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 Home page > Attualità > Politica > Lei Brunetta, mi scusi, non può essermi simpatico!

Lei Brunetta, mi scusi, non può essermi simpatico!

Gentile ministro Brunetta,

non ho alcuna simpatia per il governo del quale Lei fa parte, ma questo non mi proibisce di scriverLe per cercare un chiarimento circa le iniziative che La stanno rendendo tanto popolare. Da sempre gli italiani hanno visto i dipendenti pubblici come una categoria di scansafatiche protetta e tutelata da contratti inattaccabili, dirigenze conniventi e sindacati potenti. In quest’ottica, un ministro che promette tempi bui per le mele marce che godono di uno stipendio erogato dallo Stato ottiene il plauso di tutti, anche se le sue iniziative non sono proprio chiarissime. Almeno per me, che ho bisogno di un pò di tempo per capire. Abbia pazienza, sono uno statale anch’io.

Dal giorno del suo insediamento Lei ha promesso, tra le altre cose:
1. licenziamento in tronco per i dipendenti “fannulloni” o assenteisti;
2. verifiche fiscali a tappeto per i lavoratori malati;
3. decurtazioni di stipendio per i primi dieci giorni di malattia;

4. limitazione ad una sola "ora d’aria" quotidiana nei giorni in cui si è in malattia, oltretutto tra le 13 e le 14, quando cioè la maggior parte dei negozi sono chiusi e quindi chi vive da solo non ha neanche la possibilità di comprarsi qualcosa da mangiare.

La maggior parte di queste misure sono in realtà già previste da leggi preesistenti, ma evidentemente non sono abbastanza applicate. Comunque sia mi resta difficile comprendere tutto questo Suo accanimento contro i dipendenti pubblici! Infatti finora le Sue iniziative sono state di tipo unidirezionale: punire, reprimere, controllare. Sacrosanto, non lo nego, per ottenere una disciplina ferrea. Sono il primo a pretendere da me stesso e dai miei colleghi il massimo impegno sul lavoro. Ma perchè Lei non usa lo stesso metro per tutti? Perchè non riserva le stesse attenzioni e premure anche a quella classe politica e dirigente che Lei così degnamente rappresenta? Non so se i dipendenti pubblici italiani siano i più fannulloni d’Europa, sicuramente sono tra i peggio pagati. Un grande attore rispose grosso modo così ad un produttore che lamentava un suo scarso impegno sul set cinematografico: “Se mi paghi con gli avanzi è ovvio che io reciti come un cane!” Gli infermieri, gli insegnanti, gli impiegati, i poliziotti italiani guadagnano almeno il 50% in meno dei loro colleghi francesi, olandesi, inglesi. Da noi i contratti di lavoro sembrano... montagne che partoriscono topolini e come se non bastasse questi "ignobili privilegiati" degli statali nostrani devono, a Suo dire, lavorare di più e guadagnare ancor meno. Con queste prospettive non so che efficacia abbiano le Sue promesse di gratificare i dipendenti più efficienti con fondi extra che non si sa secondo quali principi dovranno essere erogati.

(Non si dovrebbe fare, non è elegante, ma mi permetto di fare un esempio personale. Sono un infermiere. Perdoni l’immodestia ma mi considero anche un ottimo infermiere. Per svolgere la mia professione ho dovuto conseguire una laurea in scienze infermieristiche e successivamente ho dovuto superare un pubblico concorso. Ho avuto esperienze lavorative in giro per l’Italia ed oggi mi onoro di essere un anello della luccicante catena della sanità lombarda. Svolgo la mia professione, di estrema responsabilità e delicatezza, in un reparto psichiatrico. Dall’immancabile empatia verso i casi più delicati fino allo stress nel trattare pazienti che possono essere anche aggressivi e pericolosi, ad ogni fine turno a casa non si porta solo una stanchezza fisica ma anche una vera e propria spossatezza psicologica. E pensi che non ci è corrisposta neanche un’indennità di rischio. Grazie alla mia laurea, alla mia esperienza ed alle responsabilità che ho, ogni mese percepisco uno stipendio che raramente supera i 1500 euro. Sono un privilegiato ad avere uno stipendio fisso ma spesso penso, da livoroso quale sono, che ci sono persone che hanno lavori che comportano molte meno responsabilità e che sono molto più redditizi. Non mi sorprende che ogni anno sempre meno giovani decidano di accedere ai corsi universitari per diventare infermiere. In questi giorni, oltre ad eseguire il mio lavoro di base, svolgo anche le funzioni di caposala, visto che la caposala titolare è in ferie. Per il surplus di lavoro non percepirò alcun bonus nello stipendio. Non solo. Per coprire i turni lasciati scoperti dai colleghi in ferie ci carichiamo di un numero scandaloso di ore extra, che non ci saranno mai pagate come straordinario ma che andranno in un calderone annuale nel quale, immancabilmente, si disperderanno diluendosi nei mesi successivi, come accade ogni anno. Il pagamento dello straordinario è previsto solo se si è chiamati a coprire eventuali malattie di colleghi, straordinario che non è mai pagato al 100%, al massimo è pagato al 30% ed il residuo va nel calderone di cui sopra. Non solo. Dal momento che le nostre sole risorse spesso non bastano a coprire carenze croniche di personale, spesso siamo affiancati da colleghi che fanno parte di cooperative indipendenti. L’infermiere di cooperativa, pur avendo gli stessi titoli e la stessa preparazione di base, e pur guadagnando da libero professionista qual’è molto più di noi dipendenti statali, spesso ha un’utilità limitata durante un turno perché lavora ogni volta in un reparto diverso e, tranne rare eccezioni, non gli è possibile acquisire una reale esperienza sul campo da nessuna parte. Questo vuol dire che le responsabilità dell’infermiere di reparto si moltiplicano per due, dovendo ogni volta coprire anche l’inefficacia di un affiancamento incongruo, anche se molto ben prezzolato).

Caro Ministro
, se può, ogni tanto si metta nei panni di quest’infermiere della ricca sanità lombarda che svolge la sua professione con abnegazione, che spesso è costretto a lavorare per due ed in certi giorni anche per tre, che si vede portar via continuamente i suoi giorni di riposo da turni extra che non sono neanche pagati in straordinario e che annientano la vita privata e sociale, che guadagna molto meno dei suoi colleghi europei, che sente di continue riduzioni e tagli di stipendio e che, come se non bastasse, legge tutti i giorni sulla stampa che bisogna continuare con "i giri di vite" sui dipendenti pubblici. Comprenda tutti i motivi per i quali Lei, mi scusi, non può essermi simpatico.
Un infermiere

Commenti all'articolo

  • Di GF (---.---.---.100) 24 giugno 2009 17:10

    Questo perché il Sig.Brunetta (per me nn è un ministro, ma un nano da giardino) parla con retorica di cose forse che accadevano negli anni 80!
    Il Sig.Brunetta dovrebbe prima guardare in casa propria (Parlamento) e poi parlare, ma è molto più facile aizzare le folle dicendo "Ridurrò i fannulloni, ridurrò gli scansafatiche, darò più soldi a chi lavora di più" piuttosto che dire "in Parlamento c’è un assenteismo e le presenze sono vicine al 70%".
    Che vuol dire che su 10 giorni io sono presente 7 e gli altri 3??
    Se io mi assento 3 giorni senza avvisare nessuno io vengo licenziato, un ministro invece?
    Cmq polemica a parte concordo con il tuo articolo, demonizzano una "classe" per sferzarla con tagli e privazioni, ora è la "classe statale", domani sarà la "classe metalmeccanica", poi quella "pubblicitaria" e via discorrendo.....
    Quello che l’Italiano dovrebbe capire è che non può continuare a farsi prendere così per il culo da 4 Politici imbroglioni che non sanno fare altro che dare percentuali campate sul nulla e promesse ancora più campate nel nulla!

  • Di acg (---.---.---.141) 24 giugno 2009 18:14

    Qualcuno dica al piccolo ministro di guardare i suoi colleghi parlamentari, solo dopo aver controllato che tutti si comportino a dovere, può, forse, permettersi di allungare il naso fuori. Il signor ministro non deve dimenticarsi che i soldi che intascano lui e i suoi colleghi, sono soldi anche i miei e, lui, è un mio dipendente.

  • Di pv21 (---.---.---.60) 28 giugno 2009 10:51

    Alla PA serve riorganizzazione e rigenerazione. Il Piano e-gov 2012è una fiera di meraviglie digitalizzate. Intanto si comincia con una bella "crociata" contro i fannulloni e gli imboscati. Qualche scannerizzazione di documentazione cartacea ed il 2009 è andato. Qualità ed efficienza del servizio pubblico? Basta "dare la parola" e l’utente cittadino è già contento. I veri problemi sono altri ... segui => http://forum.wineuropa.it

  • Di vercingetorice (---.---.---.183) 13 luglio 2009 15:48

    Sono anch’io un dipendente statale impiegato presso il Ministero dell’Interno, e fino a qualche anno fa, orgoglioso di farne parte. Condivido pienamente ciò che il collega della sanità denuncia e posso testimoniare che tutto ciò accade, purtroppo, anche nella nostra amministrazione. Dirigenti della carriera prefettizia con stipendi scandalosi e privilegi a iosa che vengono strapagati per non sapere e non volere prendere le proprie responsabilità, supervalutati per denigrare e oberare oltre ogni aspettativa il personale subalterno per riuscire a dimostrare di aver raggiunto un "presunto obiettivo", pagato con migliaia di euro in più, contro un misero straordinario (8 ore al mese) del dipendente subalterno. Per non parlare, poi, della mancanza di spina dorsale nell’affrontare il personale fannullone (che purtroppo discredita chi invece ha un’etica professionale di tutto rispetto) e punirlo come merita, coprendolo, e oberando chi invece già lavora con precisione e solerzia. Perché il caro Brunetta non viene a toccare chi non fa il proprio lavoro e guadagna dai 6.000 euro in su senza i vari incentivi accessori? Perché lo infastidisce tanto chi pur guadagnando una miseria lavora con dignità e serietà cercando di far funzionare questo schifo di amministrazione? Forse è il caso che diriga la mira su un bersaglio più grande e più dispendioso economicamente, che fino ad ora ha voluto ignorare di proposito!!!

  • Di gianni (---.---.---.26) 16 luglio 2009 13:57

    Mettere un commento e’ spreco di tempo!

  • Di hyperlinker (---.---.---.117) 18 luglio 2009 19:14

    .


    "... Gentile Signor Ministro, ho piacere che lei continui a ricoprire questa carica all’interno dell’attuale Governo. Di fronte ad elezioni regolarmente svoltesi, come potrei trovar qualcosa da ridire? Tuttavia, qualora lei effettivamente fosse uno statale e detenesse quel ruolo pubblico già da diversi anni, la prego di dimettersi da esso. Innanzitutto perché è inammissibile che oggi, a sessant’anni dalla nascita della Costituzione che decretò il nostro essere Res Publica, un ruolo, un potere, un reddito definiti per loro stessa natura pubblici possano essere ancora assegnati a vita. Secondariamente perché è altrettanto fuor di luogo pensare che un sistema possa essere davvero innovato dall’interessato interno piuttosto che dal più neutrale esterno, da quei cittadini che per giunta non son solo fruitori di quei beni e servizi pubblici ma loro stessi ultimi proprietari ..."


    Il testo completo: http://www.hyperlinker.com/ars/brun...

    Danilo D’Antonio


    .

  • Di Leda (---.---.---.124) 20 luglio 2009 18:33

    Ti offro tutta la solidarietà del mondo. Lo Stato non funziona e non và avanti grazie alla presenza dei politici, ma grazie al lavoro dei suoi dipendenti. Un ospedale non è funzionale solo perchè ha un bravo Direttore o dei bravi primari, ma anche e soprattutto perchè ha dei medici, degli infermieri, degli assistenti sanitari, dei farmacisti e degli ausiliari che fanno ogni giorno e bene il proprio lavoro. Quest’inverno ho subito un intervento chirurgico e le infermierine e le donne che facevano le pulizie al mattino mi sono rimaste nel cuore. E ho una profonda ammirazione per gli infermieri che settimanalmente mi assistono in chemioterapia. Vedere voi tutti così palesemente sottovalutati e insultati da quel politico di bassa lega mi fa orrore. Io stessa sono dipendente pubblico, sono ATA in una scuola elementare e sono psicologicamente distrutta dallo scempio in arrivo sulle nostre teste. Ho visto sfasciare team di insegnanti bravissime, ridursi negli anni le ore di supporto ai bambini diversamente abili e in difficoltà e scarseggiare sempre più la carta igienica e il sapone nei bagni per mancanza di fondi. Vengono chiamati sempre meno supplenti e spesso vengono pagati (insegnanti, impiegati e collaboratori scolastici) con mesi di ritardo. Lasceranno a casa persone con cui lavoriamo da anni (senza licenziarle, evitando semplicemente di riassumerle) e ci vogliono raccontare che potremo fare lo stesso tipo di lavoro, della stessa qualità e negli stessi tempi di prima! Ma fatemi il piacere! Gli isegnanti non sanno insegnare e i bidelli non fanno un tubo? E allora da chi apprendono i bambini che ogni anno imparano a scrivere e i giovani che ogni anno si laureano? E le scuole chi le pulisce? Perchè io in tutti questi anni di lavoro non ho mai visto imprese di pulizie, le scuole le hanno sempre pulite i bidelli (3 al mattino e 3 al pomeriggio, non 1 a classe come vuole la leggenda...). E parlando degli altri dipendenti statali, ma dove stanno quelli che non lavorano? tempo fa all’ufficio di collocamento c’erano code di persone lunghe ore e i 3 impiegati agli sportelli grondavano sudore. E quando ho rinnovato la carta d’identità non ho visto nessuno seduto a fare la maglia. Quando è esploso il treno a Viareggio sono arrivati polizia, carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze. Sono dipendenti pubblici, no? E quando mai in posta si è visto un impiegato stare fermo a contare le mosche? Per i miei problemi di salute sono stata all’inpdap e al Tesoro e non solo non ho visto nessuno con le mani in mano, ma sono stati tutti gentili e celeri nell’aiutarmi. E allora chi cavolo è che non serve, non fa un tubo, è in esubero ed è da punire? Chi? Non è colpa dei dipendenti pubblici se i loro Dirigenti sono spesso super pagati e ottengono il loro posto grazie a intrallazzi politici, se esistono leggi farragginose che tollerano quelle mele marce che una ditta privata è libera di espellere a necessità. Ma perchè siamo noi quelli che vengono puniti? Noi, la base della piramide, coloro che la sorreggono? Perchè abbiamo stipendi da fame (950€ mensili) che non vengono mai adeguati al costo della vita se non dopo scioperi su scioperi? Perchè se abbiamo bisogno di più personale a Roma decidono che invece siamo troppi o che bisogna solo raddoppiare gli straordinari? E poi la Pubblica Amministrazione va male! Pochi, oberati di lavoro, mal pagati, accusati di essere dei privilegiati, sottovalutati. Nessuno sa chi siamo e che lavoro facciamo. Se si chiede in giro si scopre che gli italiani sono convinti che dipendente pubblico voglia dire impiegato super pagato che và al lavoro quando gli pare e passa le mattine in un ufficio con l’aria condizionata e i pomeriggi al club! Invece siamo spazzini, insegnanti, poliziotti, medici, vigili del fuoco! Facciamo i turni, spesso come e più degli operai, siamo al lavoro quando tanti sono a casa e viviamo spesso a contatto con i malati, con i feriti, i bambini, gli anziani, i delinquenti e i bisognosi! Pubblica Amministrazione vuol dire occuparsi degli affari e dei bisogni del pubblico in generale, degli italiani tutti. Inutili di sicuro non siamo se no l’Italia non esisterebbe più da un pezzo. Ma Brunetta questo non sembra saperlo. A lui del Pubblico Impiego importa solo lo stipendio! Io quei 10 giorni di stipendio ridotti perchè ho osato beccarmi un tumore non glie li perdonerò mai! Bacioni!

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