Ammistrative. Il nuovo che avanza (?)

Eccoci qua! Il vento cambia e, finalmente, si vedono facce nuove con idee nuove. Diversi. Si definiscono diversi i nuovi personaggi che si accingono ad occupare i primi scanni importanti che hanno conquistato. E lì hanno conquistati con un'arma efficacissima, se ben utilizzata: la comunicazione. Anche perché non avevano altri mezzi per convincere l'elettorato. Forse anche qui c'è diversità. Si, risultati in piccole realtà, quelli del M5S li hanno ottenuti. Ma fanno poco rumore. Allora hanno martellato con la rete, sempre più con i media tradizionali (si sono convinti di quanto siano importanti), con i giornali. La sfida è dura, però. È dura perché gli avversari sono diversi e, per alcuni aspetti, insidiosi. 

In primo luogo, ci sono gli avversari politici. E quelli ce li hanno tutti. Con ogni mezzo proveranno a screditarli, intimorirli, denunciarli. E sarebbe anche un bene se queste avversioni si perpretassero per una semplice azione di controllo, come una sana opposizione dovrebbe fare. Purtroppo, però, c'è il sospetto di malafede. L'intento, mascherato da controllo, è la riconquista del potere perduto. 

In secondo luogo, c'è la mentalità dei cittadini. E anche questa è una bella gatta da pelare. Purtroppo, la gente è abituata al compromesso, allo scambio di favori, alla raccomandazione, quella cattiva (perché esiste anche la raccomandazione buona, quella positiva, utile alla causa). E cambiare mentalità non è cosa semplice. 

Infine, c'è il malaffare, la criminalità. Con tutte le sue ramificazioni in ogni settore della pubblica amministrazione. Con la sua rete di seguaci ben pagati e poco disposti a rinunciare a guadagni facili in nome di un principio.

C'è da lavorare tanto. E bisogna avere la guardia sempre alta. Mai distrarsi. Anche le parole, tutte, vanno pesate e misurate. Sempre. 

In bocca al lupo a tutti. E speriamo in un cambiamento serio. Di mentalità!