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 Home page > Tribuna Libera > Bravo Renzi, avanti tutta!

Bravo Renzi, avanti tutta!

Quello va in scena in questi giorni nel Parlamento è una via di mezzo tra la farsa e la tragedia. Tra urla e strepiti, sceneggiate carnevalesche e botte da orbi la Camera dei Deputati sta per approvare le riforme costituzionali. Il tutto con i tempi imposti da un implacabile direttore d'orchestra deciso a non mollare di un millimetro. 

Il sospetto che in questo paese gattopardesco per fare qualcosa ci volesse qualcosa di dirompente, qualcosa che frantumasse il muro del consociativismo, che spezzasse le catene dei giochi sottobanco, gli inciuci ricattatori più o meno leciti protrattisi nel corso di decenni di assoluta, totale e monolitica invarianza della politica italiana, più che un sospetto era ormai diventata una assoluta certezza.

L'equivoco è stato quello di ritenere che ci volesse qualcosa o qualcuno che uscisse dagli schemi di questa tradizione partitica avvitata su se stessa, ovvero una forza politica nuova e prorompente, un soggetto che scaturisse dalla società civile come autentico interprete dei suoi disagi e del malessere di larghi strati della popolazione. Così da molti, sottoscritto compreso, è stato salutato il M5S di Beppe Grillo pur con tutte le riserve sui contorni poco chiari legati ad uno stato giuridico a dir poco incerto e nebuloso, ai movimenti di piazza che lo permeavano e ai principi fondanti legati all'idea di una "democrazia liquida" da realizzarsi solo su internet. Insomma "cibernauti ", grigliati da un blog di un comico, al posto dei partiti e della democrazia parlamentare. E' finita probabilmente come doveva finire vista la sostanza di partenza,ossia con un folto gruppo (il secondo in Parlamento), a fare gli sfascisti a tutto tondo in attesa di un fantomatico quanto assai improbabile suffragio universale da parte di un popolo stremato.

Nessuno poteva prevedere che a sfasciare tutto provvedesse invece un giovane "dittatorello" democristiano poco o nulla incline alla mediazione e al compromesso che non fosse solo a lui funzionale, che si è dimostrato implacabile con chiunque osasse mettersi di traverso ai suoi disegni. Matteo Renzi ha rotto ogni tradizione con il passato, ha sepellito il consociativismo, persino con il più potente sindacato italiano (CGIL), e ha spezzato gli ingranaggi della prassi consolidata, imponendo la legge del più forte. Insomma chi non sta con lui è contro di lui, a prescindere. E la dimostrazione plastica di questo stato di fatto è che tutti gli oppositori, dai vetero comunisti di SEL, ai pentastellati (con l'eccezione dei transfughi), ai leghisti e per finire con i berluschini, si sono uniti e compattati contro di lui e hanno deciso di abbandonare l'aula (a " unisono" per dirla alla Verdone) nella quale si stanno votando le riforme costituzionali.

Un fatto mai avvenuto e indubbiamente molto grave, che molti considerano come un vero e proprio "vulnus" per la democrazia, ma che evidentemente a Matteo Renzi non fa letteralmente un baffo, visto che in tarda notte è piombato nell'aula dove la "maggioranza" marciava a pieno ritmo nelle "autovotazioni". Ed è intervenuto con un messaggio forte e chiaro "si va avanti comunque e se dovesse mancare la maggioranza perché qualcuno ha dei dubbi (chiaro riferimento a civatiani, fassiniani ecc. ) fine dei giochi e si fila dritti come fusi ad elezioni anticipate". Anche questa minaccia senza tenere in minima considerazione l'eventualità che la decisione ultima spetta comunque al neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presidente che nel frattempo appare del tutto silente su questa vicenda.

Contro Matteo si erge in tutta la sua statura un novello capopopolo, che è riuscito nell'impresa da molti ritenuta impossibile, di diventare la guida spirituale di tutti coloro (M5S escluso), quindi comunisti compresi,che vogliono abbattere il "dittatore".

Sentitelo come tuona con la faccia decisa e cattiva di chi promette lotta dura: "Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Ieri sera venuto a fare il bullo in quest’Aula, potrà forse convincere i suoi ma non noi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento". Il motivo di tanto risentimento è come al solito nel "metodo dittatoriale" adottato da Renzi per far procedere speditamente i lavori in aula. In serata la risposta del premier è stata lapidaria "Noi andiamo avanti con seduta -fiume". Poi precisa: "Da anni la politica non fa le riforme. Noi ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricattare da nessuno". 

 Da anni la politica non fa riforme,noi ascoltiamo tutti , ma non ci facciamo ricattare da nessuno", cui segue, ovviamente, un tweet. "La riforma sarà sottoposta a referendum. Vedremo se la gente starà con noi (plurale maiestatis?, ndr) o con il comitato del no guidato da Brunetta, Salvini e Grillo".

Se Renzi non brilla per disponibilità al confronto, è certo che i suoi oppositori non sono dei santarelli immacolati che difendono la sacralità dei principi democratici. Sembra piuttosto pruderia di chi ha ricevuto, seppur a diverso titolo, calci nel sedere da parte di Matteo.

Del M5S è inutile perfino ripetersi, questi sfascerebbero qualsiasi cosa non sia di loro provevienza ma se non altro non si può negarne la coerenza. Anche se, per la verità, un compromesso con Renzi lo avrebbero anche fatto se il premier avesse eliminato, come da loro richiesta, il "quorum referendario". Richiesta respinta. Sono usciti dall'aula al grido di "onestà , onestà ,onestà". Incomprensibile.

Poi ci sono i leghisti di Salvini che fanno tiro al piccione sul governo e sull'euro come metodo propagandistico per diventare il nuovo polo di riferimento a destra alternativo a Forza Italia e cespuglietti vari. E sembra che ci stiano riuscendo.

SEL invece è la antica spina nel fianco a sinistra che ormai è diventata del tutto incompatibile con il disegno di centralità moderata che si sta concretizzando nel nuovo corso del PD . Stanno diventando un naturale e nostalgico approdo per tutti coloro che a sinistra male sopportano la nascita della nuova democrazia cristiana di Renzi.

Infine c'è Forza Italia che offre un quadro di incoerenza speculativa che meritrebbe un capitolo a sé. Finché Renzi sembrava assecondare le pulsioni di rinascita politica e personale di Silvio Berlusconi, hanno votato di tutto: riforma costituzionale al Senato compresa. I media dell'ex Cavaliere, fino allo strappo sull'elezione del presidente Mattarella, incensavano Matteo come il vero erede di Silvio, il vero ed unico interprete delle riforme, l"Enfant prodige" della politica italiana. Svanito il sogno di un "favore" ad hoc, Silvio scioccato per lo smacco che gli ha rifilato il premier, ha dato l'ordine alle sue batterie mediatiche di aprire il fuoco dello "sputtanamento" di boffiana memoria, sul "traditore" Matteo Renzi.

E subito partono strane voci su promesse di 50.000 euro al mese (?!) per chi fa il salto della quaglia ,"inquietanti vicende" su presunti favoritismi al parterre di amici di Renzi, vedi articolo di Stefano Zurlo sul Giornale riguardo ipotetiche manovre di "inside trading" sulle azioni delle Banche popolari, naturalmente subito bissato da Belpietro su Libero: "Renzi spieghi il decreto sulle popolari ". Insomma è cominciato il bombardamento e a giorni, statene certi, grandinerà piombo rovente sulla testa del premier. I forzaitalioti sono usciti dall'aula al grido irredentista di "Libertà, libertà, libertà" , Ma da ché?

L'impressione generale è che il blocco antagonista a Renzi si sia formato più per insofferenza contro l'eccesso di "Yuppie" del premier, la sua smania di essere unico protagonista, unico riformista, unico rottamatore, che per veri motivi di sostanza. Ma i rischi sono più per loro che per Renzi, perché l'effetto centripeto di attrazione che esercita il premier potrebbe innescare o allargare ulteriormente i processi di disgregazione presenti in tutte le forze (Lega esclusa) che a lui si oppongono. Anche i dissidenti interni sono avvertiti, Fassina "stai sereno".

Adesso, a scanso di equivoci, tra questa insulsa e strumentale melma fangosa di "oppositori" che bloccherebbero qualsiasi cosa, anche un treno in corsa, e questo premier "dittatorello" un po' spocchioso e indisponente, sto decisamente con il secondo. Non cambio idea su di lui, mantengo tutte le mie riserve sulla persona e sul politico, ma ritengo che in questo momento sia largamente il male minore.

E allora, abbasso questa farsa di "Aventino" e avanti Renzi!

 

Foto: Palazzo Chigi/Flickr

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.181) 14 febbraio 2015 17:56

    @ per Paolo
     troppe parole per una causa ed un uomo indifendibili. Fra tre mesi il Suo attuale
    figurante scomparirà dalla scena. Lei sarà costretto ad osannare un diverso protagonista.
    Osservo,cautamente che"seppellito" si scrive con due "p" mentre "sepolto" Le avrebbe evitato lo scivolone.
    Auguri a Lei.
    Rino Olivotti

    • Di paolo (---.---.---.249) 14 febbraio 2015 23:10

      "osannare" , ma Olivotti ?! E’ solo prendere atto . Fra tre mesi il "Mio " figurante scomparirà ? Me ne farò una ragione .
      A proposito ,di refusi ,caro Rino ,non riuscirò mai a liberarmi completamente .Invidio chi cura molto di più ciò che scrive ,soprattutto dal punto di vista grammaticale , ma è un esercizio che non mi appassiona .Comunque grazie.

    • Di (---.---.---.65) 15 febbraio 2015 11:17

      Secondo me siamo arrivati alla fase 2.

      Il rottamatore ha svolto il suo compito e ora deve sparire di scena, come previsto da tempo, è tutta una farsa.

      Un uomo che vuole fare politica nei prossimi hanno non ha questi comportamenti politicamente suicidi, gratuitamente umilianti nei riguardi di avversari e alleati. Renzi si ritirerà a breve in un pensionato dorato ma deve risultare che verrà fatto ritirare. Inizia ufficialmente la campagna elettorale e a riforme ormai varate in larga parte, tutti si sfilano da quelle impopolari e blandiscono l’elettorato, mentre il PD affonda come il titanic con l’orchestra che balla. Perché le riforme che Renzi sta portanto avanti sono impopolari, altro che consenso elettorale. Mai come in questo periodo la tv non è stata lo specchio degli umori della popolazione e non è un caso, si è in pieno monopolio per volontà berlusconiana.

      Ora sta facendo le riforme costituzionali in assenza di opposizione, è un fatto grave, molto. La palla passa a Mattarella, che dovrebbe richiamare ad una maggiore concertazione per le riforme di tale peso, se fosse il presidente distante e non genuflesso che viene vantato di essere. Se no lo fa, resto il candidato del patto del nazareno, quello che silente accorda. La fase due è iniziata, tra poco ci libereremo di Renzi. Finalmente.

  • Di (---.---.---.71) 14 febbraio 2015 19:03

    Ce ne hai messo di tempo ma alla fine ci sei arrivato, la tua intelligenza ha prevalso sugli ideologismi che ancora ti porti dietro. Sono proprio contento del tuo schierarti con il male minore, ma non entro nel merito del tuo scritto se non per un punto.

    Se il PD si trasformerà un una sorta di nuova DC, vale a dire un partito centrista equidistante dalle estreme a destra e a sinistra, dipenderà non da Renzi, ma dall’evoluzione che avranno le aree di estrema sinistra e quelle di destra. Mi spiego, se alla fine sarà il partito di Salvini a egemonizzare la destra e quello di Vendola, Fassina e Civati a sinistra, quanto tu temi (e anch’io non mi auguro) potrà accadere. Il guaio più grosso è che Berlusconi continua a essere maledettamente ingombrante e a impedire la nascita di una nuova destra moderna e europea. Senza di questa inevitabilmente il PD occuperà spazi moderati. A sinistra potranno vivacchiare (bene) Vendola, Civati, Fassina e Cuperlo, a destra resterà la lega di Salvini, entrambi privi di una reale proposta di governo accettabile. Per quanto riguarda i tuoi ex amici grillini le cose sono semplici, alle prossime elezioni politiche imboccheranno la via di Guglielmo Giannini.

    Con affetto il tuo detrattore, da tempo assente su Agoravox perché stanco di leggere le stupidaggini politiche di Giannuli e compagnia grillina.

    • Di paolo (---.---.---.249) 14 febbraio 2015 23:43

      Un saluto al "det " che però continua ad appicicarmi etichette che ritengo di non meritare .Ma ben venga comunque perché son sempre critiche pungenti ma stimolanti.
      Solo un appunto , a mio parere la trasformazione del PD in DC è già avvenuta ,semmai manca l’ultimo passo per definirne esattamente la consistenza , ovvero la platea di consensi. Inoltre diversamente da te penso che tutto dipenda solo da Renzi , non ritengo né Berlusconi ,né Salvini o Grillo e men che meno un Vendola anche civatizzato , in grado di influire sul corso delle cose . Metteranno il bastone tra le ruote ma se Matteo fa filotto ,ovvero imbrocca un ciclo virtuoso appena accettabile ,il popolo lo incorona seduta stante. Il suo periodo critico sarà quando emergeranno i dati economici del 2015 , quello sarà il suo vero giro di boa .E’ in quel momemento che si deciderà se il suo è soltanto cazzeggio .Le minacce di Brunetta sono l’effetto della frustrazione ,il segno di impotenza di chi sa che non può incidere .Can che abbaia non morde .Silvio invece fa quasi tenerezza ,soltanto i suoi soldi esercitano ancora un ipotetico timore , ma è proprio li’ che Renzino sa come colpire .
      ciao

    • Di (---.---.---.247) 15 febbraio 2015 14:35

      Mi è già capitato di dirti in passato che il tuo limite non è l’intelligenza, che è notevole, ma l’insufficiente conoscenza della storia, in particolare quella italiana. Ed è proprio per consentirti un approccio meno astorico ai problemi della politica italiana che ti consiglio di leggerti questa recensione http://mafiepolitica.blogspot.it/2014/02/lanomalia-italiana-dei-regimi-bloccati.html ed eventualmente il libro di storia politica recensito.

      Il rischio che pavento nella mia osservazione di sopra e che tu invece dai per già compiuto sta in questo: l’assenza di un partito di destra "moderato" (Alfano non riuscirà mai a farlo per mille ragioni) che possa fare da contro altare a uno di sinistra "moderato" finirà per riprodurre nuovamente la situazione di un solo partito di governo e di una opposizione incapace di assumere il ruolo di maggioranza alternativa. Da questa eventualità - che ancora non esiste - discenderanno tutti i difetti dei 60 anni di regime liberale, dei 40 democristiani e per altri versi del ventennio fascista e di quello berlusconiano.

  • Di (---.---.---.82) 15 febbraio 2015 14:11

    L’Italia si merita quanto sta ricevendo, grazie ai cretini come questo articolista.

  • Di (---.---.---.243) 15 febbraio 2015 16:49

    Povero grillino io? Deluso io? Si vede che non capisci un cazzo, articolista da zero assoluto. I delusi sarete voi e non lo sapete.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.163) 15 febbraio 2015 18:16

    Siamo fritti - ho pensato appena letto l’articolo - se anche uno come Paolo si è fatto irretire da Renzi significa che il Fiorentino può fregare tutti -

    Poi però la mia propensione a sottoporre ogni volta a verifica critica le mie convinzioni mi ha indotto a pormi dei dubbi: -avrà mica ragione lui? - E per l’ennesima volta ho ripercorso la strada che mi ha condotto più volte a pensare di Renzi ciò che penso.

    Nessun errore di valutazione apprezzabile: quello che penso di Renzi è di nuovo confermato dall’esame obiettivo dei fatti. Dunque siamo fritti. Ciao.

  • Di (---.---.---.150) 16 febbraio 2015 09:27

    Stiamo assistendo alla progressiva dissociazione di Paolo, con sintomi di Sindrome di Stoccolma: dall’apprezzamento a singhiozzo per Renzi, quando ancora non aveva capito, siamo arrivati all’appoggio incondizionato per disperazione, il tutto senza minimamente sfiorare il merito della questione: e cioé che una Costituzione deliberata con l’87% dei consensi, da una Costituente eletta in modo puramente proporzionale, sta per essere massacrata da una massa di scalzacani senza arte ne’ parte. Il tutto passando per un abbaiare continuo, sbavando, contro il M5S che è stato accusato di tutto: delirio di onnipotenza (e quello di Renzi che cosa è?), incapacità di coesione (e il PD, FI-NCD, SC, SEL... sono coesi?), è stato accusato di essere formato da robottini che pigiano pulsanti a comando (invece FI vota col cuore e non a comando, e quelli del PD pure), "purismo" inutile (mentre è utile il purismo del Berlusca, che si è offeso solo perché non gli piace il nuovo PdR).

    Non meno parossisti sono certi commenti, dove se un commentatore si dimostra critico allora deve essere per forza un grillino deluso. Credo che in questo momento gli elettori grillini siano quelli meno delusi di tutti, e quelli con la coscienza più pulita. E non sono neanche pochi. Certo, sono la metà degli elettori del PD, ma almeno sanno per chi votano, e soprattutto perché. A differenza dei piddini, che non sanno bene perché votano PD, o dei leghisti, che si ritroveranno ancora una volta alleati con Roma Ladrona, o dei forzisti, che delegano il potere a una massa di voltagabbana che con disinvoltura appoggiano "Le Riforme" per poi accorgersi che è una deriva autoritaria che niente ha a che vedere con "il bene dell’Italia".

    Quiz lampo. Individuare tra queste affermazioni di Renzi, quale o quali sono sincere: "L’elettore deve scegliere i suoi candidati con le preferenze"; "Berlusconi game over"; "Non sarò mai premier senza elezioni"; "Enrico stai sereno"; "Berlusconi stai sereno"; "Stiamo facendo le Riforme che servono al Paese".

    Evidentemente nessuna di quelle affermazioni risulta sincera, perciò se io appoggiassi Renzi sarei un masochista. O un dissociato. Paolo: non hai ancora capito che il problema non è Bersani, o Renzi, o Berlusconi. Il problema sono i partiti, non le persone.

    Cordiali saluti,
    Gottardo

    • Di paolo (---.---.---.93) 16 febbraio 2015 17:22

      Caro Gottardo ,felice di risentirti . I partiti sono fatti di persone ,non sono entità astratte . La vostra ricerca estetica della purezza è patetica ,inconcludente e pure fasulla .L’onestà si misura quando si mettono le mani in pasta ,quando ci si assume delle responsabilità magari anche rischiando ,quando si prova a fare qualcosa di concreto e non facendo i maestrini che bacchettano gli altri .Siete usciti dal Parlamento insieme a berluschini e leghisti , ma di cosa stai parlando !
      E poi siete proprio cosi’ sicuri di sapere per chi e cosa state votando ?
      ciao

    • Di (---.---.---.150) 16 febbraio 2015 18:58

      "i partiti sono fatti di persone". Tu sei fissato con Renzi (e con Grillo), non con le persone che gli stanno intorno. Certo che i partiti sono fatti di persone, sei tu che parli sempre e solo di Renzi. Io dico che la logica di partito trascende i singoli, ed è grazie a quella, che Renzi è venuto su, e sempre grazie a quella sparirà.
      Per la purezza mi sono già espresso: io non vedo tutta questa "ricerca della purezza". E sul fare qualche cosa di concreto sono in disaccordo, perché secondo te "concreto" significa accordarsi con Renzi, ma sai tu per primo che è impossibile. Per me "concreto" significa fare il normale lavoro parlamentare: proposte e votazioni, cose di cui tu non parli mai. Per te, se Renzi vendesse patate sarebbe la stessa cosa.
      Infine no, non sono sicuro di chi sto votando. Ma sono più sicuro dei piddini e dei forzitalioti, e questo è già molto, perché i fatti parlano chiaro: PD ed FI sono dei mentitori voltagabbana, è impossibile fidarsi di loro. Non gli darei le chiavi della mia auto, figurarsi mandarli in parlamento. Tu comunque dovresti portare qualche argomento più sostanzioso per suffragare l’ipotesi che io non so chi sto votando.
      Ciao,
      Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.15) 16 febbraio 2015 09:31

    caro Persio ,il punto non è quello di farsi o non farsi irretire da Renzi .A prescindere dalla abilità di Renzino di fregare il prossimo ,che è effettivamente notevole ,il vero problema non è lui ma sono gli altri , che stanno abbondantemente confermandosi al di sotto del minimo di decenza (anche per gli standard della politica) .Un po’ come il troll grillesco (vedi suoi "commenti "sopra ) che da’ del cretino agli altri perché incapace di prendere atto della sua disgraziata situazione di individuo borderline nella specie umana(oltre che maleducato) .
    Il punto è che bisogna essere realisti ,ovvero fotografare nuda e cruda la realtà per quello che è ,non per quello che vorremmo che fosse .E la realtà dice che Renzi è il timoniere e che gli italiani sono pronti a fargli da equipaggio ,a patto che non ne combini di grosse.Di più ,uno come Renzi gli italiani lo aspettano da sempre ,soprattutto dopo che Silvio si è rivelato un bluff.
    Non so se mi sono spiegato .
    A xxx. 247 confermo senza esitare i miei indubbi limiti nella conoscenza della storia italiana (la mia cultura è poco superiore a quella scolastica integrata da una sessantina di anni di vita vissuta in questo paese disgraziato ) .Insomma è chiaro che non sono uno storico-umanista .Faccio solo osservare che il polo moderato-cattolico c’è già ed è il PD di Renzi . Destra e sinistra ormai sono concetti obsoleti perché non esistono più le classi sociali come storicamente conosciamo .Anche il sindacalismo è al tramonto.Perciò rifarsi alla storia lascia il tempo che trova . Negli ultimi venti anni il mondo è cambiato più che nei duecento precedenti .Un fenomeno socio politico che molto somiglia a quello che si è avuto nella tecnologia con l’avvento dei bit.
    ciao

    • Di Persio Flacco (---.---.---.184) 17 febbraio 2015 20:28

      "la realtà dice che Renzi è il timoniere e che gli italiani sono pronti a fargli da equipaggio"
      Non so se questa sia la realtà vera o la realtà giornalistica.
      Da uno degli ultimi sondaggi risulta che Renzi gode della fiducia del 40% degli italiani, probabilmente anche a causa dell’effetto positivo della elezione di Mattarella, ma va anche aggiunto che da tempo è al centro dell’attenzione mediatica e che in questo momento non ha competitori di rilievo né nel PD né fuori.
      Misure oggettive del consenso politico degli italiani non ne abbiamo, benché Renzi sia stato lesto ad intestarsi il successo elettorale del PD alle europee e quello delle primarie farsa.
      Molto più concreto e gravido di conseguenze è il dato dell’alta astensione alle elezioni regionali in Emilia: storico pilastro dei partiti italiani di sinistra.

      Ma ammettiamo pure che tu abbia ragione e che Renzi goda di un diffuso sostegno popolare, questa è una ragione sufficiente per fare il tifo per lui?

      Dipende dalla rotta scelta dal timoniere, io penso.
      E siccome credo che questo Paese abbia bisogno di più democrazia, non di meno democrazia, non faccio il tifo per Renzi.
      Che l’effetto congiunto delle modifiche costituzionali in corso e nuova legge elettorali comporterà una diminuzione della rappresentanza democratica lo dicono stimati costituzionalisti, non solo io. Che il presidente del consiglio e segretario del PD ostenti fastidio e disprezzo per le minoranze tutte, dimostrando di non avere mai introiettato certi principi cardine della democrazia, non me lo invento io: è nei fatti.
      E ed è un fatto che Renzi tratti i parlamentari del PD come se fossero suoi dipendenti invece che come liberi rappresentanti del popolo italiano, dimostrando con ciò di avere una concezione dei principi costituzionali assai diversa da quella scritta nella Costituzione. Non stupisce che consideri la Costituzione un impaccio da superare. Non stupirebbe nemmeno se ritenesse il potere esecutivo prevalente sul legislativo e si comportasse di conseguenza, e se tentasse di indebolire il secondo per rafforzare il primo, cosa a cui tendono le sue riforme.
      Insomma, caro Paolo, se Renzi avesse davvero il seguito che dici tutto direi di lui meno che "Bravo Renzi, avanti tutta!"

    • Di (---.---.---.150) 18 febbraio 2015 10:24

      Bravo sig. Persio; il problema è che c’è ignoranza politica diffusa per cui l’attualità politica non viene letta nella giusta luce, ma come in una tifoseria da stadio dove s’inneggia per una certa squadra a prescindere da quanto quella squadra vale, da quanto quella squadra rappresenta il suo nome (Roma? Milan? Sampdoria?), da quanto quella squadra è corretta o vince perché scorretta.

      In questo momento il PD è al vertice della classifica pur valendo poco (non mi pare che abbia grandi idee e grandi risultati), pur infangando il suo nome (di democratico ha ben poco, e tradisce continuamente gl’ideali della sinistra) e pur giocando scorrettamente (con bugie seriali, stravolgimento dei regolamenti e dell’etica, deligittimazione degli avversari). Si può guadagnare solo una tifoseria da stadio, acritica, e sembra che succeda proprio questo. Povera Italia!

    • Di paolo (---.---.---.212) 18 febbraio 2015 19:11

      Persio ,probabilmente è un mio difetto di comunicazione .

      Io non tifo assolutamente per Renzi ,non l’ho mai fatto e continuerò a non farlo . Se ci fosse da votarlo ,non lo voterei perché Renzi non mi piace né come persona né come politico .Ma non andrei a votare nessun altro .
      Bisogna essere realisti e prendere atto.
      Ora come ora ,piaccia o non piaccia ,non esiste alternativa a Renzi e non tanto per merito suo quanto e soprattutto per demerito degli altri .
      Siccome il paese non può entrare in una dimensione di "caos sospeso " ,ben venga Renzi e auguri a Renzi .Vediamo che combina poi giudicheremo ,anche se non mi aspetto granché . Questo paese si è permesso un ventennio di cabaret e allora becchiamoci anche renzino.
      A meno che tu non mi convinca che c’è qualcosa di meglio sul piatto .Io al momento non lo vedo.
      ciao

  • Di (---.---.---.178) 16 febbraio 2015 16:29

    rino olivotti
    .... ma sarà mai possibile che in un blog libero come questo, nel quale chiunque può esprimere la propria opinione non si possa discutere senza arrivare al turpiloquio tipico
    degli ignoranti integrali ? Voltaire a parte, il rispetto delle opinioni altrui è sic et simpliciter
    una regola di corretto saper vivere.
    Io ho trovato - son qui da poco - commenti intelligenti ma che non approvo ma proprio
    perchè intelligenti li rispetto. Sarà la senectute, Paolo, ma credo convenga anche Lei che anche solo"chattando(*) " lo si debba fare educatamente.
    p.s. Mi scuso per l’orrendo neologismo

    • Di paolo (---.---.---.93) 16 febbraio 2015 17:37

      A chi ti riferisci Olivotti ? A chi mi ha dato del cretino , che non mi sembra esattamente un modo educato di esprimersi ,attibuendomi poi anche un commento non mio nel quale rincara la dose , oppure a cosa ,caro Rino Olivotti ? Forse perché ho definito il maleducato un borderline ? E questo modo di "chattare" tu lo
       chiami " esprimere un commento magari non condivisibile ( spero ritengo escluso intelligente) ma da rispettare " .
      Stai scherzando ?

  • Di (---.---.---.57) 19 febbraio 2015 08:55

    Io penso che, a parte FI/NCD, QUALSIASI ALTRA FORMAZIONE POLITICA sarebbe migliore di quella attuale. Qualsiasi.

    • Di (---.---.---.38) 19 febbraio 2015 19:21

      Dal dopoguerra questo paese è a sovranità limitata. Prima della dissoluzione dell’URSS c’era l’esigenza di garantirne la sua fedeltà atlantica, e per questo venivano sostenuti con i mezzi più vari, anche non ortodossi, partiti come la DC e osteggiate le formazioni politiche antiatlantiste, come il PCI.
      Questo ha bloccato la democrazia italiana e affermato una classe politica abituata ad avere garantito il proprio potere a prescindere dalla volubilità dei cittadini italiani.
      Dopo la caduta del Muro le cose sono cambiate; non è cambiata l’esigenza di garantire che l’Italia si attenesse al ruolo assegnatole nello scacchiere geopolitico mondiale. Da questo: ed è storia degli ultimi 20 anni, è partito il progetto bipolarista all’interno del quale i patti tra centrodestra e centrosinistra (crostata e Nazareno, salvo altri privi di etichetta) sono un fatto naturale. La classe politica italiana continua a dover garantire che il paese occupi la casella assegnatagli, dunque può continuare a fregarsene della democrazia sostanziale, a tenersi le sue mille clientele, ad affondare le sue radici in ogni parte del corpo sociale, protetta dai cambiamenti.
      Ora lo scalpitante Renzi è stato incaricato di mettere al sicuro la presa della classe politica dopo lo spavento per quel quarto di italiani che hanno votato un comico pur di non votare la partitocrazia, e per questo si sta ingegnando a metterla al riparo dalle bizze del popolo sovrano modificando la Costituzione ed elaborando una legge elettorale ad hoc.

      In sintesi: questo paese si porta sulle spalle una classe politica inamovibile, proteiforme, che asfissia e umilia la democrazia e che storna ingentissime risorse dalla pubblica utilità per mantenere se stessa e la sua inefficienza.
      Ne consegue che la priorità, per il bene del paese e per la salvaguardia della democrazia, è liberarsene al più presto. Non è facile, visto che sta attaccata al potere come un’ostrica allo scoglio e che sta cercando di garantisi di restarvi per i prossimi decenni. Però è possibile, ed è possibile proprio seguendo la sua indicazione.
      Vede, a questa classe politica non dispiace affatto che una volta vinca il centrodestra e un’altra il centrosinistra. Anzi: l’alternanza serve ad escludere i meno "adatti", quelli che non si integrano nel sistema, i "romantici" attaccati alla Costituzione, i "rematori contro" che assillano col rispetto della democrazia e delle istituzioni.
      Alla partitocrazia non dispiace nemmeno l’astensione, giacché quelli che continuano a votare in certe situazioni sono i più fidelizzati, sono lo zoccolo duro che non tradisce mentre gli astensionisti sono assenti, non si esprimono, lasciano campo libero.

      L’unico modo per liberarsi di questo canchero e tornare ad avere una classe politica che tema il giudizio dei cittadini, che sia al servizio dei cittadini, è votare sempre; votare sempre chi non fa parte della partitocrazia; cambiare scelta ad ogni voto.
      Poiché la priorità è liberarsi dalla dittatura partitocratica non ha importanza se si vota contro le proprie convinzioni politiche, se un cittadino di destra deve votare un partito di sinistra o viceversa, purché si arrivi a sradicare questa malapianta. Poi, un giorno, arriverà il momento che si avranno tutti partiti puliti e si potrà tornare ad esercitare la vera democrazia. Non credo ci sia altro sistema che questo.

    • Di (---.---.---.150) 20 febbraio 2015 11:50

      Non bisogna dimenticare che i partiti tradizionali fanno una selezione di persone che diventeranno "classe politica". Finché non cambia il modo di fare la selezione, non c’è via di uscita: la classe politica sarà sempre formata da arrivisti amici di amici. Quindi NO ai partiti tradizionali.

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