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Truman Burbank

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2012
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Ultimi commenti

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 13 dicembre 2013 19:37
    Truman Burbank

    Ma si signora marchesa, tutto va alla meglio. Solo le Cassandre vedono lutti.
    Distruggere le famiglie fa bene al business e non crea alcun problema.
    Andiamo avanti tranquillamente.
    (Musica suggerita: Titanic di De Gregori)

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 12 dicembre 2013 16:03
    Truman Burbank

    Vale la pena di notare qualcosa al di fuori dello spettacolo: il governo letta perde pezzi per strada ed a pochi mesi dalla sua formazione la maggioranza si riduce a maggioranza semplice.
    Già era stato approvato, sia alla Camera che al Senato, un progetto di demolizione della Costituzione che aggirava l’art. 138 per dare modo ad un comitato di "saggi" di manomettere la Costituzione secondo i desideri delle banche. Il primo passaggio era stato a maggioranza assoluta.
    Il secondo passaggio doveva essere in questi giorni, ma non se ne parla. Se mai verrà approvato, sarà quasi certamente a maggioranza semplice, con alta probabilità di referendum.
    Se sommiamo la recente sentenza della Corte costituzionale, che dichiara incostituzionali delle parti sostanziali dell’attuale legge elettorale, il governicchio letta ne esce fortemente delegittimato in modo sostanziale (dal punto di vista formale la Corte cerca di salvare l’esistente).

    Da qui si spiega il comportamento un po’ anomalo del premier nominato dalle banche, che ruggisce come un coniglio.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 12 dicembre 2013 13:59
    Truman Burbank

    E’ una campagna antropofobica, per la distruzione, o almeno un drastico ridimensionamento, della razza umana.
    Dà un certo fastidio lo stupro del vocabolario per sostenere interessi di parte. Ma la violenza distruttiva del sistema si manifesta anche così. Del resto, se regge la famiglia, i piani di sterminio dei nuovi nazisti rischiano di saltare. E allora i neonazi devono stuprare il vocabolario, il buon senso ed abbattere le istituzioni a tutti i livelli. In modo da lasciare l’individuo solo, in guerra con tutti gli altri.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 11 dicembre 2013 14:44
    Truman Burbank

    E’ opinabile chi sia lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Ed è molto facile dare all’altro dello struzzo invece di portare argomenti.
    Però un tentativo di vedere chi si rifiuta di vedere l’evidenza ha senso e deve andare nel passato, non nel futuro, più o meno ipotetico.
    In Italia per decenni siamo stati tutti europeisti, accettando ciò che ci dicevano i nostri leader politici.
    Il risultato è lo sfacelo attuale. Ci hanno fatto privatizzare infinite aziende, dicendo che così si recuperava efficienza, ed i prezzi sono aumentati. E’ successo alle assicurazioni, alla benzina, alle Ferrovie. Molti ricordano che in breve tempo ciò che prima costava mille lire arrivò a costare un euro, con un’inflazione reale del 100%.
    E ancora qualcuno ci dice che dobbiamo recuperare efficienza, che noi italiani siamo inferiori.
    Certamente c’è qualcosa di vero. Ma c’è una menzogna sostanziale, nel rapporto di causa - effetto.
    Ci dicono che ci vuole più Europa, perchè siamo corrotti, negando l’evidenza che ormai la maggioranza comincia a vedere, che siamo corrotti proprio a causa dell’Europa, che i grandi poteri finanziari si sono comprati i nostri politici per far fare gli interessi della finanza invece che del popolo italiano. Ma non solo i politici. Anche i giornalisti sono comprati, anzi loro di mestiere si vendono.
    E quindi i giornalisti ripetono sempre gli stessi tormentoni: le pensioni, il debito pubblico, lo spread, lo spread, lo spread, l’evasione fiscale, i tassisti, i farmacisti.

    Ma l’Italia negli anni ’70 insidiava Germania e Francia, dopo aver superato la Gran Bretagna. Con la lira. Oggi l’Italia fa pena.

    E allora certamente è vero che non si risolve passando alla lira. Bisogna anche cancellare tutta la casta dei politici, dei giornalisti, dei banchieri. No, non serve la ghigliottina. Ma io un accordo con Putin per fornirgli contadini per zappare in Siberia lo farei.

    Altro che aspirine.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 11 dicembre 2013 12:43
    Truman Burbank

    Buon articolo. Con un errore di fondo, presente nella frase "Strumenti ... poco adatti ad un insegnamento che miri a formare intelligenze e coscienze". Come se il fine dell’insegnamento fosse il formare intelligenze e coscienze.
    Diceva giustamente Jerome Bruner "l’insegnamento è prima di tutto un problema politico". Era una sua analisi dello sfascio della scuola negli USA, una delle peggiori del mondo (con particolare riferimento alla scuola di base, lo so che ci sono università eccellenti). Qui emerge il fatto che la scuola fa parte di un sistema politico dove l’ignoranza della popolazione può essere funzionale al mantenimento dei poteri esistenti, e solitamente lo è. E allora se non si riconosce che una scuola che sembra non funzionare può svolgere perfettamente il suo voluto ruolo politico, il problema non si risolve.
    La scuola istituzionale può servire a difendere un sistema e allo stesso tempo può dare conoscenze utili:
    - se il sistema istituzionale ha reali valori;
    - se il patto in base al quale lo studente accetta i valori dell’istituzione e l’istituzione fornisce un premio a chi termina ogni ciclo di studio viene compreso ed accettato da ambedue le parti;
    - in sostanza se l’istituzione riesce a formare dei cittadini che si conformano ai suoi valori e se tale formazione viene poi premiata nela vita lavorativa.
    (C’è anche altro Bruner evidenziava che la scuola non può preparare alla vita, ma deve essere anche essa stessa vita, ma qui interessa di meno).

    In definitiva i test vari servono a fare business alle spalle di studenti e insegnanti, sono sostanzialmente una truffa costruita sull’assenza di verità.

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