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NO-TAV in Val di Susa: manifestato un dissenso popolare. Il blocco nero delegittima la protesta

La protesta NO-TAV irrompe sulla scena pubblica come un cataclisma da reprimere con la forza del braccio armato dello stato. Ormai è noto che lo stato e la mafia speculano sulla costruzione delle opere pubbliche e il territorio ne esce sempre deturpato e violentato. In merito alla costruzione dell'alta velocità nella Val di Susa non è stata ascoltata nessuna voce di nessun cittadino e i partiti hanno preso decisioni ademocratiche e contro il manifestato volere popolare.

Nei cortei c'erano uomini, donne, anziani venuti per mostrare il loro parere avverso alla costruzione dell'opera in maniera pacifica e a difendere un sacrosanto diritto democratico che aleggia come fantasma di un'epoca libertaria passata.

Difendevano la possibilità di dire ciò che si è tenuti, in quanto cittadini, a dire! Un'opposizione democratica ad un'amministrazione incapace di venire incontro alle posizione del popolo.

Ma laddove vi era una richiesta di democrazia, lo stato ha risposto con il blocco nero, la polizia, che ha utilizzato una repressione stalinista della manifestazione, che a quel punto ha risposto con una violenza "ancora moderata" e assolutamente non affiancabile a quella folle e antidemocratica del black block, quello fatto di terroristi violenti e ignoranti.

La violenza è un vicolo cieco, porta ad un delirio di fuoco e di fiamme, da una parte e dall'altra. Se fosse stato aperto un dibattito con la cittadinanza, tutti questi problemi non si sarebbero presentati, invece anzichè il verbum, la parola, è stata utilizzata un'arma ben meno efficace, la violenza.

Quindi non posso che schierarmi dalla parte dei manifestanti NO-TAV pacifici e condannare qualsiasi tipo di violenza, da parte dello stato e dunque per mano di polizia e da parte del movimento black-block e di altri manifestanti.
Mi ritengo indignato dall'atteggiamento assunto da alcuni giornalisti, che anziché illustrare i pro e i contro della costruzione dell'alta velocità, hanno calunniato la leggittima manifestazione, identificando il manifestante tipo come una persona violenta.

E in effetti il black-block non è stato d'aiuto, anzi ha contribuito alla delegittimazione di un dissenso radicato in una popolazione pacifica e non violenta.

Auspico che l'amministrazione e la politica possano interloquire con i manifestanti e discuterne le preoccupazioni e i disagi, spero inoltre che la violenza possa finalmente terminare.

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