Io la vedo cosi, invece. Quello che succede nelle sacre aule delle istituzioni, con trascichi nella vita "civile" è il baccagliar fra destra, "sinistra" , centro e infine quelli che stanno in "alto" ( mi riferisco ai grillini) è solo fenomenologia di quel mondo che è altro rispetto alla realtà. Quella è solo rappresentazione di un teatrino i cui spettatori , passivi, ( in senso di poter alterare la sceneggiatura), ma attiva nel pagar il biglietto, il prezzo per assistere a questa rappresentazione . E come tutti gli spettacoli anzi ormai avanspettacoli ( con tutto il rispetto per quella forma d’arte) , gli spettatori paganti ( cioè quella definita con un termine brutto, la società civile) si identificano con questo o con quello. Ricordi Merola e quella forma di spettacolo chiamata la sceneggiata? Lui, Lei , il traditore e la malafemmina? Bene ogni spettatote si identifica con questo o quel personaggio e partecipa convintamente emotivamente allo spettacolo. Così quando il "traditore" fa la "mal’azione" gli spettatoti inveiscono contro di lui, addirittura lanciano le scarpe o oggetti contundenti verso il palcoscenico e lo insultano addirittura ci si scontra fra chi partecipa per Lui o per il Traditore.
Quello che succede nella Realtà romanzata a cui partecipiano ogni giorno. Poi usciamo dal teatro e ci scontriamo con il fitto da pagare, il lavoro che non c’è , i figli da far studiare ecc ecc. Ma siamo arrivati persino a pensare al capovolgimento fra realtà vera e quella partecipata. Si è arrivati a farci pensare che quell’avanspettacolo sia la realtà vera e quella di tutti i giorni solo realtà virtuale. O addirittura, pensa un pò!, che i quadri di quella rappresentazione possano modificare la realtà vera al di fuori di quel teatro.
O no?