Una puntuale analisi che inchioda l’Italia alle sue responsabilità in questo bagno di sangue: abbiamo armato, da primi esportatori d’armi ai libici, le mani dei massacratori. E lo facciamo da anni, in maniera ‘pacificamente’ bipartisan, grazie ai pessimi governanti da cui ci facciamo sottomettere.
Se avesse avuto lo spazio mediatico dovuto, forse si saprebbe che la RETE DEI CITTADINI nel Lazio è stata (ed è) portatrice di molti punti segnalati dal costituzionalista Michele Ainis:
- democrazia diretta
- referendum propositivi (senza quorum)
- vincoli di mandato
- controllo diretto dell’eletto da parte degli elettori
- contrasto e regolamentazione delle attività lobbistiche
- valorizzazione delle idee delle minoranze
- reale applicazione dei criteri di merito per contrastare nepotismi e clientelismi
- rotazione delle cariche
- ...e tanto altro.
Sta tutto scritto nel programma di RETE DEI CITTADINI, da mesi. Ma nessuno ha voluto dar voce a questa novità nel panorama politico Laziale, nemmeno i cosiddetti "paladini della libera informazione" come lo stesso Santoro o, peggio ancora, Travaglio che sul suo "Fatto quotidiano" non ha MAI nemmeno citato RETE DEI CITTADINI, in barba a qualsiasi regolamento sulla par-condicio.
Il risultato è stato che oltre l’80% degli elettori laziali hanno appreso dell’esistenza di una terza alternativa alla guida della Regione Lazio solo recandosi al seggio.
RETE DEI CITTADINI ha preso lo 0,6% dei voti, quasi 15.000 preferenze conquistate, è il caso di dirlo, una per una, contro tutto e tutti e lavorando strettamente nella Legalità (pur consapevoli dell’assurdità dell’attuale legge elettorale).
Alla cosiddetta "informazione libera" le opportune conclusioni, perché le cose non si cambiano evitando di informare i cittadini.
Basterebbe ascoltarlo, basterebbe farlo ascoltare. Invece viene tenuto ai margini dei media. E’ così da vari governi. Sentendo quel che dice, non c’è da meravigliarsi di questa condizione.
Aggiungo un altro male a quelli già elencati, l’avvelenamento di una regione la cui natura e bellezza non merita tale violenza, compresi gli abitanti buoni e cattivi di quelle terre.