• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Altro espulso dal Movimento delle Cinque Stelle

Altro espulso dal Movimento delle Cinque Stelle

I deputati e senatori grillini non possono partecipare ai talk show.

Questo è stato scritto, detto e ripetuto e Federica Salsi che, essendo una giovane donna, intelligente e moderna, ha evidentemente pensato che scherzassero, non ci deve aver creduto. Ed è stata buttata fuori dal Movimento. Diffidata dall’uso del marchio che è proprietà privata del sig. Grillo Giuseppe.

Tutto chiaro quindi? Nemmeno per idea perché alcune trasmissioni che non sono tecnicamente dei talk show, sono comunque off limits per i militanti Cinquestelle. Ragion per cui se Marino Mastrangeli - che dalla sua ha una gran fregola di apparire e si vede lontano un miglio - decide di andare a trovare Barbara D’Urso ecco che poi si ritrova sotto processo da parte della Santa Inquisizione de noantri che mette la parola fine alla questione con parole emblematiche: “Il nostro Ufficio Comunicazione aveva detto di non andare in alcuni programmi, e tu te ne sei infischiato bellamente”.

L’Ufficio Comunicazione aveva detto no e lui ha evidentemente violato la consegna che deve essere tassativa (anche se l’Ufficio Comunicazione non sembra essere l’organo dei Probiviri o un qualche strumento di verifica e controllo sull’operato etico e il buoncostume degli iscritti): basta che dica no e tu devi ubbidire. Perché, in fondo, lo fa per il tuo bene. Ci sei voluto andare lo stesso? Ecco fatto: “Sei andato in quel tipo di programma per farti risultare stupidotto, per questo poi sei massacrato sul web”. Tradotto significa: siccome da solo non ci arrivi a capire che sei un fessacchiotto, fidati dell’Ufficio Competente - il cui vero nome credo che sia Ufficio di Contenimento e Controllo dei Militanti Fessacchiotti & Co. - sennò ci fai una figuraccia e il web, che non perdona si sa, se la ride alla grandissima, e così anche noi ci facciamo una figuraccia.

Taglia corto la petulante Lombardi: “Io ho centinaia (sic!) di cittadini che chiedono le tue dimissioni”. Precisina e acidula come sempre, ma ineccepibile. Ciononostante la resistenza del Mastrangelo, ex poliziotto e senatore della Repubblica è combattiva: “3 persone si sono astenute, 25 erano contrarie e solo 62 hanno votato a favore della mia espulsione. Poiché la maggioranza dei nostri parlamentari è di 82 persone, mancano 20 voti". Non avete i numeri, replica in punta di diritto.

E la diretta streaming dal tribunale della santa inquisizione si interrompe sul più bello, sul punto, cioè, in cui sarebbe stata necessaria proprio la tanta sbandierata trasparenza della Rete. Quindi Mastrangelo è stato espulso con buon diritto o illegalmente per mancanza dei numeri necessari? Boh. Un altro mistero che si andrà ad aggiungere ai mille irrisolti della nostra martoriata repubblica.

Di sicuro il prode pensionato di Frosinone rimarrà a passeggio fra le fila del Senato a rappresentare il popolo italiano tutto che, riconoscente, lo ascolterà e lo seguirà volentieri in tutte le sue ospitate, riderà alle sue battute e ne interpreterà il pensiero politico. A meno che non sia, davvero, un senatore un po' fessacchiotto. Che non sarebbe una colpa sua, casomai di chi lo ha eletto al soglio senatoriale. Lui, di suo, si sarebbe limitato a essere casomai un fessacchiotto semplice, un fessacchiotto "comune cittadino". Come tanti, insomma.

Ma ora finalmente il Movimento ha chiarito la sua posizione politica con la lapidaria frase che molti volevano sentire: “Ora possiamo cacciarlo a calci in culo”. Secca, precisa, inappuntabile (forse un po' cruda, ma con i tempi che corrono stai a sottilizzare ?).

E ora avanti un altro. Dopo aver assistito senza parole alle prodezze autodistruttive del PD, occuparsi delle sciocchezzuole grilline è una vera boccata d'ossigeno.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.176) 26 aprile 2013 17:41

    Espellere un senatore dalle proprie file perché ha partecipato ad una trasmissione televisiva è un atto talmente selvaggio che per trovare un paragone bisogna risalire allo stalinismo o al nazismo.

    M5s è un movimento eversivo con una tale carica autoritaria che se dovesse affermarsi come maggioranza bisognerà passare alla resistenza, alla lotta clandestina e a tutte le altre forme di contrasto possibili per ripristinare la democrazia.

    • Di (---.---.---.93) 26 aprile 2013 19:30

      Beh, dai, non esageriamo.

    • Di pint74 (---.---.---.108) 27 aprile 2013 08:22
      pint74

      MA se non lottate nemmeno per salvare questa nazione da chi la stà facendo a pezzi.
      ma per favore,noi offendiamo i partigiani,quelli si che hanno lottato.Qui la parola lottare è associata ad un mi piace su facebook ed altre cosette inutili,fatte per tenere a bada il popolo...
      Resistenza...Ormai è una parola vuota,come democrazia.
      Guarda che bel governo ci appiopperanno...La gente che è in giro da decenni,la stessa gente che ha visto il paese cadere nella recessione,le aziende emigrare in Cina e non ha fatto nulla.

    • Di (---.---.---.209) 27 aprile 2013 10:38

      se ci appiopperanno questo bel governo è anche colpa dei grillini come te, che non vedevano l’ora di salvare il caimano spingendogli il PD tra le braccia.

  • Di (---.---.---.213) 26 aprile 2013 19:48

    Grillo party >

    Con la verve di un canzonettiere Grillo annuncia la morte del 25 Aprile per gli “intrallazzi” e gli “affarismi” (di una classe dirigente “corrotta”) perpetuati anche in “tradimento” della Costituzione.
    Precisa poi che “se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere”.
    Di sicuro sappiamo che i partigiani hanno dato la vita per la libertà, contro il nazi-fascismo. E’ perciò difficile il solo pensare che avrebbero “condiviso” la sua idea di un Movimento politico gestito e “garantito” da un unico Leader che vuole sopprimere il principio Costituzionale (art.67) di una funzione di rappresentanza “esercitata senza vincolo di mandato”.

    Non solo.
    La sua capogruppo Lombardi, sull’incontro con il premier incaricato Letta, ha riconosciuto che sono stati trattati dei “temi concreti”. Al contrario della volta precedente quando Bersani aveva chiesto “una fiducia in bianco”.
    Conclusione?
    Sempre la stessa visto che “vogliono prima vedere i fatti”. Pronti a ribadire che “con questi non ci mescoleremo mai”.
    Assumere la responsabilità di governo non è performance da teatrino di Pantomima e Rimpiattino

  • Di (---.---.---.82) 28 aprile 2013 21:00

    Certo che per i radicali (ovvero il Partito Trasformista Radicale) è difficile comprendere che se si è d’accordo su una cosa, fare il contrario significa quantomeno essere incoerenti.

    Per i trasformisti è difficile comprendere che se quell’accordo era (consensualmente) vincolante e non è stato rispettato, è il minimo farsi da parte o essere messi da parte. E’ una questione di fiducia.
    Per i trasformisti è impossibile comprendere, perché si sono venduti sempre al migliore offerente ogni volta se ne presentava l’occasione.
    Esemplare la capobranco Bonino, passata con facilità dal centrodestra al centrosinistra. E ora si unisce all’accoppiata nel nuovo governo (che ci sarà di nuovo poi?). Magari anche lei ci dirà lo ha fatto per noi. Per amor di patria.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 29 aprile 2013 08:27
      Fabio Della Pergola

      Se si è d’accordo su una cosa è legittimo chiedere che quella cosa sia rispettata. Resta la domanda: quale "cosa" ? I talk show o qualsiasi trasmissione televisiva ? E se è così perché tante incertezze sul voto di espulsione ? perché un tot a favore e un tot contrari ? e se i numeri validi per l’espulsione non ci sono chi ha deciso ? e perché lo ha deciso ? e come ha potuto deciderlo ? uno vale uno o qualcuno vale un po’ di più ? perché lo streaming funziona "quando ci pare" ?

      Una volta sgombrato il campo da questi pasticcetti che vengono bacchettati ai soliti poveri co.glioni come grande prova di ’coerenza’ poi si potrà parlare degli altri. Anche criticandoli se è il caso e se si sa di cosa si sta parlando. Cosa che non sembra visto che si critica la Bonino che fino a ieri era nella top ten degli stessi che oggi la chiamano "capobranco" (casomai "capobranchetto", visti i numeri dei radicali).
      Ridicoli.
       

  • Di (---.---.---.82) 29 aprile 2013 17:07

    Ammetto l’errore. Capobranchetto. Anche se i Trasformisti Radicali (Bonino in testa con il suo fascista co-leader) vorrebbero sempre di dettar legge come se fossero maggioranza. Maestri dei 5 StAlle? Anche se questi hanno un certo numero che viene dalle urne. La Bonino dai sondaggi. E si sa a quanto corrispondano al vero quando li si confronta con i risultati elettorali. Qualcuno che li manovra? Chissà? Ma ci sono ancora demagoghi che li usano e pecoroni che ci credono. Per fortuna sempre meno.


    PS: comunque dopo questo incarico al governo approvato simultaneamente da destra e sinistra (wow!) la Bonino, rivelatasi per quella che è (se ce ne fosse ancora bisogno) ha il certificato per essere eletta (in parlamento, non alle urne!) prossimo presidente della repubblica. Tanto questa l’hanno fatta diventare peggio della repubblica delle banane.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 29 aprile 2013 19:03
      Fabio Della Pergola

      Nel frattempo continuiamo a farci le pippe sui talk-show e a farci due risate sulla "trasparenza" dello streaming; poi a ricordarci come si è incontrato il segretario del maggior partito italiano (numeri sanciti dalle urne) per sbeffeggiarlo in diretta come ha fatto la Lombardi che si è presa il gusto (a proposito di punti G): roba da farle fare il giro dei sette colli a calci nel didietro. A lei e a quell’altro furbacchione che le stava accanto e a quel testa di capopopolo che la guidava da dietro le quinte e che ha rimesso Berlusconi in sella... fino a che morti non ce ne liberi.

      Poi, prima o poi, le elezioni del PdRep saranno dirette e vedremo se sarà eletto qualcuno tipo il vostro esimio Casaleggio

  • Di (---.---.---.82) 29 aprile 2013 20:01

    Berlusconi deve ringraziare molti, dal M5StAlle, al PD (inclusi i Trasformisti Radicali che vi fanno parte), etc.

    Trasformisti Radicali e M5StAlle sono finti antisistema. Solo che i Trasformisti sono ancorati ai vecchi (e sempre manipolati) sondaggi, mentre i 5StAlle sono hanno inventato lo "streaming" ... ugualmente manipolato, ma qualche risultato alle urne lo da. Anche quelle manipolate? Forse. Ma forse si potrebbe anche imitare il positivo (anche migliorandolo) invece di fare (arrogantemente) sempre i saputelli critici ... e fallire!
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 29 aprile 2013 20:52
      Fabio Della Pergola

      Cerchiamo di non scivolare nel ridicolo, caro anonimo: B. deve ringraziare molti di sicuro. In primis Grillo che lo ha fatto risorgere come Lazzaro e il PD che non lo ha voluto far fuori (politicamente) da molto tempo. Accusare lo zerovirgolaqualcosa dei Radicali di aver avuto anche solo lontanamente la forza politica di favorirlo in qualche cosa fa semplicemente ridere.

      Nel frattempo i "Trasformisti" radicali i sondaggi non se li sono fabbricati da sé, mentre i voti delle "quirinarie" chissà se sono anche minimamente verificabili. Quale sarebbe il positivo da imitare ?

  • Di (---.---.---.82) 29 aprile 2013 23:06

    Lo zerovirgola dei Trasformisti Radicali è connivente con il PD (e il M5StAlle complice) altrimenti si sarebbero dissociati e la Bonino non avrebbe accettato l’incarico appoggiato anche da Berlusconi (con il quale non è nuova in "amicizia" ... ricordiamolo!). E’ facile vedere gli errori solo negli altri. E poi sedersi sulle poltrone frutto di quegli errori (voluti). Per amor di patria? Altro che scivolare nel ridicolo.


    PS: I radicali hanno sempre fatto le vittime, accusando i media di ignorarli. Una scusa per il fatto che sono stati sempre quattro gatti. Ora c’è la prova che sono gli italiani a non filarseli. Qualcuno invece ha addirittura ignorato i mainstream e se li è messi tutti contro. E in poco tempo ha comunque preso più di quanto i radicali (e non solo loro) abbiano mai preso in decenni. Vero o falso? Si guardino i fatti. Il resto sono chiacchiere. Questo fa rodere grandi e piccini. Ma ai radicali brucia troppo.
    Chi è causa del suo mal ...
    Magari un po’ di autocritica farebbe bene. Ma evidentemente (oltre a mancanza d’iniziativa?) fa comodo appoggiarsi anche al Berlusconi e far finta di criticarlo, Siamo abituati ai doppi giochi dei politici (vecchi e nuovi, nessuno escluso!) e la nascita di questo governo (anche con la Bonino) ne è l’evidenza più chiara.
    Riguardo la fabbricazione dei sondaggi a favore della Bonino ora abbiamo la prova provata che "non se li sono fabbricati da soli". Infatti.!PD e PDL stanno già lavorando per il prossimo presidente della repubblica. E anche l’incarico non è un caso. E la Bonino lo sa.
    Purtroppo le ideologie accecano. Ma two wrongs don’t make a right. E qui non ci sono semplici errori, ma colpe. Anche dei radicali. Con la loro ipocrita Bonino, impelagata nel sistema fin sopra ai capelli.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 30 aprile 2013 01:20
      Fabio Della Pergola

      La politica dei Radicali è sempre stata la politica dei Radicali; cioè non di qua né di là e apparentata - quando è capitato - sempre mantenendo una scomodissima (per loro e per chi gli apriva la porta) posizione di autonomia.
      Resta a imperituro ricordo la grande stagione radicale delle battaglie sui diritti civili che se era per la destra fascista, il centro democristiano e la sinistra comunista ci potevamo scordare.
      E non ho alcun dubbio che Emma Bonino possa essere un ottimo ministro degli esteri con questo governo (il che non mi fa certo concordare alcunché con Berlusconi o approvare in alcuna maniera i giochi ignobili che abbiamo visto in casa PD).

      Ce ne fossero di donne e di politici come lei. Cosa che i sondaggi sulle preferenze degli italiani alle presidenziali hanno confermato ampiamente. Evidentemente il "doppiogiochismo" radicale non è interpretato come 82 insinua; forse c’è chi sa leggere correttamente e capire quando c’è inciucio (cioè accordo sottobanco che sottende un venir meno alle proprie idee) e quando invece non c’è alcun cedimento (cosa che chi interpreta tutta la realtà in termini di ’o di qua o di là’ evidentemente non è in grado di cogliere). Altra conferma dalla lista M5S che la vede fra i primi 7 (?) fra i papabili al Quirinale. Naturalmente i sondaggi diventano immediatamente "fabbricati" per chi vive nel suo mondo "antisistema". Che la Bonino possa essere la prima futura donna presidente è un ottimo auspicio; e ovviamente se succederà sarà ovviamente perché i parlamentari l’hanno votata, chi se no ? Perché è impelagata in quel sistema chiamato democrazia parlamentare.

      Nel mistero su ciò che 82 ambirebbe (scrivesse qualcosa firmandosi con nome e cognome saremmo lieti di leggerlo), al di là del suo petulante astio verso i radicali (ma anche per tutti gli altri), auguri per il prossimo "sistema", quello che emergerà nel mondo che verrà, quando verrà, se verrà. E che saremo tutti lieti di valutare, soppesare e accogliere o respingere, se mai accadrà. Sennò lasceremo ai posteri l’ardua sentenza.

      Per ora di antisistema a chiacchiere se ne sono sentiti tanti. Quelli che si sono affermati, con i grandi numeri popolari che solleticano il palato di 82, hanno lasciato di sé pessimi ricordi e scie di sangue.

      Resta al fondo che l’irritazione del commentatore deriva da un articolo sulla ridicola espulsione di un fessacchiotto dalla congrega dei bimbiminkia. Capirai.

  • Di (---.---.---.82) 30 aprile 2013 15:48

    L’ "irritazione" deriva dal vedere che i Trasformisti Radicali predicano bene e razzolano male, esattamente come chi criticano.

    La Bonino (e il suo co-leader fascista) hanno sempre criticato questa democrazia parlamentare (non solo io!). Ma ora che questa fa degli ammiccamenti non ci sono più critiche (e chi critica è attaccato!), piuttosto c’è un un silenzio connivente (e omertoso?) quindi potrà (e sarà!) eletta da questo tipo di democrazia parlamentare che è anche arrivata a non permette ai cittadini di esprimere le preferenze (democrazia?). E anche su questo dettaglio il silenzio. Neanche un piccolo sciopero di caffè. Perché è con questo tipo di democrazia e questo tipo di parlamentari (non scelti) che può diventare presidente di quella repubblica delle banane che ha contribuito a costruire, con i suoi amici Berlusconi, Prodi, Bersani e compagnia bella.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 30 aprile 2013 18:23
      Fabio Della Pergola

      Si dia pace xxx.82. In questo panorama politico fatto di vaffanculisti sbavanti, inciucisti della prima, seconda e terza ora, democristiani fatti e rifatti e berlusconidi rampanti continuare a prendersela con Emma Bonino e con lo zerovirgola dei Radicali appare semplicemente come un suo personale e lividoso sparare sulla crocerossa.

      Prenda per buona la storica difesa della laicità delle istituzioni, la perdurante attività contro quella orripilante prassi carceraria che ci declassa a stato fra i più incivili al mondo, la continua pretesa del rispetto più puntiglioso dei dettami costituzionali, dei diritti delle persone, degli immigrati, dei carcerati, degli ammalati eccetera eccetera eccetera. Se non fosse per loro avremmo ancora il codice militare, l’aborto clandestino, il matrimonio indissolubile e compagnia cantando. Si accontenti. E’ molto di più di quello che hanno fatto altri. Quasi tutti gli altri. Purtroppo.

      Quanto al silenzio direi che è semplicemente una sua sordità (spero temporanea). Cito: "10 aprile 2013, su iniziativa di Radicali italiani, sono stati depositati in Cassazione sei quesiti referendari" che trovi qui http://www.lisostengo.it/

      Il primo riguarda l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Che mi pareva di aver già votato una volta. Ma forse mi sbaglio.
      Saluti

  • Di (---.---.---.82) 30 aprile 2013 19:13

    Esatto, il referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti era già stato votato. Ma nessuno sciopero del caffè contro il fatto che è stato ignorato. Un altro referendum? Ok, altri soldi sprecati in quella che si conferma la repubblica delle banane per cui sarà degna presidente la Bonino. Silenzio (ripeto!) sulla non possibilità di esprimere le preferenze.

    Droghe? Si, i Trasformisti radicali vogliono che il popolo dorma mentre loro si aggiustano le proprie faccende.
    Riguardo le carceri, i mafiosi attendono la Bonino presidente.
    Meglio fermarsi qui.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 30 aprile 2013 20:46
      Fabio Della Pergola

      Naturalmente basta guardare l’ombelico che si vuole vedere e perdere di vista il quadro d’insieme per farsele tornare tutte. Rispetto a come stanno decine di migliaia di ragazzi poco più che ladri di polli chissenefrega dei mafiosi. O di Cosentino, tanto per prevenire una delle solite critiche idiote.

      Rimettere la dignità umana al centro dell’interesse della classe politica a me basterebbe.

  • Di (---.---.---.82) 1 maggio 2013 00:58
    E’ proprio vero che l’ideologia acceca e asservisce.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares