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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.136) 13 marzo 2022 21:09
    Fabio Della Pergola

    Quindi stai dicendo che Putin aveva tutti i diritti di invadere e bombardare un paese (con cui la Russia aveva sottoscritto nel 1994 un accordo in cui si impegnava a rispettare confini e indipendenza in cambio della "restituzione" delle testate atomiche sovietiche), dopo che già lo aveva fatto nel 2014, sottraendogli la Crimea e mandando propri soldati, senza mostrine, a supportare la secessione di un paio di province... PERCHE’ quel paese lo "avrebbe fatto" (pur non avendolo potuto fare da 14 anni a questa parte, per il parere contrario di quei paesi europei che oggi vengono accusati di essere i lacché dei bombaroli americani). Non c’è male per uno che afferma di "cogitare"!

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.136) 13 marzo 2022 01:46
    Fabio Della Pergola

    Infatti, "un problema che non c’è (l’adesione dell’Ucraina alla Nato) è diventato un problema che c’è (la guerra per l’adesione dell’Ucraina alla Nato). Tutto qui.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.136) 12 marzo 2022 12:08
    Fabio Della Pergola

    Vabbè. Qui non siamo più a un commento al mio articolo, ma alla pretesa di sostituire la tua visine della cose alla mia. Inutile continuare.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.136) 12 marzo 2022 11:14
    Fabio Della Pergola

    Ringrazio per l’ "intellettualmente onesto" che ovviamente contraccambio. Ma devo dire che nel tuo commento leggo cose che rimbalzano un po’ ovunque in questi giorni. Un po’ più di orginalità nella comprensione dei fatti sarebbe auspicabile. Per dire: il governo ucraino ha messo l’adesione alla Nato in Costituzione, è cosa nota, essendo uno stato sovrano nessuno glielo può impedire, ma è un fatto che la sua domanda risale al 2008 e l’Ucraina NON è stata accettata nella Nato a tutt’oggi. Quindi: che argomento è? Al contrario la Francia a suo tempo è entrata (1949) poi uscita (1966) poi rientrata (2009) nella Nato senza che nessuno dicesse, e soprattutto facesse, niente. In Ucraina e in Georgia si sono svolte manovre militari Nato: anche questa è cosa nota, ma vuol dire poco. Una manovra può essere intrepretata come un atto provocatorio, ma nei fatti non costituisce un pericolo, e soprattutto, non giustifica certo un’invasione. Anche la Russia ha svolto manovre militari ai confini di paesi neutrali (Svezia, Finlandia) o Nato: qualcuno ha invaso un paese suo alleato o amico? Il Donbass: quando la Russia ha spianato la Cecenia facendo decine di migliaia di morti fra la popolazione civile, ha giustificato l’aggressione come "questione interna" e non ha ammesso alcuna interferenza esterna. Il Donbass costituisce, fino a prova contraria, un speculare "questione interna" dell’Ucraina, i secessionisti sono formazioni separatiste per motivi politici, non etnici, e l’infiltrazione di militari russi in divise non riconoscibili è stata ampiamente provata. Le vittme ci sono state da una parte e dall’altra. La Russia inoltre si è appropriata della Crimea come se il terriitorio ucraino facesse parte di una sua cosa privata, anzichè di uno stato sovrano di cui lei stessa aveva riconosciuto indipendenza e sovranità, garantendo con gli accordi di Budapest (1994) il rispetto dei suoi confini in cambio dello smantellamento dell’arsenale atomico sovietico dislocato sul suo territorio. Smantellamento avvenuto ma confini non rispettati, come si vede. Ancora: i filonazisti ci sono su entrambi i fronti, quello ucraino filooccdentale e quello filorusso, anche su questa accusa trita e ritrita sarebbe l’ora di smetterla di fare da megafono alle pretese putiniane di voler "denazificare" l’Ucraina. Pensasse a denazificare i suoi sostenitori prima. Ancora: la Nato non aveva più senso dopo il collasso dell’URSS. Altra fregnaccia ripetuta a destra e manca. La Nato, occorre ricordarlo, fu fondata come alleanza difensiva dei paesi occidentali. Al di là degli usi discutibili che se ne sono fatti nel tempo (speculari peraltro agli usi discutibili fatti dal Patto di Varsavia o ci siamo già dimenticati di Budapest 1956 e Praga 1968?) resta un’alleanza difensiva. Dopo il crollo dell’URSS nel territorio russo rimanevano comunque migliaia di testate nucleari gestite da militari sul cui spirito di pace nessuno avrebbe scommesso una lira. Inoltre la rapidissima crescita economica e militare della Cina avrebbe potuto costituire un pericolo in prospettiva. Sciogliere la Nato perché l’Unione sovietica era collassata lo può sostenere solo un ingenuo (o peggio). Diciamo che fa parte di quella propagandistica di estrema sinistra filorussa a prescindere (come se la Russia non fosse quel sistema reazionario che è diventata e fosse ancora il baluardo del socialismo reale). Può darsi che sia riduttivo pensare, come dici, che la Russia sia antioccidentale. Ma qualche argomento meno trito e banale per sostenere il contrario sarebbe interessante leggerlo ogni tanto. Soprattutto dopo che si vede all’opera un esercito invasore che non esita a distruggere e ammazzare. Che sia una fake news anche questa?

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.250) 4 marzo 2022 13:27
    Fabio Della Pergola

    Caro Paolo, devi essere rimasto indietro. Oppure ascolti solo quelli che ti raccontano quello che ti piace sentire... in realtà già da tempo, da anni, gli analisti più accorti hanno notato il crescente disinteresse degli Usa per il confine orientale dell’Europa. Guardano preoccupati alla Cina, si chiedono come contrapporsi alla Cina, come contenere la Cina, cosa fare nel caso la Cina volesse espandersi, ad esempio, sbarcando a Taiwan. Dell’Ucraina non gliene frega una mazza assoluta, agli Usa. Tantopiù nei quattro anni di Trump, amicone di Putin, e in questo anno o poco più di Biden. Che, non a caso, tiene un profilo molto moderato di fronte alle intemperanze di Putin. Se gli Usa sono disinteressati, puoi stare certo che l’allargamento a est della Nato sia stato delegato agli europei. Che NON hanno alcun interesse di infastidire Putin, essendo in ampia misura dipendenti dal suo gas. Né la Germania,né l’Italia, né la Francia si sono mai espresse, negli ultimi anni, a favore di un’adesione dell’Ucraina nella Nato. E l’accettazione di un paese terzo può essere accolta solo se i paesi membri danno parere favorevole all’UNANIMITA’, secondo l’art. 10 del Trattato fondativo della Nato. L’Ucraina lo chiede, certo, come è suo diritto (e come era ovvio visti i timori di un’invasione, che la realtà ha prontamente confermato), ma pensare che la responsabilità nel conflitto stia in un presunto ingresso della Ucraina nella Nato (e viceversa) significa non avere capito niente, ma proprio niente niente, della realtà attuale.

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