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Doriana Goracci

Doriana Goracci

Sono una blogger in copy left da molti anni e mi piace impegnare parte del mio tempo nel giornalismo partecipativo, usando il cestino-come mezzo- per raccogliere quelle piccole e preziose cronache di vita, spesso sotto traccia.

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  • Primo articolo giovedì 08 Agosto 2009
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.186) 8 marzo 2016 09:03
    Doriana Goracci

    grazie a te Andrea per avere fatto da ponte, curando la traduzione italiana.

    Muchas gracias y saludos anche a Marco Turra Faoro a Oaxaca che so si è prodigato per far emergere queste notizie.
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.186) 8 marzo 2016 07:55
    Doriana Goracci

    La ringrazio Sandro Kensan per il suo commento e relative rassicurazioni, mi spiace ma il link che lei ha postato non è leggibile perchè copiato e incollato non integralmente. Certo che il passaparola è fortissimo, non mi sono mai illusa che la realtà sia internet e viceversa. Ma ci si può dare una mano, buona giornata!

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.196) 7 marzo 2016 11:30
    Doriana Goracci

    Ho aggiunto "No queremos más muertes". Non vogliamo più morti ‪#‎BertaCaceres‬, video intervista tradotta in italiano alla figlia http://www.agoravox.it/No-queremos-mas-muertes-Non.html GRAZIE di cuore a chi diffonde e condivide.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.145) 4 marzo 2016 09:11
    Doriana Goracci
    AGGIORNAMENTO
    Gli spot dell’olio di palma sulle reti televisive Rai e Mediaset sono iniziati il 28 febbraio 2016 e proseguiranno per tre settimane. Il budget rimane una notizia riservata ma deve ammontare a qualche milione di euro, visto che il programma prevede anche due settimane di inserzioni a tutta pagina sui giornali e altre tre settimane di banner in rete (vedi video sotto). Rispetto alla campagna realizzata nei mesi di settembre/ottobre 2015, promossa solo da Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta Italiane che raggruppa le maggiori aziende italiane di prodotti da forno, gelati, snack, merendine), questa volta il promotore è la nuova associazione “Unione italiana per l’olio di palma sostenibile“.Il numero di aziende sostenitrici e di gruppi industriali è aumentato a dismisura rispetto all’iniziativa dell’autunno. Nella lista troviamo: Ferrero, Unilever, Nestlé e Unigrà, Aidepi, Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia che raggruppa le principali aziende del settore che producono olio extravergine di oliva, olio di semi e margarine), Associazioni Prodotti e Preparazioni alimentari aderenti ad Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari). Si tratta di una santa alleanza che riunisce buona parte delle aziende alimentari che usano olio di palma. Questo elemento deve fare riflettere perché dimostra che gli alimenti contenenti l’olio tropicale sono migliaia e che l’invasione si è estesa a tutti i livelli. La stima di 12 grammi di palma al giorno presenti nel piatto degli italiani (dato fornito dalle stesse aziende) è inquietante. Per un ragazzo arrivare al limite non è difficile, bastano mangiare a colazione 5 biscotti tipo Molinetti Mulino Bianco Barilla (ognuno contiene circa 2.5 g di palma e 0,4 g di burro).Uno schieramento così ampio da un lato preoccupa, perché raramente tanti marchi si alleano per una battaglia comune. Dall’altro va detto che per riabilitare l’immagine di un olio le cui coltivazioni distruggono le foreste pluviali dell’Indonesia, provocando incendi che durano mesi distruggendo decine di migliaia di ettari, costringendo all’evacuazione migliaia di persone e determinando la morte degli oranghi, ci vogliono tanti soldi ed è anche difficile. La decisione di una nuova dispendiosa campagna pubblicitaria probabilmente è stata presa per frenare la continua emorragia di clienti che non comprano più prodotti con l’olio tropicale sia per motivi ambientali che di salute.I problemi della salute sono stati evidenziati anche dall’Istituto Superiore di Sanità che in un documento del 26 febbraio 2016 indica un eccesso di assunzione di acidi grassi saturi nei bambini (+49%) dovuto in misura rilevante all’uso generalizzato del palma. Stiamo parlando di grassi aterogeni che devono essere assunti in quantità il più possibile ridotta.C’è un eccesso di assunzione di acidi grassi saturi nei bambini (+49%)
    Il problema è che questi acidi grassi saturi non sono quelli presenti in: yogurt, latte, formaggi, prosciutto cotto… ma derivano da prodotti industriali in cui il grasso viene aggiunto volontariamente (merendine, biscotti, grissini, cracker, fette biscottate e prodotti da forno…). Basterebbe sostituire l’olio di palma con altri oli più ricchi di mono e poli-insaturi (girasole, mais, oliva) per normalizzare l’assunzione di saturi nella dieta dei bambini. Per queste ragioni bisogna continuare a non comprare prodotti con olio di palma che assunto nelle quantità attuali fa male alla salute. Ci piace pensare che i nuovi spot tv siano anche correlati alla nostra petizione su Change.org che oggi ha superato il traguardo delle 169 mila firme. C’è un’altra buona notizia, la Plasmon ha tolto l’olio di palma dai suoi biscotti. http://www.ilfattoalimentare.it/oli...
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.169) 29 febbraio 2016 17:47
    Doriana Goracci
    AGGIORNAMENTO di cose che nessuno ci dice e scrive...per il Referendum Trivelle: si vota "Sì" il 17 aprile (per dire "No" alle trivellazioni petrolifere)
    Referendum trivelle 17 aprile 2016 | Come si vota | Chi vota
    „Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza.
    Possono votare tutti i cittadini italiani e che hanno compiuto il 18mo anno di età alla data di domenica 17 aprile 2016. Grazie alle modifiche introdotte con legge 6 maggio 2015, n. 52 alla legge sul voto all’estero (L. 459/2001), per la prima volta anche gli italiani temporaneamente all’estero potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari.
    A partire dalle consultazioni referendarie del 17 aprile prossimo, gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani. Tali elettori che intendano partecipare al voto dovranno far pervenire al Comune d’iscrizione una opzione valida per un’unica consultazione. L’opzione di voto per corrispondenza deve pervenire al Comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro i dieci giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali (con possibilità di revoca entro lo stesso termine). Saranno comunque ritenute valide le opzioni pervenute entro il trentesimo giorno antecedente la votazione in Italia (venerdì 18 marzo 2016).

    Potrebbe essere interessante come NON hanno fatto sapere che i residenti stabilmente all’estero, che intendevano votare in Italia, dovevano far pervenire al consolato competente per residenza un’apposita dichiarazione su carta libera entro il 26 febbraio scorso (informazioni tratte da http://www.today.it/politica/refere...)

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