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Le intercettazioni - Contabilità, banca e dipendenti. Pensa a tutto il figlio del boss


Dalle intercettazioni telefoniche della procura di Roma, finora inedte, emerge che era Vincenzo Alvaro, incensurato figlio di un boss della cosca omonima, a gestire, di fatto, i due bar.

I veri intestatari, almeno sulla carta, facevano sempre riferimento a lui. E quando non c'era, dicevano a chi chiamava di fare riferimento a lui. Ecco i testi di alcune telefonate. Leggi l'inchiesta

Domenica Esposito è titolare del bar in Via Ponzio Cominio insieme a Maria Grazia Palamara; parla con una tale Gabriella, che chiama verosimilmente per conto di un commercialista. Per ogni affare o incombenza, Domenica fa sempre riferimento al "signor Vincenzo", e Gabriella dà per scontato che sia solo lui a occuparsi delle questioni contabili.
 

DOMENICA: Pronto

GABRIELLA: Salve signora, sono Gabriella dallo studio Posca. Il signor Vincenzo c’è?

DOMENICA: No, non c’è.

GABRIELLA: Non c’è. Sapete cosa gli volevo dire? Siccome il dottore è là a Roma, no? E Nicola dell’As.Ba. (il bar in Via Salaria, ndr) mi dovrebbe… deve portare tutti gli estratti conti tutte le cose che ha per quanto riguarda la contabilità. Ora, siccome mi servono pure per la Novecento per chiudere tutto, gli potete dire gentilmente se me li mette in un faldone, in qualcosa o glieli da a Nicola e porta pure quelli, oppure non lo so…

DOMENICA:   Eh, solo che lui adesso, io lo vedo stasera.

GABRIELLA:   Ah… lo vedete stasera

DOMENICA: Lo vedo stasera, però…

GABRIELLA:   Va beh, il dottore pure domani è là.

DOMENICA: Glielo posso dire ugualmente, anche domani.

GABRIELLA: Sì. Perché lui, il dottore fino a domani, dovrebbe partire venerdì, quindi c’è il tempo, insomma.

DOMENICA: Quindi c’è…

GABRIELLA: Casomai non riesce ad andare il signor Vincenzo, faccio passare il dottore… 

DOMENICA: Ecco, ecco…

GABRIELLA: L’importante che gli dite…

DOMENICA: No, io magari glielo dico di mandare tutte le carte per il fine mese…

GABRIELLA: Di preparare tutto quello che ha per l’anno 2010: se ha ancora fatture, gli estratti conto perché mi mancano gli estratti conto che ho soltanto giugno e settembre, io…

DOMENICA: Ho capito

GABRIELLA: Quindi, marzo mi manca, quello al 31 marzo, poi…

DOMENICA: Quelli riferiti tutti al 2010, comunque…

GABRIELLA: Duemiladieci, sì. Gentilmente tutto quello che ha se mi manda, così per chiudere la contabilità…

DOMENICA: Va benissimo.

GABRIELLA: Va bene?

DOMENICA: Io glielo dico così quello che c’è, li può mandare.

GABRIELLA: Va benissimo, grazie signora.

DOMENICA: Va bene, prego. Ciao, ciao.

GABRIELLA: Arrivederci.


Un'altra telefonata, invece, intercorre tra Vincenzo Alvaro e Nicola Ascrizzi, nipote di alvero che insieme a Gabriele Teodoro Barresi, un ragazzo appena ventenne, gestisce il bar Naturista in Via Salaria. Anche in questo caso Vincenzo si occupa di gestire operazioni bancarie e di questioni contabili.

 

NICOLA: Bar Naturista, buongiorno.

VINCENZO: Buongiorno, mi dai il numero del token, lì…

NICOLA: Del?

VINCENZO: Token

NICOLA: E che è?

VINCENZO: Della chiavetta (per effettuare operazioni bancarie online, ndr)

NICOLA: Ah…

VINCENZO: O sai qualcosa tu?

NICOLA: Sì, certo. Sì che so.

VINCENZO: E che manca?

NICOLA: Intorno ai 500.

VINCENZO: Perché 1.000 mancano dall’altra parte.

NICOLA: Sì. Perché qua, mi dice a me meno 1.021.505 mi pare 500 ci sono delle di ieri. E manca il restante.

VINCENZO: Eh, mille euro

NICOLA: Sì. No, vabbò, cinquecento qui, in questo. Poi quell’altro non lo so.

VINCENZO: 500 mancano lì, più 1.000 all’altra parte.

NICOLA: Ok, allora.

VINCENZO: No, perché io non vengo, viene la zia Grazia. Dammi comunque il numero del token

NICOLA: Certo che te lo do. Perché mi ha telefonato (incomprensibile) che erano sul raccordo, dice che passano pure loro a trovarmi qua.

VINCENZO: Va bene.

NICOLA: Ok. Allora, vai. Ci sei?

VINCENZO: Sì.

NICOLA: Otto, nove, due…

VINCENZO: Sì

NICOLA: Otto, sei, cinque (poi si rivolge ad una cliente) Nulla, grazie a lei signora.

VINCENZO: Eh?

NICOLA: No, una signora

VINCENZO: Allora, tu vedi di togliere no, non è.

NICOLA: Allora vedi, perché cambia questo (il numero del token, ndr). Due, uno, tre, cinque, due, tre.

Vincenzo parla anche con Andrea, un dipendente del bar. Ha bisogno di essere pagato. E si rivolge anche lui ad Alvaro.
 
ANDREA: Ok, perfetto. Un’altra cosa, mi avevano detto di farmi sentire giovedì-venerdì per quello che riguardava i soldi dello stipendio, io…
 
VINCENZO: E chiama domani mattina vediamo come stiamo messi.
 
ANDREA: Domani mattina, sì perché ho un problema, cioè non ce la faccio a muovermi a casa e ogni volta devo uscire da casa e chiamare. Se lei dice che posso domani anche a pranzo, non è un problema, o domani pomeriggio
 
VINCENZO: Sì, ma non lo so quello che arriva, hai capito?
ANDREA: Vabbè, mi dica lei. Perché insomma, io sto veramente in una aggravata 
 .
VINCENZO: Anche noi siamo gravissimi.
 
ANDREA: Lo so, lo so. Capisco benissimo, però lei però lei io sono da solo a casa.
 
VINCENZO: Noi siamo incasinati, siamo con poco lavoro, stretti e con gli assegni arrivano.

ANDREA: Chiamo domani mattina allora.
 
VINCENZO: Chiama domani mattina e vediamo.
 
ANDREA: Va benissimo, la ringrazio..
 
VINCENZO: Sennò chiama pomeriggio per sabato, tanto domani la banca è aperta.
 
ANDREA: Va benissimo, va benissimo. Lo chiamo domani all’ora di pranzo.
 
VINCENZO: Se poi qualcosa, (incomprensibile) te la danno sabato se ci sono qualche cento euro.
 
ANDREA: Qualche cento euro. Io sinceramente c’ho bisogno di pagare pure l’affitto.
 
VINCENZO: Sì, ma io non è che possiamo andare a rubare. Quelli che ci sono te li diamo, quelli che non ci sono non ti diamo niente. Prega che ci sono…
 
ANDREA: Va bene, va bene. La chiamo domani.
 
VINCENZO: Non è che è cattiva volontà, è il momento..
 
ANDREA: Va bene. Allora io, niente, provo a chiamare domani mattina verso quest’ora, va bene?
 
VINCENZO: Va bene.
 
ANDREA: Buongiorno.
 
VINCENZO: Ciao, ciao.


Poi, in un'altra telefonata, lo stesso Andrea continua ancora a chiedere di essere pagato. Al telefono gli risponde Teodoro Gabriele, sulla carta titolare del bar. Ma invece di liquidare la questione con lui, Andrea vuole parlare con Alvaro.
 

Il 10 febbraio 2011, alle ore 11:00, BARRESI Teodoro Gabriele veniva contattato a Andrea, sull’utenza del bar “IL NATURISTA”, il quale chiedeva se poteva passare il giorno seguente a ritirare delle spettanze non ancora corrisposte affermando “il signor Vincenzo mi aveva detto di chiamare per lunedì che mi aveva detto che per martedì potevo passare”. BARRESI Teodoro Gabriele pur essendo il titolare dell’attività non poteva decidere sulla questione e, quindi, rispondeva “un attimo che te lo passo” e cedeva il telefono ad ALVARO Vincenzo. Andrea diceva “ Signor Vincenzo buongiorno, Andrea (…) eravamo rimasti d’accordo che martedì potevo passare, posso?”. ALVARO Vincenzo replicava “no, guarda…se tu hai una tua cosa tu per martedì…io ti ho detto che verso martedì spero che mi mandino le buste paga, io non ho ancora controllato…quindi è inutile che passi. Ti chiamo io siamo rimasti (…) devo vedere le condizioni come siamo messi. Hai capito? Tanto ti ho detto, ti faccio un assegno per la busta paga, te lo faccio e te lo cambi”.



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