Cinecittà rischia la chiusura. E i lavoratori occupano gli Studios

Ultimi ciak a Cinecittà, l’immensa struttura potrebbe, infatti, inesorabilmente andare verso la chiusura. Il simbolo italiano dell'industria cinematografica è di fatto a rischio chiusura per via del nuovo piano di sviluppo dell'area che prevede la ristrutturazione industriale dell’area con un depotenziamento degli studi in favore di un sistema costituito da alberghi, teatri, uffici e parcheggi.

Un affronto non solo all'importanza artistica e culturale degli Studios, ma anche un pericolo per gli oltre 200 lavoratori che con questo piano rischierebbero il trasferimento o peggio il licenziamento. Così dal 4 luglio Cinecittà è occupata dai suoi lavoratori e si stanno avviando delle trattative tra Studios e sindacati con il ministero dei Beni Culturali a fare da garante. Intanto fiocca l’indignazione e le reazioni da parte di artisti, registi, autori, scrittori per salvare l’area (che ospita anche la sede dell’Istituto Luce).

L’Associazione Autori Cinematografici ha lanciato un appello alle istituzioni, nella persona del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del presidente del consiglio Mario Monti affinché si attivino per salvaguardare quello che è un patrimonio storico per l’Italia e per il mondo. Nell’appello firmato da personalità del calibro di Bertolucci, Loach, Scola, Tornatore e molti altri – si legge sul Corriere della Sera – si segnala che il piano industriale dei privati che gestiscono gli Studios prevede, da un lato lo smantellamento delle attività cinematografiche, dall’altro la cementificazione dell’area che al momento ospita anche imponenti installazioni visibili attraverso il percorso intitolato “Cinecittà si Mostra”.