• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Se il PD facesse cadere il governo?

Se il PD facesse cadere il governo?

Quando tutti zigano, tu zaga.

Legge di Yobaggi


Ci rifiutiamo di credere che Veltroni avesse ragione un mese fa quando invitava, non a caso dalle pagine Repubblica, il proprio partito a non farsi scippare dal centrodestra quel gran tesoro che è il riformista governo Monti e, soprattutto, ad accogliere la riforma del lavoro senza tabù.

Se il tabù in questione si supera accettando supinamente una riforma del lavoro fatta senza concertazione, di spalle a tutti gli agenti sociali e perfino contro l'opinione dei partiti, allora è vero che questo tabù dobbiamo toglierlo di mezzo. E la via per toglierlo di mezzo è una sola: che Bersani voti contro, che si faccia volentieri scippare dal riformista Monti quei pezzi arrugginiti di partito che è ora di perdere per strada (Veltroni per primo; a ruota D'Alema, Letta, Latorre, Fioroni ed il fu rottamatore Renzi, magari, solo per citarne alcuni) e che con questo gesto ponga la prima pietra di una rigenerazione socialista ancora molto nebulosa nei suoi componenti ma di cui società e politica sentono forte l'esigenza. E se dopo aver causato uno tsunami del genere avesse anche l'ardire di togliersi davvero dai c..., perché siamo tutti qui da vent'anni, oltre ad onorare le sue stesse parole potrebbe anche vantarsi di avere davvero smacchiato impeccabilmente il giaguaro.

E' questo il momento di rammendare con amore lo strappo di non essere sceso in piazza col lavoro quasi due settimane fa, con una scusa che era ridicola; di dire a voce alta e senza tentennamenti che in questa riforma non c'è risposta alcuna alla mancanza di lavoro; che gli ammortizzatori sociali non ci sono per tutti e ciò sarà causa di ulteriori, laceranti discriminazioni anche per le generazioni future; che cancellare l'articolo 18 significa dare un calcio in culo ad ogni singolo lavoratore che sia cosciente di 100 anni di lotte per i propri diritti e pretendere di assumere al suo posto solo tabulae rasae prive di ogni coscienza civile e comode da usare e gettare.
 
Questo ci si aspetta da un partito il cui responsabile delle politiche economiche e sociali scrive nel suo ultimo libro che il lavoro viene prima di tutto e che lo scopo della crescita economica è la crescita della persona (“persona umana”, dice lui, per la verità; la persona è sempre un individuo della specie umana, in realtà, aggiungo io. Stefano, ti passo con affetto la "Legge di Jones sull'editoria": Gli errori si vedono solo quando il libro è stampato).
 
Dai Pierluigi, buttati a sinistra, che a farti da sponda più di qualcuno c'è. Come minimo ci sono Nichi e Tonino. Dai, che non siam mica qua a fare il parmigiano col latte di soia, che è quel che vogliono Monti e Fornero.
 
di Monica Bedana
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.235) 24 marzo 2012 14:12

    Può essere che il "lavoro venga prima di tutto", ma ad ogni costo? Penso di no. Il PD non si sa bene cosa sia, va da Hollande ma non è socialista, appoggia Monti ma non è liberale, approva il carbone "pulito" e le biomasse come energie rinnovabili. Ma di quale ecologia e di quale ambiente parliamo? E potremmo andare avanti così. Ma quale futuro si vuole per l’Italia e per l’Europa? Quanto tempo ci vorrà per capire che non si può stare con tutto e con il contrario di tutto? 

    • Di (---.---.---.11) 24 marzo 2012 20:04

      Che il lavoro venga prima di tutto e ad ogni costo è un’affermazione che ribadisco con forza, soprattutto perché il lavoro non c’è, bisogna crearlo e di questo la riforma Monti-Fornero non parla affatto. E non ci sarà risposta alla tua domanda "quale futuro si vuole per l’Italia e per l’Europa" se non si crede che la tutela e la creazione del lavoro debba essere il centro della politica, dell’agire delle istituzioni e la prima rivendicazione della società intera. 

      E c’è una fetta della segreteria di Bersani che di questo pare essere cosciente ed abbia intrapreso un cammino abbastanza chiaro ed assunto posizioni nette: da Fassina, ad Orfini, da Civati a Serracchiani...

      Monica Bedana

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares