• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

yepbo

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo mercoledì 05 Maggio 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 1 153 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0



Ultimi commenti

  • Di yepbo (---.---.---.92) 10 giugno 2011 02:51

    Ottima idea! Fatevi conoscere bene anche li, così, dopo averci scassato ed aver appestato twitter e siti, o ve ne andate voi, o, ce ne andremo noi.

  • Di yepbo (---.---.---.96) 8 giugno 2011 18:49

    Che i soggetti ospitati al centro, non abbiano commesso alcun reato, é quantomeno opinabile.

    Si sono introdotti nel paese, senza documenti, senza permessi, senza visti. Nei loro paesi di origine, per un fatto del genere, seti va bene hai finito di vivere, se ti va male, ti buttano in cella, gettano via la chiave e mangiare e bere quando se ne ricordano e se ne hanno voglia.
    Da noi invece, i signori ospitati nel centro, dove consumano pasti abbondanti e regolari tutti i giorni, sono esasperati. Ovvio, essendo trattati con troppi riguardi, ritengono che sia loro tutto dovuto, qualsiasi loro comodo. Questa é la loro visione della libertà, molto diversa da quella che lei chiama libertà vera.
    La polizia é intervenuta duramente; perché, come doveva intervenire, forse dispensando mazzi di fiori ad ogni ospite del centro?
    Ospiti che in ogni caso sono sfacciatamente fortunati. Nei loro paesi, la sommossa sarebbe terminata sul nascere, la polizia avrebbe infierito sul mucchio e risolto il problema in via definitiva.
    Da noi invece, gli ospiti del centro, dopo aver arrecato danni che non pagheranno mai, si dilettano con l’uso di cellulari. Ma chi glieli fornisce? Chi paga le loro chiamate?
    Ne converrà con me, che c’é qualche cosa che non torna.
    Non dubito della sua buona fede, ma se avrà occasione di soggiornare anche brevemente in tali paesi vedrà che vi si pratica esclusivamente la razzia.
    Attualmente, il buonismo é in voga perché per il momento si stà ancora bene, ce lo possiamo permettere e non siamo ancora stati razziati a sufficienza.

    Su una cosa concordo con lei senza riserva alcuna. Questa gente, queste situazioni, sono un enorme affare per tutti gli spacciatori di...comprensione per i bisognosi.

    Scusandomi per la troppo lunga dissertazione, un saluto a lei ed uno a Napoli

  • Di yepbo (---.---.---.155) 8 giugno 2011 01:21

    Rilegga le ultime 2 righe della prima pagina ed il paragrafo finale in terza pagina. Il paradosso dovrebbe svanire.

    Saluti.
  • Di yepbo (---.---.---.155) 8 giugno 2011 00:58

    Tutto condivisibile e valido per quanto riguarda il decadimento di politica e linguaggio.


    No per quanto riguarda una certa visione dell’ islam e dell’emigrato. 

    Provi ad andare a fare il cristiano in un paese islamico, provi a fare una chiesa cattolica in un paese islamico, provi a portare e vivere la sua cultura in un paese islamico, provi a sostenere il suo diritto al voto, sempre che esista il voto.
     
    Noi, al momento stiamo ancora troppo bene, tanto da permetterci simili sofismi, senza avere una vera conoscenza della controparte. Quando ci saremo scottati a sufficienza, avremo le idee molto più chiare.

    Esempio:- Si affitta un appartamento ad un immigrato X. Sorpresa, non paga le spese di condominio. Da loro non usa, non esistono. Fa parte della loro cultura. Lei che fa...accetta tale cultura? Oppure si rivolge ad un legale?

    Quando poi, il signore immigrato, offeso perchè ha dovuto pagare le suddette spese di condominio, decide bontà sua di andarsene, e si realizza che, in una stanza vi é stato allevato del pollame, che i pavimenti in legno non ci sono più perchè usati per fare fuoco nel centro della sala, che le pareti hanno cambiato colore, che l’appartamento é praticamente distrutto...ma che bastano poche decine di migliaia di euro per risistemarlo, lei che fa? Pensa alla loro cultura o pensa alla nostra e, che é doveroso che la comprendano MOLTO BENE prima di? 

    Creda, esempio estremo ma più frequente di quanto immagina. 

    Saluti
  • Di yepbo (---.---.---.155) 7 giugno 2011 23:37

    Leggo, che lei vive e lavora in Giappone, ed immagino abbia avuto modo di conoscerlo bene. Ma, ritengo lei sia comunque ben informato sull’andazzo vigente in Italia.

    Converrà con me, che, in quanto ad accettare senza fiatare le situazioni, evidentemente esiste una certa fratellanza che accumuna i due popoli.
    Ci differenzia, ed infinitamente molto, la disciplina e la dignità dei giapponesi verso le avversità e, l’inteminabile quaqquaraquà che devasta gli italiani prima, durante e dopo qualsiasi evento. Che per quanto banale, verrà di tanto in tanto riesumato nei decenni successivi. Ovviamente, senza mai arrivare ad una soluzione, ad un responsabile, ad un colpevole. Men che meno ad un meritevole, perché nel caso i pretendenti sarebbero un orda.
    Risultato, il Giappone é il Giappone, l’Italia é l’Italia e, chiunque volglia vedere, sa bene che futuro l’aspetta.
    Lei sostiene che gli italiani con il referendum potranno decidere, fare e sciegliere.
    E quì, io credo lei sbagli "clamorosamente". 
    Il referendum in Italia é abrogativo, il che permette poi, con una leggina mirata, di eludere e sovvertire i risultati del voto referendario. Già vergognosamente accaduto con il referendum su finanziamento ai partiti. Oggi rimborsi elettorali.
    Non é possibile dimenticare che, in parlamento, i parlamentari, non tutelano l’elettorato, ma tutelano esclusivamente i meri interessi personali e del partito di appartenenza.
    Da qui, il furbesco referendum abrogativo, una farsa. Da qui una Salerno Reggio Calabria, da 40 anni in costruzione e mai finita. Da qui lo sfacelo del paese, oramai inarrestabile.

    Mi scuso per la prolissità.


TEMATICHE DELL'AUTORE

Satira

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità