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Call center: nuovi sprechi al Comune di Roma


 

Dopo la “Linea Amica” (cinque milioni di euro solo per il primo anno), il numero verde anti-stalking (un milione di euro l’anno), il numero verde sull’influenza suina e quello a pagamento per “segnalare” l’emergenza rifiuti in Campania, un nuovo call center è in agguato per i cittadini romani. Non per tutti, solo per gli over 65. Si chiama “Pronto Nonno” e costerà 400mila euro l’anno. È stato ideato per contrastare l’”emergenza caldo” (che però dura solo l’estate, si presume quindi che sia destinato a fronteggiare anche l’emergenza piogge, l’incubo gelo e l’allarme pollini).

L’anziano chiama e chiede assistenza, che può <<andare dal semplice consiglio, al diretto soccorso dell’anziano e al trasporto in ospedale, dove la struttura sanitaria di riferimento avrà provveduto ad attivare delle “corsie preferenziali” per accogliere gli anziani senza attese>>. Ma i consigli agli anziani li danno già le Asl, quasi ininterrottamente le televisioni, e anche il numero verde 1500 del Ministero della Salute (doppio spreco). Mentre il servizio di trasporto in ospedale esiste già e si chiama 118. Ci chiediamo allora quale sia l’utilità di questo nuovo servizio. 


Ne abbiamo parlato con l’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, che ha presentato ufficialmente il progetto in Campidoglio il 30 giugno. Ci spiega, con molta cordialità, che il Pronto Nonno <<prende in carico anche gli anziani che non dispongono di una rete di sostegno familiare>>, accompagnando alle Asl anche chi, affetto da un malore lieve, non si rivolgerebbe al 118.

Segnatevi questo numero e fatelo imparare ai vostri nonni: 800.147.741. Non vi sentite già più tranquilli?

Arrivederci alla prossima emergenza.

Commenti all'articolo

  • Di LucaT (---.---.---.135) 3 luglio 2009 11:10

    se tu fossi anziano e solo credo che ti piacerebbe avere un supporto..
    è anche questo il compito delle istituzioni: dare aiuto e supporto a chi ne ha più bisogno, come un anziano solo in una città assolata in cui i suoi punti di riferimento tradizionali magari sono come te e me al mare o in giro per il mondo a divertirsi.
    A me 400 milioni sembrano anche pochi.


  • Di LucaT (---.---.---.135) 3 luglio 2009 11:10

    se tu fossi anziano e solo credo che ti piacerebbe avere un supporto..
    è anche questo il compito delle istituzioni: dare aiuto e supporto a chi ne ha più bisogno, come un anziano solo in una città assolata in cui i suoi punti di riferimento tradizionali (negozi, bar, parenti, conoscenti, vicini di casa) magari sono come te e me al mare o in giro per il mondo a divertirsi.
    A me 400 milioni sembrano anche pochi.


  • Di Nino Federico (---.---.---.58) 3 luglio 2009 11:31

    La superficialità nel dichiarare che 400 milioni sembrano pochi non si coniuga con la reale necessità di garantire la giusta assistenza agli anziani e ai disabili, alle donne in cinta, ecc ecc ecc...
    Il problema è che questi interventi costosissimi e fatti a caso (emergenza caldo ??? che dura si e no 2 mesi ) non fanno altro che distogliere fondi che a lungo andare sono una emorragia.
    Bisogna dare i fondi a che gia fa queste cose e le fa bene, il 118 svolge un servizio prezioso, vi sono organizzazioni che si dedicano agli anziani, associazioni non profit ecc ecc ecc...Serve prima l’analisi dei bisogni, stabilire le priorità e poi concedere i fondi...
    Questa sembra una di quelle cose per garantire occupazione a qualcuno a danno della collettività.
    ANALISI prima !!! Dire che c’è bisogno di soldi cosi a caso è da irresponsabili ! La gestione della cosa pubblica non è dissimile dalla gestione di un bilancio familiare.
    assistenzialismo di tipo meridionale se n’è già visto abbastanza oggi serve rigore e serietà, dare i fondi ai professionisti dell’assistenza e potenziare ciò che già c’è e funziona bene.
    Senso civico signori !!! SENSO CIVICOOOOOOO !!!! ASSISTENZIALISTI MERIDIONALI VERGOGNA !!!!
    Nino Federico Roma

    • Di Fulvio Rosa (---.---.---.78) 3 luglio 2009 13:04

      ...e poi, come sottolineato nell’articolo, il servizio esiste già (ASL, 118, ecc...).
      Mi sembra il solito modo per deviare fondi pubblici nelle mani di qualche oscuro compagno di merende dell’attuale gestione... Nulla di nuovo.... ed il fabbisogno cresce... ed il paese è fermo....

  • Di Dino Brancia (---.---.---.27) 3 luglio 2009 15:00

    Gli anziani in Italia hanno bisogno più di contatto umano che di telefono.
    Ci sono anziani che nemmeno possono telefonare, li lasciamo in balia della sorte?
    Non ci sono i volontari civili, come vengono impiegati? Nessuno lo sa.
    Allora via altro spreco. Sempre in nome di una emergenza inesistente. 

  • Di barbara (---.---.---.226) 3 luglio 2009 16:25

    Dunque, io sono in carrozzina da 6 anni in seguito ad un incidente stradale. Per andare a fare controlli medici, cicli di fisioterapia o altro ho bisogno di assistenza.
    Dopo l’incidente ho dovuto cambiare casa per ovvie necessita’. Nel comune dove ho abitato per quasi 35 anni, avevo gratuitamente, pagava il comune, il trasporto con CRI, che si avvaleva dei volontari civili. Purtroppo quelli con cui ho avuto a che fare, sono ragazzi/ragazze che di spirito altruistico o di voglia di aiutare il prossimo non sanno nulla, e’ un modo come un altro per avere uno stipendio. Sacrosanto, ma lavorano con persone ’’malate’’ e non fatture.
    Dove abito ora il comune si avvale di un pensionato/volontario che guida un mezzo comunalee mi porta dove ho bisogno, gratuitamente. Quando capita la non disponibilita’ di questo mezzo contatto altre Croci, e pago
    € 18,00 a viaggio. Gli operatori di queste Croci, volontari, lavorano a cottimo. Devono fare piu’ corse possibili.
    Purtroppo qualsiasi cosa si faccia a sostegno di anziani o disabili e’ uno dei tanti modi per fare soldi. Non ci sarebbe nulla di male, e’ giusto lavorare e trarne profitto, pero’ deve essere garantita la PROFESSIONALITA’...questa sconosciuta!! 
    Quindi l’articolo, purtroppo, non racconta nulla di nuovo, un altro pretesto per giustificare una spesa inutile, o meglio, male utilizzata. 

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