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Dalle parole ai fatti!

"Stanno provando a galleggiare con una barca che fa acqua da tutte le parti. Serve un governo di transizione". Lo ha detto a Sky Tg24 il leader del Pd, Pierluigi Bersani.
"Le elezioni anticipate sarebbero un fallimento loro. Nessuno ha paura di un confronto su questo punto. Il problema - ha spiegato Bersani - è se al Paese servono le elezioni adesso, in una situazione di rissa di tutti contro tutti, in cui i mercati ci guardano, con una legge elettorale che fa nominare i parlamentari dei partiti, con un distacco micidiale dei cittadini dalle istituzioni".

"Credo che ci siano altre proposte più sensate come un governo di transizione, a tempo limitato per fare la legge elettorale che ridia lo scettro in mano ai cittadini, che si occupi un po’ di economia e di lavoro".

A parte la sua costante preoccupazione per i "mercati" che poi andrebbe chiarito chi sono i mercati, con nome e cognome. Tutti lo sanno ma tutti preferiscono rivolgersi con il "lei". Ma detto questo se alle parole corrispondessero i fatti e cioè:
 
1) governo istituzionale (non di transizione) con compiti e mandato ben preciso, con mandato presidenziale a termine
2) nuova legge elettorale, proporzionale, anche con sbarramento al 4% ma con le preferenze e a liste aperte
3) ineliggibilità di coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta;
4) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese volte al profitto di privati e sussidiate dallo Stato con sovvenzioni continuative o con garanzia di assegnazioni o di interessi, quando questi sussidi non siano concessi in forza di una legge generale dello Stato;
5) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l’opera loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 3 e 4, vincolate allo Stato nei modi di cui sopra.
6) durata a termine 18-24 mesi e poi tutti a casa e nuove elezioni.

Questa sarebbe l’unica via d’uscita dignitosa per tutti. Poi magari si riperderebbero di nuovo le elezioni, ma almeno si darebbe un po’, appena appena, di dignità alle elezioni e al parlamento. Bersani, Casini, Di Pietro, Fini volete veramente questo? Non si riesce a fare una maggioranza per fare questo? Bene allora, Bersani, Di Pietro, se le vostre parole di sdegno hanno un senso, allora date la parola alle piazze. Si deve uscire allo scoperto, Andare tra la gente, nelle piazze, a indire manifestazioni, convocare le comunity di internet tutti i giorni, ogni giorno, e far chiedere alla gente queste poche parole d’ordine di transizione. Non un programma rivoluzionario, ma solo *riformista* se ha ancora un senso questo termine.

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