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Armi italiane sparano sul popolo Libico

La testata giornalistica online Unimondo, voce della Fondazione Fontana Onlus, riporta che l'Italia ha inviato nel 2009 armi leggere alla Libia di Gheddafi per 79 milioni di euro.

Gheddafi aveva accusato nel discorso del 22 febbraio la nostra nazione di aver armato i rivoltosi ma dal ben documentato articolo di Giorgio Beretta sembra risultare evidente che in realtà "abbiamo" armato il dittatore e non i suoi oppositori.

Per quanto da diversi anni la libia non sia più sotto embargo di forniture militari, la transazione è stata fatta con una "bizzarra" triangolazione tramite Malta. Risulta dai dati in possesso dell'EU che effettivamente la piccola isola del Mediterraneo ha avuto autorizzazioni nel 2009 per forniture militari verso la Libia di complessivi 79.689.691 euro ma un funzionario del Ministero degli Esteri di Malta ha dichiarato alla "Rete Italiana per il Disarmo" che sono di provenienza italiana e che nell'isola non ci sono fabbriche di armi e munizioni. Inoltre il Ministero degli Esteri maltese ha precisato (e l’ambasciata italiana a Tripoli ha confermato) che la fornitura era destinata al Governo libico.

Giorgio Beretta nel suo articolo suppone, molto credibilmente, che si potrebbe trattare di centinaia se non migliaia di fucili e pistole. Inoltre, da un'altro articolo dello stesso autore, possiamo supporre che ci siano anche granate e munizioni come quelle usate dal regime contro i suoi oppositori in questi giorni.

Ma se non c'erano divieti d'esportazione verso la Libia perché questo passaggio attraverso Malta? Riporto le testuali parole di Beretta che scrive - "... ci troviamo di fronte o ad un’autorizzazione rilasciata con leggerezza e in qualche misura schermata dal passaggio a Malta oppure una vera e propria omissione per favorire il regime di Gheddafi"-



Per approfondimenti vi rimando agli articoli citati, ricchissimi di ulteriori dettagli.

L'Italia nel 2009 ha triangolato 79 milioni di euro di armi leggere alla Libia di Gheddafi.

Italia primo fornitore europeo di armi alla Libia.


 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.108) 26 febbraio 2011 14:51
    Damiano Mazzotti


    Io non sarei così riduttivo... Di sicuro le armi sono arrivate in Libia, ma scommetto che dopo la rivoluzione si scoprirà che erano di più le armi finite in mano agli oppositori... Chissa perchè...

    Fortunatamente in Italia c’è qualcuno che sa fare il suo lavoro e che è meglio informato di Berlusconi.... Che ha dedicato e dedica le sue ultime energie alla fica e al suo impero mediatico...

    • Di Alfonso C. (---.---.---.18) 27 febbraio 2011 00:48

      No Damiano, per ragioni che non sarebbe "carino" spiegare qui, ti posso dire che dove c’è la mano di "quelli che non è bene nominare" si vede il "caro vecchio" fucile d’assalto AK47 più noto come kalashnikov. Molto più probabilmente una parte delle forniture alla Libia hanno preso la via dell’Africa Sub-Sahariana dove l’influenza politica ed economica di Gheddafi è sostanziale. Per portare un esempio, nel 2006 la Libia ha fornito al Chad (Ciad) un Aermacchi SF.260W (poi abbattuto) aereo leggero "ideale" per mitragliare forze di terra.
      Mi colpisce invece la coincidenza della fornitura del 2009 citata nell’articolo di Giorgio con la presentazione ufficiale del "giocattolino" che ho usato come illustrazione. E’ l’ARX 160 abbinato al GLX 160 della Beretta, uno strumento studiato appositamente per il combattimento urbano, fucile e lanciagranate abbinati in un unico strumento di morte.
      I dettagli potrai trovarli qui.
      http://www.thefirearmblog.com/blog/2009/05/07/beretta-arx-glx-160/
      Dalle ferite visibili (fori di proiettili e contemporaneamente smembramento da esplosione) nelle foto più crude delle vittime di questi giorni (che non posso presentare per ovvie ragioni di delicatezza) non mi sentirei di escludere che questo "gioiellino" frutto del genio italico sia stato sperimentato sul campo per la prima volta.
      Questo spiegherebbe "certe voci" di mercenari italiani... o forse di "consulenti"???
      Ma certamente sono solo un paranoico... non prendetemi sul serio.

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