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Lo Scilotraco di Roca

L’alveo dello Scilotraco di Roca



È il torrente che separa il Comune di Cropani da quello di Sellia Marina. Nella geografia del comprensorio, che orientativamente rilascia a un ente la proprietà e le competenze di una sponda di un fiume e all’altro l’altra, questo fa eccezione, anche se solo per un tratto e a monte della statale 106. È il Comune di Sellia Marina, in questo caso, ad essere competente su entrambe le vie alzaie del fiume, fino alla vicina strada provinciale. Nella bella stagione è in secca. D’inverno, invece, alcune volte fa paura per la violenza della sua piena. Il 29 novembre dello scorso anno alle 10 e mezza di sera un’auto, con a bordo due persone di una certa età, nell’azzardato tentativo di oltrepassarlo attraverso una strada giudicata abusiva dalla Capitaneria di Porto di Crotone ma notoriamente utilizzata in località Sena, è stata trascinata per duecento metri. Solo l’immediato e il coraggioso intervento dei pompieri e dei carabinieri ha evitato il peggio.

Ecco, questo torrente, che sgorga dalle acque cristalline della Presila catanzarese, proprio nel punto più nascosto e più lontano da occhi indiscreti, a due passi dalla strada provinciale, è diventata una discarica. Vi si trovano rifiuti di ogni tipo. Ma sono gli ingombranti che vanno per la maggiore. Pneumatici, lavatrici, inerti, rotoli di pece per i tetti delle abitazioni. Bottiglie, intere specchiere. È una discarica a cielo aperto che, con il tempo, si adatta all’ambiente circostante. Su alcuni cumuli di immondizia è cresciuta l’erba e cela bene anni e anni di abbandono e di incuria da parte dell’uomo. La natura, invece, quando può non li lascia lì, ma li trascina con sé fino al mare. Il mare, la maggiore risorsa del comprensorio.



Alcune immagini che documentano lo stato di degrado in versa lo Scilotraco di Roca



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