La crisi come opportunità - Regole e sanzioni

E’ il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ad indicarci una ulteriore via per trasformare la crisi in occasione di progresso.
Insomma, per quanto poco essere simpatica in se l’applicazione di un regime sanzionatorio, nessun sistema di regole ne può fare ragionevolmente a meno. Questo principio porta ad una riflessione anche in campi diversi dalla finanza, proprio per la sua generale valenza.
La stessa Autority per i contratti della Pubblica Amministrazione non appare indicare pronte ed efficaci ricette per affrontare il problema.
Eppure ci troviamo proprio dinanzi ad un eclatante caso di disapplicazione del principio enunciato dal Governatore Draghi: gli appalti della Pubblica
Amministrazione sono disciplinati da un sistema imponente di regole, assolutamente privo di misure sanzionatorie.
A memoria d’uomo nessuna sanzione amministrativa è stata mai irrorata ad un amministratore o ad un pubblico funzionario in relazione a contratti d’appalto di una P.A..In sostanza è come se la circolazione automobilistica fosse sì regolata da un preciso, puntuale ed esaustivo Codice della Strada, ma, in caso di sua mancata applicazione, nessuna multa venisse inflitta agli automobilisti indisciplinati. A questo punto non ha molto senso lamentarsi se il sistema dei contratti della Pubblica Amministrazione non funziona : dovremmo meravigliarci del contrario, ossia se funzionasse. E qualcuno, da qualche parte, prima o poi, finisce per approfittarne come non dovrebbe.
Regole e sanzioni devono essere le due faccia di una stessa medaglia : la ricerca del giusto modo per il corretto agire.
Le prime senza le seconde sono inutili ed il Legislatore lo dovrebbe avere sempre presente.
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