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Attenta Germania, la Serbia c’è

I ragazzi di Belgrado minacciano l’egemonia tedesca nel girone D, con un ottimo mix di giovani e veterani

Dopo la “secessione” dal Montenegro, quello sudafricano sarà il primo Mondiale con il nome "Serbia", e la nazionale balcanica arriva all’atteso appuntamento tutt’altro che impreparata.
 
Candidata a pieno diritto come una fra le rivelazioni della competizione, i Serbi faranno di tutto per riscattare la nazionale dalla figuraccia del 2006, quando, come "Serbia e Montenegro", persero tre partite su tre e tornarono a casa prima del previsto.
 
In un girone D, con un’Australia poco convincente, un Ghana che dovrà fare a meno di Essien e una Germania decisamente ridimensionata, Stankovic e i suoi potrebbero puntare persino al primo posto. Sarà uno scontro all’ultimo sangue quello con la Germania, ma la Serbia è pronta.
 
Radomir Antic, veterano della Liga spagnola, dove ha vinto lo storico doblete con l’Atletico, avrà a disposizione una squadra solida e vogliosa di mettersi in gioco, in cui, a veterani come Stankovic e Vidic, si affiancheranno giovani talenti come Kolarov e Krasic.
 
Il vero fiore all’occhiello è la difesa, schierata con quattro uomini, in cui a fare da centrali ci penseranno Vidic e Lukovic, mentre Ivanovic e Kolarov andranno per vie esterne.
 
Occhi aperti sullo strepitoso terzino sinistro della Lazio, oggetto del desiderio per il Real di Mourinho, al suo primo Mondiale. Per lui il battesimo del fuoco. La duttilità sarà l’arma in più nel reparto arretrato, con Ivanovic che può giocare sia a destra che a sinistra (ma anche centrale) e Obradovic e Kolarov che si contenderanno il posto sulla sinistra.
 
Altro talento al centro delle trattative di calciomercato, questa volta a centrocampo, è l’esterno del Cska Milos Krasic, con il quale sta trattando Marotta per la “nuova Juventus”.
 
Sempre a centrocampo se la vedranno il “fiorentino” Kuzmanovic e Milijas, ora giocatore del Wolverhampton ma che nella Stella Rossa vantava una media gol davvero invidiabile con ben trentasette realizzazioni su novantasette presenze.
L’attacco potrà essere a tre o a due, a seconda di come verrà impostato il centrocampo, e nel reparto avanzato la Serbia potrà contare sul gigante del Valencia Nikola Zigic (passato al Birmingham) e Lazovic, attaccante dello Zenit San Pietroburgo.
 
Il terzo incomodo potrebbe essere Milan Jovanovic, talento dello Standard Liegi, tenuto d’occhio a lungo da quelli del Liverpool che infatti lo hanno ingaggiato per la prossima stagione. L’attaccante della squadra belga esce da un lungo sodalizio con lo Standard che lo ha visto mettere a segno quasi una rete ogni due incontri ufficiali. Per lui, quindi, ci sono la qualità e le motivazioni.
 
Nel girone di qualificazione per il Sudafrica i Serbi hanno letteralmente steso la Romania, l’Austria e hanno strappato un pareggio che ha costretto i francesi di Domenech a giocarsi la qualificazione ai playoff (ai cugini d’oltralpe ha dovuto dare una mano Henry, letteralmente).
 
Nelle amichevoli pre-mondiali, poi, ha travolto l’Algeria per 3-0 e ha dato spettacolo vincendo per 4-3 contro il combattivo Camerun, partita in cui gli uomini di Antic hanno mostrato non solo concretezza e bel calcio, ma un’intesa straordinaria che fa spesso la differenza.
 
Il guanto di sfida è lanciato, dunque. La Germania è avvertita.
 
Se Loew vuole il primo posto nel girone se lo dovrà sudare perché i serbi non ci stanno proprio.

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