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Rogo ad Aprilia

Aprilia è una città in provincia di Latina che conta circa 80000 abitanti. Si trova a due passi da Roma, di cui si trova ad esserne, in qualche caso, la pattumiera. Ma si cerca di resistere, non sempre con risultati positivi,purtroppo. È necessaria questa presentazione, per spiegare a chi non conosce la zona, la stranezza delle (non) reazioni da parte di media importanti e di politici di rilievo.

lo scorso 9 agosto a Latina scoppia un incendio spaventoso in un centro di raccolta di rifiuti chiamato LOAS. Le proporzioni del disastro sono enormi. I vigili del fuoco locali, che non ringrazieremo mai abbastanza, aiutati da cellule limitrofe, riescono a domare le fiamme solo dopo alcuni giorni.

Per comprendere bene l'entità del disastro, basta leggere l'ordinanza del sindaco dì Aprilia disposte a seguito dell'incendio (https://www.comune.aprilia.lt.it/comunicato-stampa/incendio-loas-ordinanza-del-sindaco-adottate-disposizioni-precauzionali-su-indicazione-asl/j.

I valori di diossine, che dovrebbero essere compresi tra 0,1 e 0,2 pg/m3, hanno superato i 300 pg/m3. Quelli di benzo(a)pirene, che dovrebbe essere massimo 1 ng/m3, è arrivato a 216 nn/m3.(http://www.arpalazio.gov.it/servizi/eventi/index.htm#

Naturalmente, dopo il disastro, SOLO DOPO, sono cominciate a circolare voci sulla quantità di rifiuti superiore alla capacità di contenimento, sulle procedure inadeguate, se non irregolari,di immagazzinamento e quant'altro. Naturalmente, tutte da verificare.

Detto ciò, quello che turba, oltre ovviamente al dolore per il disastro, è la mancanza di attenzione da parte di media di rilievo e di istituzioni. Quello che è successo ad Aprilia è un disastro ambientale di grandissime dimensioni. Tuttavia, la notizia sembra passare quasi inosservata, a livello nazionale. Come è possibile che a Roma, da dove si vedeva addirittura la nube, nessuno si sia chiesto cosa stesse succedendo?

E allora, alle voci di cui sopra si aggiungono dubbi, ovviamente anch'essi da verificare, sulla volontà da parte di media e istituzioni di andare a *ficcare il naso* in faccende che potrebbero sembrare poco pulite (mai metafora fu più appropriata).

I dubbi sono alimentati dal.fatto che la zona non è nuova ad episodi di illeciti ambientali e, soprattutto, da disastri. Si ricordi il caso ECO-X di Pomezia (circa 15km da Aprilia) del 2017.

A questo punto, ci si aspetterebbe un'azione di controllo a tappeto dell'intera regione con controlli approfonditi e interventi mirati. Naturalmente, sempre che qualcuno si svegli.

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