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Codice stradale: troppe leggi, nessun controllo!

Codice stradale: troppe leggi, nessun controllo!


Il ’’nuovo’’ codice della strada è quello che - de facto, de jure - conforma alla norma pubblici vizi e private virtù degli automobilisti di casa nostra. Quello che invece esce dal Senato ed in prima, seconda, terza, quarta lettura da Montecitorio, è un atto legislativo che ripercorre un iter ormai tanto vecchio, quanto inutile. Tutti noi, tanto per fare un esempio attinente alle cronache quotidiane, sappiamo che rubare, pardon, ’distrarre denari pubblici’ è reato! Ma allora a cosa serve un’altra legge sulla ’corruzione’? Sarebbe sufficiente applicare e soprattutto far rispettare le normative vigenti, in una sola parola "controllare!", invece di appesantire codici e codicilli, invece d’intasare il traffico burocratico nelle aule giudiziarie! Comunque, ecco le principali novità, tutte da ridere, del "nuovo" codice della strada:
 
mettere "la freccia", per indicare l’intenzione di svoltare a destra o a sinistra, non sarà più necessario. Il ‘Servizio Assistenza Clienti’ delle maggiori case automobilistiche sta predisponendo una ’Campagna di Richiamo’ per la rimozione di questo inutile optional da tutte quelle vetture che ancora lo montano;
 
bocciata la regola che voleva le mani poste saldamente al volante "ad ore 10:15" e contestualmente ignorato l’uso dell’auricolare quando si è alla guida, purché una mano sia impegnata col telefonino durante le chiamate, e l’altra (la normativa, in ossequio ai ‘mancini’ e per la ’par condicio’, non specifica se la destra o la sinistra) occupata a tenere la sigaretta o a dare l’ultimo colpo di rossetto;
 
le strisce pedonali saranno cancellate, con notevole risparmio per l’erario in termini di spesa per vernici e mano d’opera, dal momento che i pedoni - con spiccato senso civico ed istinto di auto-conservazione - hanno recepito, a proprie spese, che è molto meglio non attraversarle, quando ci sono;
 
i proventi delle multe andranno direttamente sul conto di assessori e consiglieri comunali, provinciali e regionali per sanare i "buchi dei loro bilanci". Per quanto riguarda, invece, le "buche stradali" verranno scientificamente escluse da ogni tipo di intervento, ma catalogate, inventariate e affidate al Ministero dei Beni Culturali, quale patrimonio urbanistico da salvare, conservare ed inserite nella Guida Michelin;
 
vigili e polizia stradale saranno definitivamente assegnati agli Uffici e tolti dalla Strada ponendo la parola fine allo scandalo degli "agenti imboscati’. Vieppiù, le strade saranno costantemente e puntualmente pattugliate con regolari turnazioni: di giorno dai lavavetri e di notte dalle nigeriane;
 
gli autovelox - a tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico e del contesto urbano, sulla falsa riga di quanto già messo in essere per antenne e ripetitori - saranno opportunamente mimetizzati con l’effetto di colpire a tradimento, ma in maniera del tutto indolore, gli ignari automobilisti che vedranno comunque notificata la multa in tempi brevissimi (si passerebbe dagli attuali 150 giorni a 60 giorni come limite massimo) e che potranno pagarla in comode rate, come un iPod da Trony;
 
i limiti di velocità - al fine di creare nuove opportunità di lavoro e rimettere in moto l’economia, con movimenti di capitale dalle tasche degli automobilisti a quelle dei gestori di strade e autovelox - passeranno repentinamente sullo stesso tratto stradale, a distanza di qualche centinaia di metri e sostanzialmente senza alcun motivo valido in termini sicurezza stradale, dai 130 ai 20 km orari;
 
i portatori di handicap, oltre agli sgravi fiscali per l’acquisto di un vasto parco automobili da ‘girare’ a familiari, parenti e amici, potranno tranquillamente restarsene al loro domicilio, purchè il contrassegno della vettura sia ben esposto quando, chi per loro, transita o parcheggia negli spazi riservati agli invalidi;
 
è stata innalzata dai 65 ai 70 anni l’età dei conducenti di mezzi pubblici, autocarri e tir in perfetta sintonia con il sistema pensionistico italiano, senza però penalizzare il mondo stradale giovanile: potranno tranquillamente circolare le macchinine guidate dai minorenni (dai 14 anni in su) senza patente e opportunamente truccate oltre i 50 di cilindrata, ma solo dal proprio meccanico di fiducia;
 
gli autisti della «casta» - come nel gioco delle tre carte: “Patente Perde, Patente Vince”! - avranno due patenti: una a punti e una di servizio. Nella prima i punti verranno segnati, nella seconda verranno scalati;
 
per assumere alcool o sostanze stupefacenti alla guida, dulcis in fundo, sarà sufficiente dare uno sguardo all’orologio e organizzarsi per tempo: scatta alle tre di notte il divieto per i locali notturni di vendere le bevande alcoliche, dalle ore 22 alle 6 negli autogrill sulle autostrade.

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