• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Olio di Palma: cosa racconteranno alla prossima Conferenza Europea?

Olio di Palma: cosa racconteranno alla prossima Conferenza Europea?

Per colazione compro i biscotti e le fette biscottate Gentilini, tra i pochi marchi italiani a non usare l'olio di palma, la cui esistenza e nocività diretta e indiretta fino a due anni non conoscevamo.

E' mia cura quotidiana (credo anche vostra), anche se non ho più con me bambini piccoli, leggere con estrema attenzione le etichette allegate a ciò che mangio e invito a mangiare. Siccome navigo nell'ignoranza ma sono curiosa, Internet serve anche a questo, a selezionare... Perché questo titolo? "La Risoluzione dell’assemblea dell’European Palm Oil Conference (EPOC 2015) tenuta a Milano il 29 ottobre 2015, ha premiato l’Italia come il paese che utilizza la maggior percentuale di olio di palma, certificato sostenibile, a dispetto della situazione gravissima che si è creata in Indonesia a causa di migliaia di incendi dolosi che rendono l’aria irrespirabile, distruggendo foreste e territori vergini  dove vivono oranghi e altre animali per lasciare spazio alle coltivazione della palma da olio."


Tutto quello che segue è parte di una mia personale ricerca: alla fine i riferimenti e i video ma anche l'invito a firmare la petizione Stop all’invasione dell’olio di palma.Vi suggerisco anche di utilizzare la newsletter de il Fatto alimentare, basta inviare sul loro sito la vostra mail e sarete aggiornati anche su piacevoli fatti alimentari. Diffondete per favore, grazie.

Doriana Goracci

"Si tratta di una situazione drammatica e difficilmente immaginabile in Occidente dove si preferisce continuare a fare affari pensando di essere immuni solo perché l’olio proviene da aree che sono state distrutte e trasformate in palmeti solo qualche anno prima. L’olio di palma è il grasso vegetale più usato al mondo, viene scelto soprattutto perché poco costoso. Dallo scorso 13 dicembre milioni di consumatori italiani ed europei hanno scoperto la presenza di un nuovo ingrediente in migliaia di prodotti alimentari. Stiamo parlando dell’olio di palma, una sostanza fino a oggi camuffata dietro la scritta “olii e grassi vegetali”. Per rendersi conto di quanto l’olio di palma sia diffuso basta dire che è il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme… in vendita nei supermercati", racconta Il Fatto Alimentare. 

La petizione

L’ampio utilizzo di questa materia prima è dovuto sia al costo estremamente basso, sia al fatto di avere caratteristiche simili al burro. Il Fatto Alimentare dice “no” all’olio di palma per motivi etici, ambientali e di salute e invita le aziende a sostituirlo con altri oli vegetali non idrogenati o burro.

1) La produzione di palma è correlata alla rapina delle terre e alla deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche (land grabbing). È inoltre causa primaria della deforestazione di aree boschive (prima causa di emissioni di CO2 nel Sud-Est asiatico) e della devastazione degli “habitat” naturali per lasciare spazio alle monocolture come quelle della palma da olio. Queste operazioni comportano gravi violazioni dei diritti umani, l’eliminazione della sovranità alimentare e la riduzione della biodiversità. Per stemperare le problematiche e ripulire l’immagine dell’olio di palma esiste una certificazione sostenibile (RSPO), che tuttavia copre solo una quota minima della produzione, senza neppure mitigare i problemi denunciati.
2) L’olio di palma viene utilizzato dalla maggior parte delle aziende alimentari perché costa poco e si presta a molti utilizzi. Secondo i nutrizionisti l’assunzione giornaliera di dosi elevate di questo ingrediente può risultare dannosa per la salute a causa della presenza dei grassi saturi. Questa ipotesi si verifica più spesso di quanto si creda, visto che il palma si trova nella maggior parte degli alimenti trasformati, soprattutto in quelli più consumati dai giovani. Anche se in Italia non esistono studi sul consumo pro-capite, i nutrizionisti consigliano di limitarne l’assunzione, in particolare ai bambini che sono i più esposti.


Il Fatto Alimentare chiede al Ministero della salute e agli enti pubblici di disporre l'esclusione dalle pubbliche forniture di alimenti che contengano olio di palma. Questa clausola deve essere inserita in tutti i capitolati di appalto per l'approvvigionamento delle mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, nonché dei distributori automatici collocati in scuole e pubblici edifici.
Chiediamo al Ministero delle politiche agricole e agli altri Stati membri dell'Unione Europea di aderire subito alle Linee Guida del CFS (Committee on World Food Security) - FAO, per una gestione responsabile delle terre, delle foreste e dei bacini idrici.
Chiediamo ai supermercati di escludere dalle forniture dei prodotti con il loro marchio (private label) l’olio di palma.

Chiediamo alle industrie agroalimentari di impegnarsi a riformulare i prodotti senza l’utilizzo di olio di palma, affinché il cibo “made in Italy” possa davvero distinguersi come buono e giusto.


 

LISTA DI BISCOTTI E SNACK SENZA OLIO DI PALMA

http://http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-biscotti-tab.html

petizione: https://www.change.org/p/stop-all-invasione-dell-olio-di-palma

Video : https://www.youtube.com/watch?v=xa9MqbGXgiQ
https://www.youtube.com/watch?v=nJjpelmFxkk
https://www.youtube.com/watch?v=2SheYLRQpXw
https://www.youtube.com/watch?v=RC7cyRLt0YU
https://www.youtube.com/watch?v=_c7j_Us_v50

riferimenti:
 
http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-supermercato-ingrediente.html
https://www.salviamolaforesta.org/petizione/973/palawan-filippine-fermate-la-corsa-alla-palma-da-olio
http://www.guidagalatticapervegetariani.info/2015/06/olio-di-palma-tutta-la-verita-nientaltro-che-la-verita-etica/?doing_wp_cron=1447110483.3875150680541992187500
https://blogstermind.wordpress.com/2015/04/08/olio-di-palma-aziende-che-lo-utilizzano-danni-sullambiente-e-sulla-salute/
http://www.ilfattoalimentare.it/incendi-indonesia-olio-di-palma-greenpeace.html
http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-biscotti-tab.html

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.145) 4 marzo 2016 09:11
    Doriana Goracci
    AGGIORNAMENTO
    Gli spot dell’olio di palma sulle reti televisive Rai e Mediaset sono iniziati il 28 febbraio 2016 e proseguiranno per tre settimane. Il budget rimane una notizia riservata ma deve ammontare a qualche milione di euro, visto che il programma prevede anche due settimane di inserzioni a tutta pagina sui giornali e altre tre settimane di banner in rete (vedi video sotto). Rispetto alla campagna realizzata nei mesi di settembre/ottobre 2015, promossa solo da Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta Italiane che raggruppa le maggiori aziende italiane di prodotti da forno, gelati, snack, merendine), questa volta il promotore è la nuova associazione “Unione italiana per l’olio di palma sostenibile“.Il numero di aziende sostenitrici e di gruppi industriali è aumentato a dismisura rispetto all’iniziativa dell’autunno. Nella lista troviamo: Ferrero, Unilever, Nestlé e Unigrà, Aidepi, Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia che raggruppa le principali aziende del settore che producono olio extravergine di oliva, olio di semi e margarine), Associazioni Prodotti e Preparazioni alimentari aderenti ad Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari). Si tratta di una santa alleanza che riunisce buona parte delle aziende alimentari che usano olio di palma. Questo elemento deve fare riflettere perché dimostra che gli alimenti contenenti l’olio tropicale sono migliaia e che l’invasione si è estesa a tutti i livelli. La stima di 12 grammi di palma al giorno presenti nel piatto degli italiani (dato fornito dalle stesse aziende) è inquietante. Per un ragazzo arrivare al limite non è difficile, bastano mangiare a colazione 5 biscotti tipo Molinetti Mulino Bianco Barilla (ognuno contiene circa 2.5 g di palma e 0,4 g di burro).Uno schieramento così ampio da un lato preoccupa, perché raramente tanti marchi si alleano per una battaglia comune. Dall’altro va detto che per riabilitare l’immagine di un olio le cui coltivazioni distruggono le foreste pluviali dell’Indonesia, provocando incendi che durano mesi distruggendo decine di migliaia di ettari, costringendo all’evacuazione migliaia di persone e determinando la morte degli oranghi, ci vogliono tanti soldi ed è anche difficile. La decisione di una nuova dispendiosa campagna pubblicitaria probabilmente è stata presa per frenare la continua emorragia di clienti che non comprano più prodotti con l’olio tropicale sia per motivi ambientali che di salute.I problemi della salute sono stati evidenziati anche dall’Istituto Superiore di Sanità che in un documento del 26 febbraio 2016 indica un eccesso di assunzione di acidi grassi saturi nei bambini (+49%) dovuto in misura rilevante all’uso generalizzato del palma. Stiamo parlando di grassi aterogeni che devono essere assunti in quantità il più possibile ridotta.C’è un eccesso di assunzione di acidi grassi saturi nei bambini (+49%)
    Il problema è che questi acidi grassi saturi non sono quelli presenti in: yogurt, latte, formaggi, prosciutto cotto… ma derivano da prodotti industriali in cui il grasso viene aggiunto volontariamente (merendine, biscotti, grissini, cracker, fette biscottate e prodotti da forno…). Basterebbe sostituire l’olio di palma con altri oli più ricchi di mono e poli-insaturi (girasole, mais, oliva) per normalizzare l’assunzione di saturi nella dieta dei bambini. Per queste ragioni bisogna continuare a non comprare prodotti con olio di palma che assunto nelle quantità attuali fa male alla salute. Ci piace pensare che i nuovi spot tv siano anche correlati alla nostra petizione su Change.org che oggi ha superato il traguardo delle 169 mila firme. C’è un’altra buona notizia, la Plasmon ha tolto l’olio di palma dai suoi biscotti. http://www.ilfattoalimentare.it/oli...
    • Di Sandro kensan (---.---.---.105) 8 marzo 2016 00:33
      Sandro kensan

      Non si preoccupi Doriana, sto cercando un po’ di notizie sulla questione e penso che oramai la gente abbia deciso, Anche i giornali sono oramai schierati, guardi le notizie sull’olio di palma:

      https://news.google.it/news/section...

      Ci sono molti articoli critici, alcuni parzialmente critici e pochissimi che sdrammatizzano la situazione, In particolare viene dato molto risalto ai biscotti Plasmon. Non credo ci sia da preoccuparsi, tanti consumatori leggono le etichette e informano i loro familiari.

      Saluti palm-free.

    • Di Doriana Goracci (---.---.---.186) 8 marzo 2016 07:55
      Doriana Goracci

      La ringrazio Sandro Kensan per il suo commento e relative rassicurazioni, mi spiace ma il link che lei ha postato non è leggibile perchè copiato e incollato non integralmente. Certo che il passaparola è fortissimo, non mi sono mai illusa che la realtà sia internet e viceversa. Ma ci si può dare una mano, buona giornata!

    • Di Riccardo (---.---.---.180) 16 marzo 2016 18:24

      @Doriana Goracci

      Scusa Doriana una curiosità, come calcoli il contenuto di olio di palma nei biscotti Molinetti? ho un pacco in "via di consumo" e vorrei sapere quanto di questo olio saturo sto ingurgitando, nell’etichetta non c’è la quantità, grazie.

    • Di Doriana Goracci (---.---.---.219) 17 marzo 2016 19:31

      @Riccardo mi spiace, io non calcolo poprio un bel niente perhè non compro biscotti e altri alimenti che contengano questo olio...

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.77) 11 maggio 2016 19:48
    Doriana Goracci

    aggiorno perchè la notizia mi sembra importante: La Coop ha deciso di sospendere la produzione e di ritirare dagli scaffali dei supermercati i prodotti a marchio che contengono olio di palma (fino ad ora il ritiro è avvenuto solo in acuni punti vendita come documentano le foto fatte a Empoli e proposte da Gonews.it). La decisione è stata presa dopo la pubblicazione, il 3 maggio, del documento firmato dall’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) che segnala la presenza di alcuni contaminanti genotossici e cancerogeni. Coop ha deciso di applicare il principio di precauzione e di togliere dalla vendita 120 prodotti che contengono l’ingrediente sotto accusa, come precisa in un comunicato...continua su http://www.ilfattoalimentare.it/oli...

    • Di Kindlyreqd (---.---.---.234) 11 maggio 2016 21:10
      Ottima notizia, sebbene vorrei vedere con i miei propri occhi sparire dagli scaffali Coop la Nutella, tanto per fare un esempio tra i più eclatanti; se tutti gli acquirenti di quel prodotto dovessero andare a cercarselo in altri supermercati, presto le Coop perderebbero una buona fetta della clientela. Difficilmente chi va a fare la spesa ha il tempo per girare due o più supermercati.
      Inoltre, tutto questo va benissimo ma è inutile (e perfino dannoso, in prospettiva), se non si riesce a far affondare definitivamente le trattative sul TTIP.
      O perlomeno, accettare la caduta delle barriere doganali con gli USA a condizione che siano loro a recepire le nostre leggi sulla sicurezza alimentare, e non noi a dover accettare le loro. Si badi bene, gli USA devono preventivamente adottare la legislazione del Paese europeo più restrittivo in materia (forse proprio l’Italia); non è sufficiente, non basta e non c’è da fidarsi, se si limitano a mandarci prodotti che rispettano le nostre normative (almeno per quanto dichiarato sulle etichette), lasciando invariate le produzioni per il mercato interno.
      Se qualcosa fa male ad un europeo, farà male di sicuro anche ad un americano. 
      Saluti
    • Di Doriana Goracci (---.---.---.24) 14 maggio 2016 08:48
      Doriana Goracci

      grazie per il suo commento. Sentendomi molto piccola rispetto alle questioni che lei accenna e di cui si parla in questo post, io posso solo fare quotidianamente delle scelte, boicottare e promuovere azioni positive, anche scrivendone. I criteri del Mercato sono poi giganteschi e mostruosi, figurarsi come si possa incidere ma non comprare alla lunga premia...anche la nostra salute, oltre che la tasca.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità