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Viareggia-Pavia: due tragedie, due misure

Ieri notte, a Viareggio, un grave incidente ferroviario ha provocato la morte di 14 persone. L’incidente ha coinvolto anche le case vicine creando distruzione. Sempre ieri, due operai romeni hanno perso la vita mentre stavano lavorando alla ristrutturazione del tetto di una casa su di un cestello elevatore che era stato posizionato vicino ai cavi dell’alta tensione; incidente che va a sommarsi ai molti accaduti in questi ultimi mesi.

 
Uno era il titolare dell’azienda l’altro il collaboratore. Una delle tante piccole aziende formate da extracomunitari in Italia.

Il primo evento viene trattato dai media e dal governo con tutti i crismi del caso, il secondo passa quasi in sordina, quasi a far pensare che il numero di morti determini l’importanza dell’evento.
 
Due tragedie due misure; è vero che, più è grande l’evento, più alta è l’attenzione di tutti noi, però, di fronte a tragedie mortali, sia che coinvolgano uno o due persone sia che ne coinvolgano molte di più, se avvengono sul lavoro, l’attenzione che si dovrebbe dedicare dovrebbe essere pari. 
 
Considerando che i due eventi sono causati da una mala gestione delle regole che riguardano la sicurezza sul lavoro - nell’incidente ferroviario si può ipotizzare una mancata volontà dei responsabili a una più accurata manutenzione dei mezzi, nel caso dei romeni si può ipotizzare la mancanza di conoscenza delle leggi che regolano la messa in sicurezza dell’ambiente di lavoro - c’è da chiedersi come sia possibile, da una parte, riuscire a non rispettarle, dall’altra, a rilasciare permessi a persone senza l’adeguata preparazione.
 
Ma forse la risposta si trova nell’operato del governo che sta preparando un decreto legislativo atto a modificare il testo unico approvato dal governo Prodi che prevede sanzioni più severe alle aziende che non rispettano la sicurezza sul lavoro.
 
Questo decreto prevede un abbassamento dei livelli di tutela dei lavoratori, deresponsabilizza in modo particolarmente grave i datori di lavoro, riduce i poteri e le funzioni degli organismi di vigilanza e, infine, determina una riduzione generalizzata dell’intero apparato sanzionatorio.

Ciò comporta la possibilità delle aziende di agire al di fuori delle regole e alle amministrazioni di elargire permessi senza curarsi dell’adeguata preparazione dei richiedenti.
 
Se cosi sarà, di incidenti come quelli sopra menzionati saranno destinati ad aumentare in forza dell’inadeguatezza delle leggi, e a nulla varranno tutte le indagini per individuare le responsabilità.
 
Anche perché le indagini, oltre che servire ad individuare i responsabili, dovrebbero servire a individuare le mancanze delle leggi e correggerle, ma visto che le attuali correzioni in corso servono a dare più spazio ad eventuali mancanze, si può facilmente prevedere un futuro non proprio roseo.

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