Dire che PF ha astiosamente parlato, commentando un mio
articolo centrato sull’azione del ministro Bonino, di “ipotesi e stucchevole
retorica” non mi pare che sia offensivo.
Offensivo è casomai l’uso che lui fa
di questi termini per definire l’unica cosa fatta manifestamente bene da un
esponente di questo governo.
A parte questo tutto quello che aggiunge con quest’ultimo
commento non cambia di una virgola quanto ho già detto.
Lui continua a parlare del marito (se sia un dissidente o un
malfattore) di cui non mi sono occupato minimamente. E mi sono occupato poco e
niente anche del kazakistan e del suo regime, di cui so quello che notizie di
stampa dicono. Fra cui una reiterata critica alla sua democraticità. Del resto
mi è bastato vedere in che modo si è comportato il loro ambasciatore in Italia
per capire di che pasta siano fatti gli esponenti istituzionali di quel
regime.
Tanto meno mi interessano le elucubrazioni sui trattati fra
le repubbliche ex sovietiche con la Russia di Putin. Quando, nel suo pamphet
di politica estera cita “costoro” a chi si riferisce non lo so proprio, né mi
interessa minimamente saperlo.
Dopodichè si continua a sostenere che la signora non può
essere ritenuta “corresponsabile”, ma contemporaneamente che non si può dire che
“sia totalmente estranea” alle brighe del marito. Boh. Spero che abbia le
prove di quello che dice, perché potrebbe anche essere denunciato per
diffamazione.
Quanto alle ricostruzioni del caso:
“La validità dei
documenti della Shalabayeva è quanto meno poco chiara. A quanto sembra le
autorità che li hanno emessi li hanno dichiarati falsi”
Non mi risulta: la signora aveva un passaporto definito autentico
e valido dai funzionari dello stato africano che l’aveva emesso e aveva un visto
valido per l’area Schengen. Non sarà un caso se poco dopo l’espulsione, il
governo è stato costretto a annullare il decreto di espulsione in quanto
palesemente irregolare.
“quello che rimane è
che la signora Shalabayeva è stata ritenuta dalle nostre autorità priva dei
requisiti per il soggiorno in Italia, priva dell’immunità diplomatica, priva
dello status di rifugiata politica (non risulta che al suo ingresso nel nostro
Paese abbia fatto domanda in tal senso)”
Avendo un permesso valido per l’area Schengen la signora
stava in Italia legittimamente, con documenti validi e non ricercata per reati
di alcun tipo né in Italia e nemmeno da parte dello stato che ne ha chiesto il
rimpatrio. Tutto ciò che è avvenuto è avvenuto in manifesta violazione dei suoi
diritti e della legislazione vigente nel nostro paese.
“la signora è stata
trattata dalle nostre autorità come un qualsiasi immigrato illegale”.
Esatto. Solo che non era un immigrato illegale.
“per quale motivo il
caso Shalabayeva dovrebbe essere considerato rappresentativo o particolarmente
emblematico rispetto alla totalità dei casi di rimpatrio forzato eseguiti dalle
autorità italiane?”
Per quanto detto sopra: gli immigrati illegali secondo la
legge vigente – per la cui abolizione io personalmente mi sono attivato per
quanto potevo – compiono un reato: di immigrazione clandestina. Mentre la
signora non aveva violato alcuna legge. Quindi è stata espulsa in violazione
delle vigenti leggi italiane - che sarebbe normale se vivessimo nell’Argentina
di Videla, ma che è gravissimo in Italia - e dei suoi diritti civili e umani
sui quali il commentatore, non si sa perché, si ritiene in diritto di ironizzare. La
differenza sta qui.
Sulla legge Bossi-Fini che criminalizza quei poveracci che
rischiano la vita per trovare condizioni migliori o per salvarsi è presto detto. E’ una legge fascista, razzista
e potenzialmente genocida che non dovrebbe mai essere stata approvata dal
nostro paese. Il fatto che esista non dipende né da me né da Emma Bonino - che
essendo radicale ha promosso tutte le azioni possibili per cancellarla, compreso
un referendum che è stato boicottato e sul quale si sono sparsi i soliti veleni
antiradicali - né tantomeno dalla Shalabayeva.
Alla fine non capisco che altro si debba dire su questa
storia. Mi pare tutto molto chiaro. Salvo che c’è gente che si ritiene in
diritto di essere astiosa verso le persone sbagliate. Che aggiusti la mira, se
vuole. Sennò per me è lo stesso.
Qui i link ai miei articoli
precedenti sul caso:
http://www.agoravox.it/Caso-Kazakis...
http://www.agoravox.it/Caso-kazako-...
http://www.agoravox.it/Shalabayeva-...
http://www.agoravox.it/Caso-Shalaba...
http://www.agoravox.it/Caso-kazako-...
http://www.agoravox.it/Shalabayeva-...
http://www.agoravox.it/Shalabayeva-...