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 Home page > Attualità > Mondo > Fukushima e giustizia divina: un uso sbagliato dei media

Fukushima e giustizia divina: un uso sbagliato dei media

Devo dire che me l’aspettavo. Di fronte alla catastrofe di Fukushima non poteva che spuntare il pirla che parla di giustizia divina.

Prima lo tsunami poi il terribile disastro nucleare, il bilancio delle vittime che cresce di continuo, i livelli di radioattività superiori alla norma, la paura della contaminazione e soprattutto le notizie incerte, l’impossibilità di avere un quadro definitivo che tiene tutto il mondo col fiato sospeso.

Mentre su Twitter @Kir_imperial, soldato giapponese in missione nelle zone colpite dallo tsunami, descrive in tempo reale orrore e devastazione (“Oggi, per la prima volta sono andato a vedere le zone devastate dallo tsunami. E’ stato incredibile. Tutto è stato travolto e distrutto, non c’era nessuna traccia della città”), in Italia c’è il solito imbecille che usa i media (in questo caso Radio Maria) e la catastrofe in corso per avvicinare le persone alla fede attraverso la paura della presunta giustizia divina.

Ieri Roberto De Mattei ha riportato ciò che pensa del terremoto in Giappone Monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro: “Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita. Se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le Nazioni”.

Insomma Dio avrebbe mandato il terremoto per punirci.

Come se Radio Maria non fosse già una punizione sufficiente.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.185) 23 marzo 2011 11:23
    Damiano Mazzotti


    Se un popolo che vive su una delle isole più sismiche del mondo, soggetta a circa 3 tsunami di grande entità ogni cento anni (che ogni nonno, geologo, politico e storico dovrebbe ricordare), costruisce decine e decine di centrali atomiche e alcune pure a due passi dal mare, qualche lezione si può ottenere dalle vicende di questi vecchi politici incancreniti e mafiosi giapponesi... Noi italiane di stronzate ne facciamo, ma fino a questo punto...

    O vogliamo fare la stessa fine della maggioranza di idioti giapponesi che si divertono con i cani robot e si fanno prendere per il culo dai loro vecchi politici?

    Giappone = debito pubblico di più del 200 per cento del PIL

    Cioè 120 milioni di abitanti vicino al collasso poichè vivono in una delle zone a più alta densità abitativa del mondo


  • Di paolo (---.---.---.23) 23 marzo 2011 17:51

    Cara Pamela ,all’imbecillità non c’è limite , ma quando si mescola con il furore religioso , la miscela diventa esplosiva .E’ la follia di un monsignore che vive la sua condizione di invasato.Mi fanno più paura quelli che credono alle sue parole , perchè magari non li riconosci a prima vista.

    Ci mancava solo questa e siamo al completo . 
    L’evento catastrofico è del tutto naturale e l’uomo nulla ha fatto per meritarselo ,se non quello di vivere in una parte di questo pianeta particolarmente sfortunata. E si parla già di almeno 22.000 vittime .
    L’uomo ha messo la ciliegina sulla torta con il nucleare , ma mi sembra che ,almeno per quanto si sa fin ora ,non siano i reattori di Fukushima ad avere fatto la parte del leone . Quindi forse dire "terribile disastro nucleare " mi sembra francamente eccessivo . Il terribile disastro ha origini del tutto naturali .

    Damiano ha ragione quando rileva che una società eccessivamente disciplinata ed inquadrata come quella giapponese ,poi manca della vivacità e dello spirito critico che abbiamo noi italiani ,però da li’ a dargli addosso per quello che è successo mi sembra francamente un po’ eccessivo .
    Con questo criterio credo che nulla e nessuno è al sicuro .

    ciao

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