Mi spiace averla delusa e infastidita, ma sono abituato a correlare gli eventi. Continuare a criminalizzare le droghe leggere è proibizionismo e ha causato migliaia di arresti e il dolore di moltissime persone. Il Papa certamente lo sa, evidentemente gli sta bene.
Credo che i nodi verranno al pettine e che prima o poi si finirà per parlare di cose serie: intanto il papa ha condannato la liberalizzazione delle droghe leggere. Di fatto si tratta dell’equiparazione della marijuana all’eroina e - per dire - la pensano così anche Fini e Giovanardi, che hanno fatto sovraffollare le carceri italiane di piccoli consumatori (e sempre per dire, se non ci fosse stata quella legge stefano cucchi non sarebbe morto).
Ma se volete possiamo continuare a parlare dello stile sobrio del papa...
Anche per lei vale la risposta che ho dato sopra. Aggiungo solo: a portare prove dell’efficacia reale - sulla vita delle persone - degli slogan del papa non devo essere io. Io mi limito a registrare che oggettivamente si parla solo di aspetti banali e superficiali, mentre non ho ancora ascoltato un dibattito serio sulle cose che contano davvero. Se vogliamo dirla tutta, poi, questo non è un articolo "contro" il santo Padre, ma contro la stragrande maggioranza dell’apparato mediatico italiano.