• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > La soluzione non è l’economia

La soluzione non è l’economia

Impazzano sui mass media le discussioni sull'economia e sulla relativa crisi. Dai mass media (che solitamente riportano informazioni sovrapponibili) i dibattiti straripano nei blog e nei social network.

Termini come spread, Bund e BTP dilagano.

Ma siamo sicuri che il problema sia economico?

O forse l'errore sta proprio nel pensare che la soluzione ai nostri problemi vada posta in termini economici?

Trappole

Una trappola può anche essere costruita con concetti organizzati in modo opportuno. Non è necessario che ci siano elementi sensibili in una trappola, anzi le trappole migliori sono concettuali, perché sono più difficili da percepire. Le catene più forti sono quelle che non vediamo.

Nella premessa alla "Piccola enciclopedia marxista" c'era questa citazione:

Nella remota antichità

governarono stringendo nodi,

in epoca successiva i santi

li sostituirono con la scrittura.

Lu Hsün - da I Ching

Una delle trappole della parola usate più di frequentemente è quella che io chiamo "la trappola del dualismo".

La trappola del dualismo
Quasi tutte le contrapposizioni fornite dai mass-media sono trappole mentali.

Le contrapposizioni più frequenti, del tipo destra-sinistra, amico-nemico, Obama-Romney, Milan-Inter, sono delle trappole dove i due termini non identificano delle scelte reali, delle scelte di vita, ma servono solo ad identificare un piano privo di soluzioni, dove il lettore resta intrappolato.


Per uscire da questi vicoli ciechi serve una mossa che esca dal piano, in gergo scacchistico è una mossa del cavallo.

Una delle trappole usate più di frequente è quella che, tramite la contrapposizione capitalismo-comunismo, produce l'idea dell'homo oeconomicus, cioè la folle idea che la vita umana possa essere ridotta a un assieme di scambi monetari.

La trappola si richiude nel momento in cui le popolazioni, guardando le differenze tra comunismo e capitalismo, perdono di vista ciò che è invariante nei due sistemi: l'idea che la vita umana sia riconducibile a scambi monetari. E' un'idea errata che di solito nemmeno viene percepita, esso è uno dei dogmi non espressi del pensiero unico odierno.

No, la vita umana non è riconducibile all'economia. L'economia (da oikos + nomos, spesso con l'aggiunta sottintesa di polis) è la scienza che si occupa di soddisfare bisogni umani con risorse limitate, è una scienza interessante, ma essa si occupa di mezzi, non di fini.
I fini vanno stabliti da un'altra parte, e deve essere l'etica o la politica a stabilire i fini. Se si antepongono i mezzi ai fini (come si è fatto di recente con il pareggio di bilancio in Costituzione) si possono solo combinare disastri.

"Non di solo pane vive l'uomo" diceva un ebreo semidimenticato.
Oggi invece si gioca ancora con il fantasma del marxismo, che viene contrapposto al capitalismo, dimenticando che sotto molti aspetti Marx è uno dei più grandi apologeti del capitalismo. Non per nulla la sua opera più nota è "Il Capitale", dove egli apprezza il capitalismo come fase nuova rispetto al mondo feudale. E nel Capitale Marx sostiene la priorità dell'economia ("struttura") sulla religione o sulle discipline umane (come l'etica), che sono "sovrastruttura".

"Nel sacro abitano i mostri" dice Galimberti.
La norma interiorizzata dalle popolazioni, dopo incessante lavaggio del cervello, è la riduzione della vita ad economia. E' una norma ancora più forte nel momento in cui non viene nemmeno percepita.
La norma proibisce di cercare altre forme di esistenza. Esse sono tabù. Ma il tabù identifica la presenza del sacro, spiega Mircea Eliade.

E nel sacro abitano i mostri.

No, non sarà l'economia a salvarci e nemmeno la rivoluzione proletaria, ma comprendendo (e qui il materialismo dialettico aiuta) la complessità del mondo reale e la necessità di elaborare collettivamente i problemi reali, trovando soluzioni a misura d'uomo (soluzioni politiche a problemi umani) e combattendo per tali obiettivi, molto si può fare.

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares