Già dal 2008 il movimento politico "Per il Bene Comune" denunciava questo enorme, scandaloso spreco, unico al mondo.
Ogni auto blu, oltre ai costi di acquisto, ha tutta una serie di costi accessori e sociali di non poco conto, che ne fanno una voce di spesa molto significativa. Il consumo, essendo per la maggior parte blindate e pesanti, è esorbitante. La manutenzione è costosissima per via delle blindature che richiedono componenti speciali. Assicurare 600 e passa mila auto non è cosa da niente.
A ciascuna auto blu sono assegnati non meno di due "autisti", i quali prevalentemente appartengono alle forze dell’ordine. Fatti due rapidi conti, si evince che circa 1.000.000 di poliziotti, finanzieri, carabinieri, militari di vario grado, sono impegnati su questo fronte, mentre la micro e macro criminalità non può essere efficacemente combattuta per mancanza di risorse: una bella contraddizione!
Già solo venderne (all’asta) 500.000, lasciandone comunque un numero molto maggiore, ad esempio, degli USA, porterebbe entrate corrispondenti ad una mini-finanziaria, ed abbatterebbe costi successivi in maniera strutturale in gran quantità, liberando un discreto numero di operatori di polizia per il controllo della criminalità.
Sembra tutto così semplice, quasi banale se si applica il buon senso.
Purtroppo, come descritto anche nell’articolo, non è questa la priorità della cosiddetta "casta" (destra, sinistra o centro non fa differenza, in quelle auto sono rappresentati molti colori e schieramenti), la quale lamenta la cronica mancanza di denari ad ogni ora da un lato e, dietro le quinte, sperpera a mano larga enormi quantità di fondi pubblici (= nostri) in cene, lussi e sollazzi del tutto inutili e funzionali solo a loro stessi.
Quando l’Italia si sveglierà da questo torbido sogno? Quando prenderà coscienza del fatto che i partiti sono la causa principale (assieme al potere finanziario e criminale) dei mali di questo paese e non possono assolutamente proporsi a loro soluzione?