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L'olandese volante

L’olandese volante

L'olandese volante è condannato a solcare i mari per l'eternità senza una meta. Sono pochi i marinai che, incrociata la loro rotta con la sua, sono poi riusciti a ritornare a casa. Nell'immenso oceano delle possibili opinioni, l'olandese volante tenta di trovare la sua via per sfuggire finalmente alla maledizione che da troppo tempo lo condanna all'incertezza delle onde e dei pensieri.

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da mercoledì 09 Settembre 2011
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Ultimi commenti

  • Di L’olandese volante (---.---.---.215) 14 ottobre 2011 22:19
    L'olandese volante

    E’ evidente che, a conti fatti, i radicali non sono stati decisivi. Ma questo lo possiamo dire ora. Prima, mentre si conteggiava, la situazione era più incerta. La domanda è: Perchè sono entrati per votare ’no’? Il loro ’no’ non avrebbe prodotto nulla, ma la loro presenza, quella sì che poteva avere conseguenze. Una in particolare, salvare il governo qualora la maggioranza non avesse raggiunto il numero legale. Non sono serviti a nulla, è vero, ma il sospetto che lo abbiano fatto per soccorrere il governo (o il loro vitalizio) è più che fondato. E che loro seguano una loro prassi, una loro linea politica o cose del genere, non importa. Il paese affonda, e qualsiasi occasione per far cadere il governo va colta, al netto delle proprie usanze politiche. Se ognuno si mettesse a salvarlo per onorare le proprie tradizioni secolari, i propri valori, le proprie battaglie personali, campa cavallo che Berlusconi resiste fino al 2013. Sia chiaro, il Suo discorso non fa una grinza, ma non tiene conto della situazione attuale, e dell’urgenza con la quale bisogna affrontarla. Non c’è più nulla di politico nel’amministrazione di un paese se un deputato non va a votare l’art. 1 del Rendiconto dello Stato perchè "la mamma sta male". Neanche a scuola vanno più bene queste scuse, figurarsi per amministrare un paese. I radicali comunque hanno commesso un passo non solo falso, ma anche inutile. E per questo sono due volte colpevoli.

  • Di L’olandese volante (---.---.---.228) 12 ottobre 2011 15:16
    L'olandese volante

    Io capisco che possa dare fastidio il fatto che abbia preso due milioni di liquidazione. Il ragionamento che fate è questo: si è messo in tasca due milioni di euro nostri, di noi contribuenti che paghiamo il canone. Il vostro ragionamento si ferma qua. Non continua così: Ha avuto due milioni di euro di noi contribuenti, ma a noi contribuenti ha fatto guadagnare 100 volte tanto con il suo programma. Perchè i soldi guadagnati da Annozero vanno alla Rai, e la Rai è dello Stato, e lo Stato siamo tutti noi contribuenti. Quanti di questi soldi vengano poi spesi di nuovo per l’interesse dello Stato, e quanti invece rimangano nelle tasche dei dirigenti Rai e i loro sodali della politica, a voi non interessa, o interessa meno. Santoro ha preso due milioni di liquidazione, e anche se sono un centesimo (un centesimo è un eufemismo, s’intende) di quanto ci ha poi restituito, non importa. Sono sempre due milioni. Quando Santoro parla dei SUOI problemi, cioè di sradiracare la politica dalla Rai, in realtà non parla dei suoi problemi. Parla dei nostri. Ma a voi interessa soltanto che ha preso due milioni. E fate il gioco dei politici che intanto mangiano sulle nostre spalle .

  • Di L’olandese volante (---.---.---.228) 12 ottobre 2011 14:57
    L'olandese volante

    Ciao Diana, di commenti così ne trovi un po’ ovunque. Se hai, ad esempio su facebook, i raccoglitori di informazioni (tipo Informarexresistere), lì ne trovi a iosa. Altrimenti, basta che cerchi su Google, troverai molti blog che negano il loro sostegno con motivazioni assurde (l’ultima l’ho letta ieri: Perchè dare 10 euro a Santoro quando con quei 10 euro si può adottare un bambino a distanza?). Carina questa, no? smiley Ciao

  • Di L’olandese volante (---.---.---.251) 11 ottobre 2011 12:50
    L'olandese volante

    Mi sembra ovvio che c’è libertà di pensiero e il diritto a manifestarlo. La mia è una critica, provocatoria certamente, non sulla "legittimità" di un’opinione, ma sul "merito". Non ho scritto che chi ha certe idee le debba per forza tacere, semplicemente che possono risultare, a me e a chi la pensa come me, sgradevoli per determinati motivi o "meriti". Un’opinione, come tante altre, condivisibile o meno, e legittima come tutte le altre. Ma questo è l’abc dello scambio di idee. Per quello che riguarda il pagamento dell’informazione, beh se i giornali si pagano evidentemente un motivo c’è. Quando non si paga, vedi la free press, il risultato, in termini qualitativi, è per certi versi constatabile (anche se Santoro non ha imposto un pagamento, ha chiesto un aiuto, è diverso e, soprattutto, è facoltativo). L’informazione ha un costo, i giornalisti (non solo Santoro, ma tutto il suo staff che credo sia anche abbastanza corposo) non lavorano a gratis, anche se sono convinti che "è necessario diffondere notizie e informazioni vere" e che "è indispensabile che alcune notizie passino e siano comprensibili da tutti". Sinceramente non so nemmeno quanto costi mettere su un programma di informazione, e se Santoro sia in grado da solo di sostenerne le spese. Nè se i dieci euro vadano a riempire le buste paga dei collaboratori o a finanziare direttamente il programma. E poco mi interessa. Detto questo, se a uno non piace Santoro e il suo modo di fare informazione, è un altro paio di maniche. E gode di tutta la comprensione di questo mondo. I gusti son gusti. A presto!

  • Di L’olandese volante (---.---.---.103) 10 ottobre 2011 17:04
    L'olandese volante

    No, stavolta non sono d’accordo. Cosa c’entra la linea economica del paese con il ddl intercettazioni? L’Europa detta le misure economiche non perchè è di buon cuore, ma perchè, facendo noi parte di un’unione, se crolliamo noi crollano tutti. E come lo fa con noi, lo fa con altri paesi. Ma il ddl intercettazioni? Vogliamo appioppare all’Europa il dovere di legiferare? Davvero noi italiani vogliamo esporci, più di quanto non ci esponga il nostro premier (che noi abbiamo votato), al ridicolo di fronte al mondo intero? Siamo caduti così in basso da dover chiedere soccorso all’Europa non solo per le questioni economiche, ma anche per quelle che riguardano l’attività del legiferare? Come al solito, siamo sempre alla porta ad aspettare che qualcuno ci venga a salvare, e se una volta speravamo negli americani, ora speriamo nell’Europa. Non abbiamo ancora capito che per salvarci davvero, dobbiamo salvarci da soli. La legge non deve passare, ma se passasse, c’è sempre Napolitano. E se non c’è Napolitano c’è sempre la Consulta. E se non c’è nemmeno la Consulta, ci sono giornali che già hanno detto che faranno disobbedienza civile e pubblicheranno tutto. Quello che però non sappiamo se ci sia o meno, è lo spirito degli italiani. Se demandiamo sempre agli altri il ruolo di salvatori, rimarremo sempre l’italietta che siamo.


TEMATICHE DELL'AUTORE

Economia Politica Cronaca

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