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Fab

Come nello spirito di AgoraVox, qui sono un "cittadino" nel mondo delle delle notizie e dell'informazione. Di tanto in tanto scrivo qualche articolo. Ho all’attivo collaborazioni libere con diversi siti web per la produzione di contenuti. Per chi avesse maggiore curiosità di leggermi, ho anche un blog (associato al mio profilo autore)

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2008
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Ultimi commenti

  • Di Fab (---.---.---.71) 12 giugno 2009 22:08

    Grazie, hai arricchito l’informazione sull’argomento

  • Di Fab (---.---.---.71) 12 giugno 2009 22:07
    A me non sembra si sia preso la colpa dell’errore ma l’ha più semplicemente addossata alla sua fonte. Si, si è fidato ed ha sbagliato. Avrebbe dovuto, più umilmente, ammettere di non aver utilizzato la miglior fonte e di essere stato superficiale nella scelta della stessa; esistono fonti documentali ufficiali e di prima mano che sono primarie per un giornalista e facilmente accessibili, tranne ai pigri e ai supponenti. 
     
    Era doveroso pubblicare la risposta di Fava, qualunque fosse stato il motivo dell’informazione sbagliata: è una rettifica. Non si può far passare un’informazione falsa a mezzo stampa, riguardante in questo caso soldi pubblici, dello Stato, dei contribuenti in favore di forze politiche che per legge non possono accedervi.
  • Di Fab (---.---.---.71) 12 giugno 2009 16:56

    Da un collaboratore di quel blog, su cui scrivono giornalisti stimati e che leggo sempre con piacere, non mi aspettavo tale errore. La mia è una delusione.

    Il problema è in primis di metodo giornalistico perché prima di scrivere qualcosa del genere è opportuno informarsi e bene sulle leggi. Invece Corrias si è affidato, come da sua ammissione, ad un Senatore della Repubblica. Le fonti documentali ufficiali, di prima mano, sono certamente più attendibili di un Senatore, chi esso sia. Anche perché bisogna considerare che il Senatore abbia parte politica e che dunque, oltre ad essere fonte secondaria, può quantomeno tendere ad un’informazione di parte.

    Ho da ridire, Gloria, anche sulle scuse perché Corrias scarica l’errore sulla fonte, non sulla propria superficialità nell’uso della stessa; secondaria anziché primaria, quest’ultima facilmente individuabile e usabile attraverso una breve ricerca sul web.

    Infine, "l’errore" segue articoli in cui Corrias aveva dichiarato la propria scelta di voto politico-partitica che, nell’articolo in oggetto, sembra voler corroborare; può apparire, agli occhi del lettore, che l’informazione scorretta tenda a tal scopo; resta così il sospetto, purtroppo, che l’errore fosse venato da tale presa di parte e non dunque in buona fede. 

    Non che voglia per forza pensar male ma gli errori possono essere dettati da informazioni sbagliate ma anche da strategie (magari il Senatore in questione intendeva far passare un certo messaggio politico ed ha dato apposta un’informazione imprecisa). Il sospetto nasce proprio dal contenuto dell’articolo di Corrias e dai suoi precedenti e il giornalista sa che un Senatore è un politico e tende a far passare ciò che conviene alla propria parte.

    Corrias avrebbe dovuto informarsi tramite ricerca diretta di documenti ufficiali; spesso i Senatori non sanno neppure cosa votano, non sono aggiornati e informati su ogni legge. E’ stato un metodo superficiale nell’uso e nel controllo della fonte. E le ragioni dell’errore sono un secondo "infortunio" per Corrias

  • Di Fab (---.---.---.166) 9 settembre 2008 22:38

    L’opinione di MiFra contiene alcune evidenti informazioni errate che necessitano di essere chiarite.

    La stima degli esuberi viene fatta in concomitanza ad un piano di analisi industriale che sia di risanamento e rilancio, o dismissione e cessazione etc. Considerando di tono ironico l’espressione legata alla "scoperta" degli esuberi, c’è da rispondere si; verremo a sapere solo adesso degli effettivi esuberi, sulla base del “piano Fenice” e dei tavoli di confronto con tutte le parti coinvolte. Gli esuberi, s’intende dal termine stesso, non sono congeniti all’attività aziendale ma vengono stabiliti nel momento in cui si realizza una modifica o l’introduzione di un diverso piano industriale. Casomai si poteva parlare di valutazione dell’eccedenza del personale nell’attività in essere. E che non corrisponde ad un inevitabile e consequenziale piano di esuberi e non nei termini numeri previsti, sulla base di quanto aggiungo tra poco.

    Come spiegato nell’articolo, Berlusconi ha le sue colpe, maggiori rispetto a quelle dei sindacati che avevano ad ogni modo migliori fini che quelli elettorali. Il piano francese del marzo di quest’anno prevedeva un numero inferiore di esuberi. L’Alitalia non sarebbe stata venduta ai francesi “ripulita” ma, piuttosto, i francesi si sarebbero accollati i debiti e avrebbero pagato allo Stato italiano un tot per l’acquisto delle azioni.

    Con la soluzione attuale, invece, la compagnia di bandiera è dismessa; un gruppo di imprenditori italiani ne trarrà profitto privato nel breve-medio termine e non dovrà accollarsi i debiti che resteranno allo Stato e, dunque, a noi cittadini. Da non dimenticare la modifica dell’Antitrust, a vantaggio loro e di Air One. Amara ciliegina finale, la compagnia di bandiera resterà tale in futuro solo per il nome perché ci sono tutti i presupposti e segnali e progetti per cui possa finire sotto dominus straniero, ripulita di debiti ed esuberi.

    Preme inoltre specificare, al fine di bilanciare il cattivo o superficiale modo di fare informazione di certi media, che l’Alitalia non è stata e non sarà “salvata” ma accompagnata alla dismissione tramite amministrazione straordinaria, così come si fa per legge per le grandi aziende insolventi, come anticamera del fallimento.
     

  • Di Fab (---.---.---.81) 2 settembre 2008 16:30

    @ Memento e carmilla,

    non stiamo a guardare se siano peggio i giovani o gli anziani. Siamo tutti sulla stessa barca malandata.
    Sterili polemiche generazionali non aiutano le condizioni in cui vivono gli uni e gli altri.

    L’età media della popolazione italiana è elevata perché si tende a fare meno figli, è un dato statistico, a causa anche se non soprattutto della crisi economica. Vi sono anche tanti giovani che credono in ciò che viene loro propinato da chi è in posizione più forte per trasmettere messaggi. D’altro canto, vi sono giovani impegnati e dotati di una forte spina dorsale. Non generalizziamo.

    Con la vostra forza motivazionale, avreste potuto aggiungere, nei vostri commenti, contributi più proficui all’argomento. Alla prossima, in meglio.
     

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