro storia per accedere all’UE

Serbia e Croazia occultano la loro storia per accedere all’UE

Serbia e Croazia pur di entrare nell’UE sono disposte praticamente a quasi tutto e negli ultimi annunci e dichiarazioni ciò è diventato manifesto, nonché nella loro politica tesa a cancellare o minimizzare i rapporti con "i maledetti Balcani".

Ormai è chiaro che nessuno desidera entrare nell'Unione Europea come lo desiderano Serbia e Croazia. La Croazia già da tempo non si considera più un elemento della penisola balcanica e la propaganda croata si sta applicando in tal senso. Ormai si cerca con ogni mezzo di dimostrare l'appartenenza alla cultura mitteleuropea. Alcuni fatti che confermano ciò sono la recente decisione della Croazia di scendere a patti con la Slovenia per risolvere il confine territoriale e accedere all'UE. Ma non è solo questo. La HRT, la televisione croata, dal 2004 sta bombardando la popolazione con immagini e frasi tutte tese a convincere i croati di essere un popolo mitteleuropeo e non più balcanico. Si minimizzano i legami con le altre popolazioni della pensiola. Accanto alla bandiera nazionale i politici croati appendono pure quella dell'UE per dimostrare la loro appartenenza all'Europa Centrale. Tuttavia quando diventa impossibile rompere alcuni indiscutibili legami (in primis linguistici) dei croati con gli altri balcanici allora si punta alla loro banalizzazione.

La Serbia, incredibile ma vero, da quando, nel 2006, è tornata ad essere uno stato sovrano e indipendente ha cominciato a comportarsi nello stesso identico modo. L'Unione Democratica Serba ha immediatamente puntato all'Occidente, senza però rompere definitivamente i legami con la Russia, prezioso alleato per quanto riguarda la provincia del Kosovo. Il nuovo regime ha cancellato tutto ciò che potesse ricordare alla Serbia e ai Serbi il loro passato jugoslavo. Senza pensarci due volte la nuova Serbia ha immediatamente consegnato all'Aja Radovan Karadzic e l'anno successivo il Parlamento della Serbia ha approvato una risoluzione su Srebrenica in cui condanna ciò che è accaduto, ma non conferendo all'evento lo status di genocidio. Immediatamente dopo la Serbia, rispondendo alle accuse delle madri di Srebrenica, ha dichiarato il caso "chiuso". La risoluzione della Serbia è stata comunque accettata dall'UE. Ora la Serbia ha allineato la sua risoluzione per la provincia secessionista del Kosovo a quella dell'Unione Europea, dicendo chiaro e tondo che non si fermerà davanti a nulla pur di diventare membro a pieno titolo dell'UE. Anche la Serbia come la Croazia ha cominciato a mettere bandiere europee dappertutto.

Questi due paesi hanno cancellato o modificato intere pagine di storia. Tutto viene ora ripresentato in maniera diversa. La Jugoslavia di Tito sembra essere completamente scomparsa dalla storia di queste nazioni. Perfino la Serbia ora imita la Croazia e cerca di liberarsi una volta per tutte dei "Maledetti Balcani". Quando però la storia diventa impossibile da cancellare allora si punta sulla sua banalizzazione o più in generale sull 'Oblio. Balcani è la cifra di contrassegno per tutto ciò che questi due piccoli e presuntuosi paesi non vorrebbero essere e per allontanarsi da un mondo con cui non vorrebbero avere rapporti. Per fare ciò si punta sulla falsificazione, sull'oblio, sulla creazione di eroi che prima nemmeno esistevano, ma soprattutto si punta sulla negazione del passato e sulla sua irrilevanza. La negazione del passato, infatti, sembra essere diventata il presupposto per tuffarsi felicemente in nuove ideologie. Peccato che sia la Serbia che la Croazia erano immerse fino al collo negli atroci eventi che hanno segnato la fine della Yugoslavia e sarà molto difficile per questi due Staterelli dimostrare il contrario. 

Commenti all'articolo

  • Di vituzzo (---.---.---.76) 15 settembre 2010 13:55

    Anche l’Italia ha fatto e fa finta di ignorare la propria cultura e le proprie tradizioni ogni volta che insegue gli Stati Uniti e fa finta che Francia, Svizzera, Austria e Slovenia siano lontanissime.
    Se anche sparisse un gatto negli USA, lo sapremmo subito. Se ci fossero le elezioni in Slovenia, leggeremmo un trafiletto un po’ nascosto.

    Spesso gli stati sovrani cercano di riscrivere la storia delle nazioni e di modificarne l’identità seguendo i propri interessi. Se hanno in mano i mezzi di comunicazione di massa, ci riescono.

  • Di (---.---.---.194) 15 settembre 2010 17:24

    Almeno per quanto riguarda la Serbia, che conosco bene, essendo serbo io stesso, francamente non capisco il senso dell’articolo.

     

    La Serbia guarda all’Unione Europea, e che cosa c’è di male? Qual è la migliore prospettiva di sviluppo a lungo termine, se non nella collaborazione con l’Europa? E poi, francamente, l’adesione all’Europa dà migliori garanzie di stabilità anche ai Balcani.

     

    Si guarda al futuro! E allora? Chi ti autorizza a pensare che i serbi non sappiano la propria Storia? I serbi sono un popolo che conosce e tiene in alta considerazione la propria Storia!

     

    I serbi certo non si dichiarano mitteleuropei, nemmeno se lo sognano, e restano la Nazione più refrattaria al colonialismo culturale americano. Le radici del rapporto con la Russia, l’essere slavi è assolutamente presente nella coscienza ed identità dei serbi, quale che sia il partito politico con cui simpatizzano.

     

    Certo, hai ragione nel dire che è come se la Jugoslavia di Tito non fosse mai esistita. E’ un periodo che i serbi non amano ricordare, perché sotto la cappa socialista era vietato ogni minimo patriottismo. Per questo, oggi si ricordano con orgoglio gli episodi della storia serba che hanno forgiato il carattere nazionale... quando dici “si creano eroi che prima nemmeno esistevano”, a cosa ti riferisci? Il periodo medievale, quello della dominazione turca, la prima guerra mondiale sono tutti periodi storici cruciali per il popolo serbo.

     

    La Serbia guarda all’adesione all’Europa con giusta speranza, ma rimane un Popolo slavo, ortodosso, balcanico!

     

    Saluti, Petar

  • Di Illiric89 (---.---.---.144) 15 settembre 2010 21:13

    Temo che si sia verificato un’errore di codificazione della scrittura... comunque cercherò di risponderle in base a quanto ho potuto leggere... beh signore forse lei non comprende il senso dell’articolo ma altri serbi siuramente sie mi riferisco a quelli che si comportano come se la Serbia fosse già parte dell’UE solo perchè quest’ultima ha iniziato gli accordi di preadesione... ciò è particolarmente riscontrabile nella comunità serba di Trieste.
    Ed è una tendenza che, se permette, è riscontrabile anche in Serbia... a Belgrado sopratutto che ho avuto modo di visitare da poco. Se ha qualcos’altro da chiedermi non esiti a contattarmi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares