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La Lega dopo Pontida miglior partito dell’opposizione

 

Questo ho pensato dopo Pontida, la Lega è il miglior partito d'opposizione, c'è solo un piccolo particolare, questi personaggi sarebbero al governo non all'opposizione.

Eccola l'agenda della Lega: Fisco, Libia e costi della politica.

Sono euforico, partiamo dal fisco. Bossi dice "Caro Giulio, se vuoi ancora i voti della Lega in Parlamento non puoi più toccare gli artigiani e le piccole imprese altrimenti metti in ginocchio il nord". Perfetto, solo un' altra precisazione però. Dove era la Lega mentre questo governo approvava lo "scudo fiscale"? Dov'era la Lega mentre il governo mortificava milioni di onesti cittadini che le tasse in questo ingrato paese le hanno sempre pagate? Era all'opposizione ?

Passiamo alla Libia. Bossi continua "E' chiaro che per abbassare la pressione fiscale occorre trovare i soldi. E per farlo possiamo rinunciare alle missioni internazionali. La guerra in LIbia ci è costata 1 miliardo di Euro". La domanda sorge di nuovo spontanea: dov'era la Lega mentre si votava a favore dell'intervento in Libia? Dopo aver puntato per qualche giorno i piedi ha poi chinato la testa.

Passiamo al terzo punto, forse saremo più fortunati. I costi della Politica. Anche questo ottimo proposito, senza dubbio. Ma subito mi salta in mente il mancato accorpamento alle amministrative dei referendum. "Scherzetto" che ci è costato più o meno la bellezza di 300 milioni di euro, solo per un tentativo maldestro e criminale di non far raggiungere il quorum. Dove era la Lega, mentre ci sfilavano 300 milioni di euro dalle tasche, milioni che sarebbero potuti servire per rilanciare il paese?

Poi una speranza, Maroni, l'unico vestito con giacca e cravatta. Meno male, dico, eccone almeno uno consapevole del proprio ruolo istituzionale di rappresentante dell'intero paese. 

Sale sul palco e dice "noi barbari sognanti vogliamo una padania libera e indipendente".

A quel punto la televisione si è spenta da sola.

Nessuna speranza di diventare un partito a livello nazionale. La lega è il parito del "baratto". Un partito disposto negli ultimi anni a firmare e ad appoggiare le peggiori nefandezze solo per il proprio tornaconto, l'agognato, sognato e promesso "federalismo".

Aver portato questi interessi di nicchia al governo nazionale sarà un'altra delle cose per cui chiedere grazie al nostro Premier. 

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