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 Home page > Tribuna Libera > Pescatori o pirati?

Pescatori o pirati?

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, efficacemente coadiuvato dal sottosegretario Staffan De Mistura, sta facendo un ottimo lavoro seguendo costantemente con fermezza e determinazione la vicenda dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti in un carcere indiano. 

Il Governo italiano si sta prodigando in tutti i modi possibili per restituirli alla libertà e al proprio Paese. Detto questo, mi pongo alcuni interrogativi: cosa faceva il peschereccio indiano sottobordo alla petroliera italiana Enrica Lexie che si trovava in acque internazionali e per di più in una zona notoriamente infestata dai pirati?

Chi scrive, negli anni cinquanta, aveva vent’anni, fu arrestato e imprigionato nelle acque del mar Rosso, a Massaua, in Eritrea, mentre nuotava sottobordo ad una nave militare appartenente ad un paese terzo ancorata in rada, in costume da bagno e armato solamente di un fucile da sub a molla, quindi palesemente non in grado di costituire alcuna minaccia.

Nello stesso anno, ma in precedenza, si era verificato un caso clamoroso pubblicato da tutta la stampa internazionale: il capitano inglese Crabb che si era immerso nei pressi di una nave militare russa, ormeggiata in un porto inglese, scomparve e di lui non si è più avuta traccia. Insomma, prima di avvicinarsi a una nave all’ancora, bisogna pensarci bene. Risulta per certo che gli indiani, di cui si tratta, sono solamente pescatori oppure arrotondano la paga tentando di pescare prede di grosso tonnellaggio? Ai marò, per il delicato compito a loro assegnato, sono conferiti i poteri necessari per poterlo esplicare al meglio? Immagino che siano in costante contatto con la Farnesina ma, dato per scontato ciò, possono essi ordinare al comandante della nave della quale hanno il delicato compito e la responsabilità di garantire la sicurezza, di dirigere la rotta in conformità alle disposizioni ricevute dal Ministero degli Esteri?

A quanto sembra, il capitano in contrasto con il parere della Farnesina, si fece abbindolare dagli indiani, lasciando le acque internazionali ed entrando ingenuamente nella trappola del porto del Kerala. Il Ministero ha pensato di richiedere agli USA i filmati dei satelliti in orbita per ricostruire la rotta del peschereccio e appurare se effettivamente stava pescando o era in tutt’altre faccende affaccendato?

Spesso la miglior difesa è l’attacco. 

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