Lettera di denuncia di un cassintegrato
Mi chiamo Domenico Attanasii e mi rivolgo direttamente da questa pagina virtuale alla Magistratura, pregandola di leggere la mia testimonianza.
Sono un dipendente di "Abruzzo Engineering", società dal dicembre 2010 in "liquidazione volontaria" a causa di un presunto "deficit di 19 milioni di euro".
Nell'estate 2010, durante il mio stato di precariato e cassintegrato, sono stato invitato a frequentare un corso universitario facoltativo (sono solo diplomato) di riqualificazione professionale, "con rilevanti spese a carico dell'azienda", in maniera del tutto volontaria (appunto perché non ci hanno richiamati dalla cassa integrazione) con la prospettiva di essere impiegati in mansioni inerenti la ricostruzione post-sisma, negli uffici tecnici del Comune dell'Aquila. Chi non avesse aderito a tale iniziativa sarebbe rimasto in CIG.
Per senso del dovere e speranza, che è l'ultima a morire, ho partecipato al corso di riqualificazione, "con rilevanti spese a carico dell'azienda", senza ultimarlo e senza essermi sottoposto agli esami finali di valutazione, essendomi subito reso conto - io che sono solo diplomato geometra - di non possedere gli strumenti didattici per apprendere nozioni inerenti materie universitarie a 36 anni dall'ultimo mio giorno di scuola.
Posto che in passato, per 10 anni, mi sono esclusivamente occupato di inserimento dati, operazioni al terminale e che non vedo più una planimetria dai tempi della scuola (ho 56 anni), dopo la fine del corso propedeutico e indispensabile, "con rilevanti spese a carico dell'azienda", sono stato comunque richiamato in servizio, per svolgere addirittura mansioni inerenti la "Contabilità sui cantieri per la ricostruzione dell'Aquila".
All'indomani della mia presa di coscienza, della dichiarazione spontanea al mio diretto superiore di non essere in grado di svolgere l'incarico di “sportelleria”, dinanzi a una utenza di professionisti impiegati nei vari cantieri per la ricostruzione, sono stato rimesso in cassa integrazione. E lo sono tutt'ora da 36 mesi consecutivi.
Assodato che la mia cassa integrazione è legittima per l'azienda, la domanda che vorrei porre pubblicamente ai contribuenti è la seguente:
Perché una società in house alla Regione Abruzzo, già in liquidazione a causa di un deficit di 19 milioni di euro, allestisce un corso di riqualificazione professionale, "con rilevanti spese a carico dell'azienda" e poi richiama in servizio chi, come me, non ha ultimato il corso, non ha sostenuto l'esame di valutazione finale?
Era proprio indispensabile uno stage universitario "con rilevanti spese a carico dell'azienda", come riportato nell'ordinanza del giudice del lavoro se poi hanno impiegato un dipendente "non competente" in una posizione così strategica, ma molto istruito in informatica, come attesta la ECDL - European Computer Driving Licence, di cui sono in possesso?
Cos'è che dobbiamo, noi cittadini contribuenti, percepire come "irrilevante": un corso di riqualificazione "con rilevanti spese a carico dell'azienda" di danaro pubblico o la stessa "ricostruzione"?
Il parlamentare europeo, Soren Søndergaard, ci ha dato finalmente una risposta.
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