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 Home page > Tribuna Libera > Lettera aperta al PD. Ma che razza di partito siete?

Lettera aperta al PD. Ma che razza di partito siete?

Il Partito Democratico appoggia il governo tecnico guidato da Monti e accetta la dittatura della Bce. Via libera a privatizzazioni (in barba al referendum di giugno), licenziamenti, maggiore precarietà e riforma delle pensioni. Dov'è finito il progressismo?

Gentili dirigenti del Partito Democratico,

potete spiegare ai cittadini italiani il senso della vostra azione politica?

Perché, vedete, appare ogni giorno più incomprensibile. Come fosse un'infinita partita a scacchi, solo che ogni mossa è destinata a condurre alla sconfitta sicura. Non parlo della vostra sconfitta – o della dissoluzione stessa del partito – ma della sconfitta dei cittadini che riponevano in voi le loro speranze. Io non sono tra loro ma anche su di me ricade la mannaia delle vostre scelte.

Ma andiamo con ordine. Senza scomodare avvenimenti lontani ormai mesi, né le piccole guerre tribali tra i vostri “leader”, gli ultimi giorni sono stati un susseguirsi di assurdità politiche oggettivamente inspiegabili.

Partiamo da sabato, giorno della vostra manifestazione a Roma. Sul palco, tra le altre cose, il segretario ha giustamente ribadito la necessità di uscire dal berlusconismo. Ha lanciato un urlo di dolore per la disoccupazione crescente giorno dopo giorno. Infine ha annunciato che il PD non ha paura di governare l'Italia ed è pronta a farlo in qualsiasi momento.

Trascorrono due giorni. Alla Camera martedì 8 novembre si vota l'approvazione del Rendiconto Generale dello Stato: il provvedimento, di natura squisitamente amministrativa, passa con 308 voti favorevoli. Con un'abile mossa, tuttavia, le opposizioni non votano, lasciando emergere la crisi in atto da giorni in seno al Governo, che finalmente ammette di non aver più i numeri per andare avanti.

E' il momento che milioni di italiani attendevano. In serata Berlusconi annuncia le sue dimissioni entro qualche giorno. Tra le opposizioni si apre il dibattito: andare a votare o formare un governo tecnico? Nella sede nazionale del PD si infittiscono le riunioni, finché non si arriva alla fumata bianca: ok all'appoggio di un governo tecnico guidato da Mario Monti. Che tradotto vuol dire: ok a un governo ultraliberale; ok alla sospensione della democrazia in Italia; ok al primato del mercato sui diritti dei cittadini. Insomma, chi ha provocato la crisi speculando sui nostri titoli di stato ora sarebbe in grado di risolverla felicemente, approvando le 39 richieste della Bce.

Ma cari dirigenti del Partito Democratico, non eravate pronti ad accollarvi l'onere del governo in qualsiasi momento? Non volevate essere voi a proporre un'alternativa a questo modello di sviluppo? Vi siete domandati perché la Cgil si è rifiutata di accettare l'ipotesi del governo tecnico? E soprattutto come potete, voi che nella “mappa” della politica vi ostinate a collocarvi ancora a sinistra, accettare quello che ci viene richiesto?

Già, cosa viene richiesto? Solo per fare qualche esempio: il terzo punto recita letteralmente “Il governo è in grado di illustrare nei dettagli i piani che intende attuare per procedere a una dismissione dei beni di proprietà statale? Il governo sta prendendo il considerazione l’idea di vendere quote azionarie di grandi aziende di proprietà statale?”.

Cosa vuol dire, gentili dirigenti del PD? Vuol dire che, in barba al referendum del 12 e 13 giugno, saremo costretti a mettere sul mercato i servizi pubblici locali, vendendoli (anzi, svendendoli) a società private. Il principio che i beni comuni sono privi di rilevanza economica, per il quale milioni di cittadini (anche iscritti al vostro partito) si sono battuti per anni, va così a farsi benedire. Gli acquedotti andranno sul mercato, così come tutte le altre società che gestiscono i servizi pubblici locali.

Eppure non eravate voi all'indomani della vittoria dei sì al referendum a tentare di accaparrarvi gran parte dei meriti (che in realtà erano del Comitato Promotore, nel quale vi si siete guardati bene dall'entrare)? Non era Rosy Bindi a invitare a votare sì, per sancire il principio che i beni comuni come l'acqua devono essere privi di rilevanza economica? “E' il momento giusto per rafforzare un'onda civica”, diceva il 12 giugno la presidente del Partito Democratico.

Ebbene, ieri è stata approvata la legge di stabilità che prevede, tra le altre cose, proprio la privatizzazione massiccia dei servizi pubblici locali (acqua compresa). Il PD, che il 14 giugno esultava per la vittoria dei SI' al referendum, si è astenuto senza opporsi, senza denunciare la truffa. Come Ponzio Pilato con Gesù: se ne è lavato le mani.

Ma la lista sarebbe lunga. Il quinto punto della lettera auspica l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni in virtù di un assurdo ragionamento sulla longevità (come se vivere più a lungo fosse una colpa). Addirittura si arriva a proporre l'abolizione totale della pensione di anzianità. Ma voi, gentili dirigenti del “più grande partito dell'opposizione” lo sapete che esistono lavori altamente logoranti e che è un insulto chiedere ad un operaio - che lavori nell'agricoltura o nell'industria, solo per fare due esempi - di rinunciare alla pensione, di rinunciare a godersi la vecchiaia in pace? Intanto, anche a causa del mancato ricambio generazionale, milioni di giovani italiani rimarrebbero senza lavoro...

E come potete accettare i punti della lettera che chiedono, letteralmente, di “riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa” cancellando di fatto i contratti nazionali e favorendo una guerra tra poveri, naturalmente al ribasso? Oppure la "revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti”, cioè la totale libertà per le imprese di mandare a casa i dipendendi qualora decidano, del tutto arbitrariamente, che non sono più convenienti?

Non eravate voi, cari dirigenti del Partito Democratico, a voler combattere la disoccupazione e la precarietà? Da quando la disoccupazione si sconfigge aumentando il numero dei disoccupati?

Gentili dirigenti del Partito Democratico, ancora una volta vi state rendendo complici del massacro. Accettando il governo tecnico accettate di fatto l'applicazione delle richieste della Bce. Acriticamente avete deciso che non ci sono altre strade percorribili: non vi siete neppure posti il problema di cercare altri modi per uscire dalla palude in cui ci siamo arenati, nonostante in tutto il mondo partiti politici minoritari, sindacati e soprattutto società civile ragionino su strade alternative da percorrere: perché, pensate che illusi, credono che questa crisi rappresenti un'occasione unica per cambiare il mondo.

Avete rinunciato a lottare per un paese più equo. La ridistribuzione delle risorse, le conquiste nel mondo del lavoro, un welfare efficiente erano un tempo le linee guida per uno sviluppo sociale progressista. Voi rinunciate a tutto ciò e, in nome di una presunta modernizzazione delle battaglie politiche, accettate senza aprire bocca la dittatura del mercato. Solo che lo fate sulla nostra pelle.

I commenti più votati

  • Di gino pineiro (---.---.---.101) 15 novembre 2011 16:34
    gino pineiro

    hai perfettamente ragione! Questa gente ha fatto dell’ opposizione a Berlusconi,che peraltro disprezzo,l’unico progetto politico...Ora non hanno la minima idea di cosa fare per tirarci fuori da una situazione che vede il Berlusca sicuramente non innocente,ma travolto da giochi più grandi di lui.E’incredibile come questa gente faccia finta di non rendersi conto che dopo la Grecia,un altro banchiere regge le sorti di uno stato....Ma che c’è da aspettarsi da gente che ha creduto che De Benedetti fosse l’alternativa di Berlusconi,quando sono le due facce della stessa medaglia???E Napolitano dove lo mettete???Il più grande amico degli americani in Italia???Questa classe politica sia di sinistra che di destra è assolutamente asservita al grande capitale,Come dice un caro amico americano,votare democratico o repubblicano,anche in America,oramai non fa alcuna differenza....Non aspettiamo che questa gente faccia qualcosa per noi.Iniziamo a votare solo per i referendum e asteniamoci quando ci sono le elezioni,facciamogli capire che abbiamo capito e non vogliamo farci più prendere per i fondelli

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 15 novembre 2011 18:02
    Truman Burbank

    Il PD è il vuoto pneumatico fatto partito. C’è poco da spiegare, visto che non esiste niente dietro il simbolo del partito. O meglio, c’è solo un comitato d’affari che si vende al miglior offerente.

Commenti all'articolo

  • Di gino pineiro (---.---.---.101) 15 novembre 2011 16:34
    gino pineiro

    hai perfettamente ragione! Questa gente ha fatto dell’ opposizione a Berlusconi,che peraltro disprezzo,l’unico progetto politico...Ora non hanno la minima idea di cosa fare per tirarci fuori da una situazione che vede il Berlusca sicuramente non innocente,ma travolto da giochi più grandi di lui.E’incredibile come questa gente faccia finta di non rendersi conto che dopo la Grecia,un altro banchiere regge le sorti di uno stato....Ma che c’è da aspettarsi da gente che ha creduto che De Benedetti fosse l’alternativa di Berlusconi,quando sono le due facce della stessa medaglia???E Napolitano dove lo mettete???Il più grande amico degli americani in Italia???Questa classe politica sia di sinistra che di destra è assolutamente asservita al grande capitale,Come dice un caro amico americano,votare democratico o repubblicano,anche in America,oramai non fa alcuna differenza....Non aspettiamo che questa gente faccia qualcosa per noi.Iniziamo a votare solo per i referendum e asteniamoci quando ci sono le elezioni,facciamogli capire che abbiamo capito e non vogliamo farci più prendere per i fondelli

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 15 novembre 2011 18:02
    Truman Burbank

    Il PD è il vuoto pneumatico fatto partito. C’è poco da spiegare, visto che non esiste niente dietro il simbolo del partito. O meglio, c’è solo un comitato d’affari che si vende al miglior offerente.

  • Di (---.---.---.73) 16 novembre 2011 00:55

    L’importanza di non essere Berlusconi. Leggete la lettera aperta a Mario Monti: http://wp.me/p19KhY-Kf

  • Di (---.---.---.130) 16 novembre 2011 09:21

    Anche il pd vuole la riforma delle pensioni di anzianita’ e cosa propone ? Flessibilita con un minimo di 62 anni....fino a 70 anni. Ma bersani vi rendete conto che con i bassi valori delle nostre pensioni ci costringete a lavorare fino a 70 anni ?

    Auguro che all’interno del partito prevalga un senso di equita’e che non si colpiscano i lavoratori che strameritano con i loro contributi versati. Anzi sono loro che tengono in piedi il carrozzone inps.

    Auguro a Bersani di andare lui a cercar funghi..chissa’ che l’atmosfera serena del bosco possa fargli crescere una coscienza e gli permetta di non accettare nuove riforme sulle pensioni di anzianita’ dei dipendenti privati.

    O almeno che questa proposta di riforma,se non se ne puo’ fare a meno...., del pd sia la meno penalizzante possibile per chi dopo tanti anni di lavoro e di versamenti si accingeva tra poco ad andare in pensioni.

    Cordiali saluti.

  • Di (---.---.---.22) 16 novembre 2011 18:02

    MA STAI ANCORA A PERDERE TEMPO CON QUESTE COSE.PER LORO L’IMPORTANTE E’ SOLO SOSTITUIRE IL MILANESI DI TURNO CON IL PENATI DI TURNO.
    O SE VUOI LETTA MAJOR O LETTA MINOR

    LICENZIAMOLI TUTTI

  • Di (---.---.---.162) 17 novembre 2011 09:28

    Guardate che il PD ha accettato ma non senza riserve. Vedete per esempio l’intervento di Fassina a Porta a Porta di Giovedi scorso. Detto cio’, se uno guadagna 1000 e spende puntualmente 1500, accumulando 50000 euro di debiti tutto va bene finche’ la situazione e’ rosea, ma quando le cose vanno male e si scopre che lo stesso ha 100000 euro di debiti allora sorgono i problemi. Bisognerebbe non dargli proprio spago alle banche e evitare di comprarsi le cose a credito, ok per la casa, ma il cellulare, il televisore, la vacanza, la macchina se uno ha i soldi contanti li acquista, altrimenti no.

    Cordiali saluti,
    Ned Ludd

  • Di (---.---.---.196) 20 novembre 2011 20:23

    quello che la sinistra radicale si rifiuta di comprendere è che al punto in cui la crisi è giunta non c’è scelta, qualcuno deve pagare, non c’è modo di sfuggire al 120% di debito pubblico che i creditori non sono più disposti a rinnovare con nuovi acquisti di BOT. Forse non è chiaro che se nei prossimi mesi lo Stato italiano non riesce a collocare a prezzi ragionevoli i BOT si troverà nella condizione di non poter pagare gli stipendi e le pensioni e che se non ci fossero stati gli acquisti della BCE a quest’ora saremmo già sulla via del default, vale a dire sulla via dello scarico sulle spalle delle classi lavoratrici di tutto il disastro. La presenza del PD nel governo Monti ha un unico significato: ripartire su tutti il carico, con equità. tutto il resto sono chiacchiere. Se manca questo obiettivo il PD sparisce, se riesce acquisisce il merito per poter guidare il governo da solo. 

  • Di (---.---.---.58) 20 novembre 2011 22:58

    l’unico chiodo fisso era screditare berlusconi per andare al governo senza passare per le elezioni! Del programma e degli accordi non interessa a nessuno, tutti culo e camicia con i grossi poteri economici. Ai festival dell’unità stavano con gli operai, al governo stanno con i padroni! VERGOGNA!!!

  • Di (---.---.---.151) 8 febbraio 2012 09:56

    articolo 18 ...se non arriva un no chiaro il pd perde gia una 20 di voti che ho avuto modi di parlare tra cui il mio...una mano a una situazione di merda a un governo illegittimo mi sta bene ma questa manfrina dell impoverimento totale e al liberalismo senza freni e senza regole che gravera’ a tutti i lavoratori non accetto nemmeno un coglione che cerca gliustamente in italia di AGGIRARE questo diritto...voi cercate l’inciucio che poi vi trovete alla soglia del 3 per cento ....

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