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 Home page > Tribuna Libera > Il sequestro dello scuolabus

Il sequestro dello scuolabus

Un autista senegalese ha sequestrato uno scuolabus nel milanese. "Faccio una strage, vendicherò gli immigrati morti in mare per colpa di Salvini e Di Maio". Così urlava l'autista. . Ieri un commando di primatisti bianchi, ha attaccato due moschee, ed ucciso 50 persone in Nuova Zelanda.

 

Nessuna giustificazione ed indulgenza per questi crimini, ma essi comunque interrogano la nostra ragione,la nostra coscienza.

Sono solo fatti episodici o anelli di quella catena di odio, di quella reazione a catena, costruita da anni di campagne di odio contro gli immigrati? C'è il rischio di conflitti sociali e razziali tra immigrati ed indigeni? Certo la violenza continua contro i migranti, insultati, bistrattati offesi, lasciati affogare nel mare e fuori dai porti, il tiro al bersaglio contro i negri, la disumanità dei lager libici, innescano reazioni a catena.

Non era difficile iimmaginarlo, così come non è difficile oggi immaginare che questi conflitti, assumano la veste del conflitto tra Islam ed Occidente. Il ministro degli esteri iraniano,ha chiesto una riunione urgente dei paesi islamici.nE questo è un chiaro messaggio e un monito all’Occidente, da non sottovalutare, ma da governare insieme agli altri paesi UE. Lo farà il nostro governo, sarà capace di dire la sua in sede UE, di governare i conflitti interetnici che sono sull'uscio di casa?

Ma al bando ogni illusione. Chi semina vento raccoglie tempesta, per loro e per noi purtroppo, vittime di "quattro fascistelli" che stanno innescando una bomba la cui portata gravità e pericolo non hanno ancora compreso. Fomentano odio e paura contro i migranti provocando conflitti inter etnici. Sostengono Trump che alimenta tensioni e scontri tra Islam ed Occidente, con una politica di rottura con l’Iran, che favorisce l’ala radicale e fondamentalista di quel paese.

Ma siccome hanno la faccia di bronzo, e sono senza vergogna addossano ad altri le loro colpe.

 

Commenti all'articolo

  • Di Persio Flacco (---.---.---.189) 22 marzo 2019 22:10

    Beh, qui però la malafede c’è. 

    L’autista del bus ha dichiarato che intendeva fare una strage per "Fermare le morti nel Mediterraneo" e "continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini", secondo le dichiarazioni rese dai testimoni.

    E chi sono quelli che continuano ossessivamente a rivolgere esattamente accuse a Salvini e al Governo se non i francescani col saio degli altri che si definiscono di "sinistra-sinistra"? 

    Chi, se non le Maria Antonietta pittate di rosso, ha sistematicamente ignorato il disagio popolare di fronte al degrado sociale e umano indotto da frotte di immigrati abbandonati a loro stessi, rispondendo sostanzialmente "sono a disagio? Cambiassero quartiere" o, peggio: "sono rigurgiti razzisti"? Per forza che poi il popolo si incazza e vota chi lo ascolta.

    Avete fornito voi, caro Pignata, gli anabolizzanti a Salvini, e la cosa mi ricorda quando l’ultrasinistra, oggettivamente alleata con servizi deviati, Stay Behind, USA e fascisti stragisti, hanno sbarrato il passo al PCI verso il Governo in nome del "rosso che più rosso non si può".

    Oggi siete alleati del Capitale globalizzato, che usa la massa di sottoproletari africani per abbattere il costo del lavoro e dissolvere quel poco che resta della coscienza di classe conquistata con sangue e sudore in decenni di storia del Movimento Operaio.

    Siete il peggio del peggio, caro Pignata.

    La lascio con un brano che definireste fascista, nazionalista, sovranista, populista!

    https://www.youtube.com/watch?v=knzDT7-7HEg

  • Di pv21 (---.---.---.120) 27 marzo 2019 18:23

    FLATUS vocis > Nessuno si chiede come sarebbe andata se Ousseynou Sy fosse riuscito a portare il bus fino a Linate e, magari, a prendere un aereo.

    Ossia, se avesse realizzato il suo “folle” progetto, senza incontrare ostacoli lungo il percorso. IN SINTESI: se non fossero partite le telefonate di allarme ai Carabinieri.


    Di sicuro chi si sente “braccato” può reagire con atti tanto imprevedibili quanto disumani. Eppure non uno dei ragazzi è stato “brutalizzato”, né ha davvero rischiato il rogo.

    Per contro è noto che fin da quell’età imberbe il rapporto con gli altri (anche adulti) è l’occasione di “sfide” quotidiane, più o meno palesi, per affermare il proprio valore.


    Non solo.

    E’ appurato che una qualche vicenda con al centro degli immigrati da parecchio tempo fa troppa gola ai media ed agli opinionisti.

    Specie se può innescare un “coro” di emozioni e se prelude a serrati dibattiti politici.

    Nel caso specifico vince chi alza più in alto il vessillo del coraggio e il blasone dell’eroe.


    Ergo. Primo interesse è evitare di finire Travolti dalle Informazioni

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