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Alfonso C.

Abbiate pazienza, non è mia intenzione fare il "clandestino" ma vorrei proporvi un profilo decentemente fatto, quindi mi ci dovrei dedicare. Appena trovo voglia ed energia ve lo metto.

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  • Primo articolo lunedì 02 Febbraio 2011
  • Moderatore da venerdì 02 Febbraio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Alfonso C. (---.---.---.18) 27 febbraio 2011 01:21

    Ottimo Andrea. Sottoscrivo pienamente quanto hai scritto.
    Molto lucido e realista!
    Ti abbraccio fraternamente da Roma
    Alfonso

  • Di Alfonso C. (---.---.---.18) 27 febbraio 2011 00:48

    No Damiano, per ragioni che non sarebbe "carino" spiegare qui, ti posso dire che dove c’è la mano di "quelli che non è bene nominare" si vede il "caro vecchio" fucile d’assalto AK47 più noto come kalashnikov. Molto più probabilmente una parte delle forniture alla Libia hanno preso la via dell’Africa Sub-Sahariana dove l’influenza politica ed economica di Gheddafi è sostanziale. Per portare un esempio, nel 2006 la Libia ha fornito al Chad (Ciad) un Aermacchi SF.260W (poi abbattuto) aereo leggero "ideale" per mitragliare forze di terra.
    Mi colpisce invece la coincidenza della fornitura del 2009 citata nell’articolo di Giorgio con la presentazione ufficiale del "giocattolino" che ho usato come illustrazione. E’ l’ARX 160 abbinato al GLX 160 della Beretta, uno strumento studiato appositamente per il combattimento urbano, fucile e lanciagranate abbinati in un unico strumento di morte.
    I dettagli potrai trovarli qui.
    http://www.thefirearmblog.com/blog/2009/05/07/beretta-arx-glx-160/
    Dalle ferite visibili (fori di proiettili e contemporaneamente smembramento da esplosione) nelle foto più crude delle vittime di questi giorni (che non posso presentare per ovvie ragioni di delicatezza) non mi sentirei di escludere che questo "gioiellino" frutto del genio italico sia stato sperimentato sul campo per la prima volta.
    Questo spiegherebbe "certe voci" di mercenari italiani... o forse di "consulenti"???
    Ma certamente sono solo un paranoico... non prendetemi sul serio.

  • Di Alfonso C. (---.---.---.41) 25 febbraio 2011 00:45

    Premesso che sono contrario agli "scaricatori selvaggi" e fermo restando che considero il diritto d’autore come inalienabile anche se attualmente regolamentato a livello nazionale ed internazionale in modo non rispondente alle realtà attuali, abusato dagli editori e vantaggioso solo per autori appartenenti a "scuderie" operanti in modo lobbystico, sottopongo alla vostra attenzione tre punti.

    1- Questa scelta di Telecom nella fattispecie e dei gestori in generale non deve contraddirre la delibera 244/08/CSP che Telecom stessa ha recepito e dichiarato di voler rispettare in termini di banda minima garantita.
    Vedi:
    http://www2.agcom.it/provv/d_244_08_CSP/d_244_08_CSP.htm
    E anche nelle pagine di assistenza Telecom Italia

    2- Comporterebbe un monitoraggio della tipologia di traffico, cosa che implicitamente viene accettata all’accetazione del contratto e difficilmente può essere revocata a posteriori ma comunque è una forma di ingerenza nella privacy.

    2bis- Comunque l’utilizzo "normale" ovvero dove non vengano lesi altrui diritti delle tecnologie P2P è lecito e di fatto comporta un’ottimizzazione delle risorse. Esempio scaricare una distro linux o un pacchetto di aggiornamenti in Torrent in pochi minuti crea un picco breve piuttosto che una raffica di request pacchetti e risposte mediante http. Eliminando anche il carico ai server e tutto quello che comporta anche sulla banda utilizzata.

    3- E di quella "spreca banda" che è la pubblicità on line fatta come se fosse per la TV anzi presa pari pari dalla TV e riconvertita senza nessuna attenzione? E degli streaming TV solo per replicare cose che si possono vedere anche meglio in digitale terrestre? Ne vogliamo parlare?

  • Di Alfonso C. (---.---.---.199) 23 febbraio 2011 03:30

    Fabio scusami ma pur approvando genericamente alcuni punti, nel complesso non sono d’accordo perchè parti da un presupposto fondamentalmente sbagliato. Vero che il problema non è solo delle oligarchie ma non tutto il popolo italiano è compromesso con giochi di potere e sono proprio le nostre tasche a dimostrarlo. La tigna viene dalla testa, recita un vecchio adagio dimenticato e i compromessi di molti nascono da un’ineluttabile necessità dove (citando ancora) "zompa chi può".
    La tua è una visione che fa pensare ad una tua appartenenza a parte in qualche modo "garantita" che può permettersi il "lusso" di credere alla stabilità. La situazione reale è nera e se qualche intellettuale dal grasso conto in banca lancia una provocazione ben venga! D’altra parte cosa ci sarebbe di nuovo? E’ tradizione dell’occidente che le "rivolte" vengano proprio immaginate, promosse e coordinate da intellettuali. Discorso che potrebbe essere diverso per quello che stiamo assistendo nelle piazze del mondo arabo. Sai cos’è che realmente impedisce che una scintilla accenda una fiamma inarrestabile nella nostra nazione? L’età media alta e l’incapacità di organizzare una forma di comunicazione coerente! In parole povere troppo vecchi e troppo chiacchieroni, a tutto vantaggio dei vecchi chiacchieroni che hanno il controllo del "vapore".
    E te lo dice uno che è vecchio e... chiacchierone! Ma se per l’età posso fare nulla, per come indirizzare le chiacchiere sto rivedendo molto.

    Alfonso C.

  • Di Alfonso C. (---.---.---.46) 21 febbraio 2011 00:03

    L’indifferenza italiana.

    Permettetemi una metafora. Se ad una festa dei vostri conoscenti iniziano a litigare, alzando i toni fino ad arrivare ai primi spintoni e se magari uno di questi è un vostro socio di lavoro, non fate, non dico un tentativo serio, ma almeno l’atto formale di separarli e mettere una parola di pace? Fosse nient’altro che per evitare l’accusa di essere stati spettatori indifferenti.
    E se per estrema conseguenza il vostro socio colpisse l’avversario ferendolo gravemente o uccidendolo, le conseguenze non ricadrebbero anche sul vs. businnes?

    In questo caso un invito alla ragionevolezza al "socio" Gheddafi sarebbe stato un atto dovuto per le elementari regole della diplomazia oltre che un minimo e lungimirante segno di apertura all’avversario in caso di inaspettati cambiamenti di scenario.
    Leggendo in diversi forum e commentari, ho letto che diversi si preoccupavano dell’eventuale chiusura dei "rubinetti" energetici da parte di Gheddaffi, le ultime notizie ci dicono che i veri padroni dei rubinetti, le tribù berbere del sud Libia hanno minacciato loro di chiudere i rubinetti se il Rais non la finisce con i massacri.

    Gli affari con la guerra si fanno bene quando la guerra è in casa altrui mica nella propria e questi "beduini" (termine usato con affettuosa ironia) saranno anche beduini ma non sono tanto scemi e ignoranti da non saperlo.
    Loro sanno benissimo che esistono tre Libie (Cirenaica, Tripolitania e Fezzan) e frantumare l’unità attuale, per una difesa ormai improponibile di Gheddafi, vuol dire scovolgere gli assetti faticosamente trovati dopo il colonialismo.
    Ma questo l’ho può capire un beduino ignorante, un idiota come me ma è troppo pretenderlo dai cervelloni che ci governano.


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