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alessandro tantussi

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uno qualunque, ma non un qualunquista

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 2 marzo 2013 19:55
    alessandro tantussi

    In tempo di recessione è una idiozia drenare risorse dal settore privato per destinarle al pubblico ed abbattere il debito. L’unica soluzione è l’allentamento dell’austerity, espansione monetaria, quantitative easing, riduzione entrate fiscali e possibilmente una seria politica di riduzione della spesa pubblica limitatamente a quella improduttiva. Quello che conta non è l’ammontare del debito ma la tendenza del PIL. Se cresce il PIL poi cresceranno anche le entrate fiscali e potremo pensare di ridurre il debito. Se oggi ci intestardiamo salvare i conti pubblici tagliamo le gambe alle attività produttive. Se peggiora la recessione affamiamo la gente, rischiamo la guerra civile e, oltretutto, ci ritroveremo con meno entrate e quindi crescita del disavanzo e del debito. Non c’è verso: bisogna avere il coraggio di intraprendere una politica espansiva.

    Forse servirebbe una svalutazione competitiva per favorire l’export... ma bisognerebbe tornare alla lira perchè la Germania non accetterà mai una svalutazione dell’Euro perché ha una fifa matta dell’inflazione (che in vece di questi tempi è l’ultimo dei problemi).

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 2 marzo 2013 19:49
    alessandro tantussi

    forse l’unica soluzione sarebbe la svalutazione competitiva... ma bisognerebbe avere la lira invece dell’Euro.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 2 marzo 2013 19:47
    alessandro tantussi

    In tempo di recessione è una idiozia drenare risorse dal settore privato per destinarle al pubblico ed abbattere il debito. L’unica soluzione è l’allentamento dell’austerity, espansione monetaria, quantitative easing, riduzione entrate fiscali e possibilmente una seria politica di riduzione della spesa pubblica limitatamente a quella improduttiva. Quello che conta non è l’ammontare del debito ma la tendenza del PIL. Se cresce il PIL poi cresceranno anche le entrate fiscali e potremo pensare di ridurre il debito. Se oggi ci intestardiamo salvare i conti pubblici tagliamo le gambe alle attività produttive. Se peggiora la recessione affamiamo la gente, rischiamo la guerra civile e, oltretutto, ci ritroveremo con meno entrate e quindi crescita del disavanzo e del debito. Non c’è verso: bisogna avere il coraggio di intraprendere una politica espansiva.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 2 marzo 2013 19:23
    alessandro tantussi

    può darsi, io credo che le elezioni sarebbero la mazzata finale per l’economia. Tieni presente che metà delle piccole e medie imprese non ce la fanno a pagare gli stipendi. E’ indispensabile una politica economica più espansiva, meno austerity e meno tasse. Altrimenti finiamo come la Grecia. (se finiiamo come la Grecia Grillo farà cappotto alle prossime elezioni ma si troverà a dover governare una rivoluzione di affamati)

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 10 febbraio 2013 17:21
    alessandro tantussi

    Così come ho riconosciuto che da Floris il cav non ha fatto bella figura, credo di poter dire che dalla Annunziata abbia tenuto testa a tutti ed abbia conquistato qualche decimo di punto tra gli indecisi

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