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 Home page > Tribuna Libera > Due notizie, due vite parallele

Due notizie, due vite parallele

La notizia dapprima appare timidamente sulla cronaca locale di Roma e solo su alcuni giornali e veicoli mass mediatici. Poi via via assume un carattere piu cubitale in corrispondenza con l'estendersi dell'inchiesta. Si tratta della scoperta, ora diventata ufficiale, ma che era una verità pasoliniana per gli abitanti e cittadini romani. I vigili urbani con il nome altisonante di "Polizia Metropolitana", che hanno cambiato il nome, ma non il vizio, oltre a richiedere il pizzo e a praticarlo verso tutti i bottegai e negozianti e non solo del centro di Roma. Ora si scopre che toglievano le multe a poliziotti, carabinieri, a politici locali, parlamentari, alti funzionari e a loro amanti, consorti, amiche e amici. Insomma un giro, naturalmente non a scopo gratuito, si suppone... Le entrate nelle casse del Comune la voce contravvenzione pesa per un valore di oltre 2,5 milioni di euro. Milioni di euro che solo gli esclusi da quel giro hanno pagato e si prevede per quest'anno un incremento del 15%.


Accanto a questa notizia accosto, perdonatemi l'ardire, quella relativa apparsa in sordina che sotto gli strali della contestazione da ristorante è incappata anche la Polverini. Si quella della "a mia insaputa" di italica e politicizzata memoria. Oltre a Franceschini, a Fassina ecc ecc , anche lei è stata pizzicata in un ristorante romano ad una tavolata di alcune decine di convitati a mangiare e bere (per carità anche lei a diritto alla sussistenza) da alcuni giovani e giovane che al grido di "voi mangiate e Roma sanguina" l'hanno contestata. La prima che ha messo ha messo in pratica questo tipo di contestazione ad onor del vero è stata la più famosa popolana romana "Nonna Annarella" che per prima pizzicò il Bossi padano (era al suo primo mandato parlamentare) seduto in un bar romano che mangiava. Annarella lo apostrofò in romanesco che tradotto voleva dire che "altro che roma ladrona intanto te stai a riempi la panza coi sordi nostri!"



Questo accostamento per me rappresenta il quadro completo e riassuntivo della situazione, un compendio migliore di qualsiasi altro discorso. Naturalmente tutte le forze politiche, da destra e da "sinistra" hanno stigmatizzato l'evento. Tutti hanno condannato l'episodio e ci mancato poco che quei giovani fossero apostrofati come terroristi, violenti, dispensatori di violenza ecc ecc .

Io penso invece che questi episodi dovrebbero essere moltiplicati a migliaia. I politici, e questo ceto politico dovrà essere messo alla berlina, nei fatti, e nei loro quotidiani furti e ruberie, Nessun luogo pubblico dovrà essere per loro tranquillo e lontano da contestazioni e proteste. Per carità, civili, senza "violenza violenta", ma ferma e decisa rimostranza. Come i Palazzi del potere sono ormai delle loro isole dorate , cosi i luoghi pubblici della città deve essere loro banditi.

Le loro cene e cenette, il loro gozzovigliar, i loro luoghi di riunione e di accordi li dovranno sempre più svolgere in luoghi segreti e privati e avulsi dal pubblico. Ogni locale pubblico che li ospita dovrà essere bandito e non più frequentato, messo al bando e come i loro ospiti resi "off limits" per le persone "normali".

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.65) 13 maggio 2013 19:53

    Io credo che qualsiasi azione intesa a liberarci di questa classe politica, sia un’azione giusta. Dopo, pero’, dobbiamo cominciare ad educare gli italiani. Perché se tutti gli italiani sono ladri, truffatori e imbroglioni non si può poi sperare in una politica onesta e partecipe. E che tutti gli italiani sono cosi’ lo vediamo ogni giorno, dal panettiere con il ditino sulla bilancia al baldo giovine che parcheggia nel posto invalidi, dall’evasore totale al commerciante che non fa lo scontrino, dall’impiegato che va a fare la spesa nell’orario di lavoro al medico che ti aumenta la parcella se chiedi la fattura e cosi’ via. Del resto, i grillini del M5S non lo stanno dimostrando proprio in questi giorni?

    • Di Zag(c) (---.---.---.63) 14 maggio 2013 11:01
      Zag(c)

      Il problema principe per il nostro ceto politico,credo , a mio avviso, non sia solo o solatanto nella loro onesta o probità ( se no si cadrebbe nella trappola in cui sono cascati i baldi giovanotti dei grillini). Io penso che su questo piano poiché sono convinto della fogna che sono ormai diventate le istituzioni, sabbie mobili incancrenite in cui chiunque entra, fosse esso il piu onesto, santo e integgerrimo, per il solo fatto di esserne entrato sarebbe come una goccia d’acqua nel deserto. Verrebbe assorbita o evaporata. ( I grillini stanno li a diomostrarlo e ancor prima di loro i leghisti ecc ecc )
      Il problema , quindi, principe sta nell’azione di contrasto e sberleffo di messa in berlina ( una risata li seppellirà) che i pochi che sono coscienti riuscirebbero a mettere in campo , in modo che i mille dormienti possano prendere coscienza.
      Sono convinto del veccho adagio popolano che recita " il pesce incomincia a puzzare dalla testa" Se il politico, il vip che ruba viene messo alla berlina, viene condannato e messo fuori dal consesso sociale e non viene visto e percepito come modello o come leader come eroe o come un "furbo", immediatamente il resto della popolazione cercheròà altri modelli e altri eroi da imitare. Daltronte , mica il rubare o l’essere disonesto ha un gene o lo si è dalla nascita? Lo si diventa prendendo modelli ed esempi a chi sta o starebbe piu in alto nella scala sociale. "Vorrei avere o essere come lui e quindi faccio o farei come lui"
       

    • Di (---.---.---.125) 4 agosto 2013 11:25

      E non credo, sa. Guarda Berlusconi quanto lo hanno ridicolizzato, quanto lo hanno messo alla berlina, ma poi alla fine hanno dovuto far intervenire l’artiglieria pesante (magistratura). Voglio dire, il degrado politico italiano è tale che non lo risolvi con la presa per i fondelli o con gli insulti al ristorante. Certo, fa sempre piacere leggerlo, ma non risolve. Quello che manca all’Italia è l’unità del paese. Stiamo ancora a bisticciare come vecchi coniugi tra rossi e neri e intanto il terzo gode. Persino gli arabi sono più uniti di noi, ed è tutto dire. E poi non sono convinta che gli italiani sono fannulloni, ladri e profittatori perché seguono l’esempio dei governanti. Io credo che i governanti siano fannulloni, ladri e profittatori perché sono italiani ...

    • Di Zag(c) (---.---.---.205) 4 agosto 2013 11:56
      Zag(c)

      Io la vedo cosi, invece. Quello che succede nelle sacre aule delle istituzioni, con trascichi nella vita "civile" è il baccagliar fra destra, "sinistra" , centro e infine quelli che stanno in "alto" ( mi riferisco ai grillini) è solo fenomenologia di quel mondo che è altro rispetto alla realtà. Quella è solo rappresentazione di un teatrino i cui spettatori , passivi, ( in senso di poter alterare la sceneggiatura), ma attiva nel pagar il biglietto, il prezzo per assistere a questa rappresentazione . E come tutti gli spettacoli anzi ormai avanspettacoli ( con tutto il rispetto per quella forma d’arte) , gli spettatori paganti ( cioè quella definita con un termine brutto, la società civile) si identificano con questo o con quello. Ricordi Merola e quella forma di spettacolo chiamata la sceneggiata? Lui, Lei , il traditore e la malafemmina? Bene ogni spettatote si identifica con questo o quel personaggio e partecipa convintamente emotivamente allo spettacolo. Così quando il "traditore" fa la "mal’azione" gli spettatoti inveiscono contro di lui, addirittura lanciano le scarpe o oggetti contundenti verso il palcoscenico e lo insultano addirittura ci si scontra fra chi partecipa per Lui o per il Traditore.
      Quello che succede nella Realtà romanzata a cui partecipiano ogni giorno. Poi usciamo dal teatro e ci scontriamo con il fitto da pagare, il lavoro che non c’è , i figli da far studiare ecc ecc. Ma siamo arrivati persino a pensare al capovolgimento fra realtà vera e quella partecipata. Si è arrivati a farci pensare che quell’avanspettacolo sia la realtà vera e quella di tutti i giorni solo realtà virtuale. O addirittura, pensa un pò!, che i quadri di quella rappresentazione possano modificare la realtà vera al di fuori di quel teatro.
      O no?

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