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Truman Burbank

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2012
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Ultimi commenti

  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 2 maggio 2017 15:45
    Truman Burbank

    L’articolo è una sequenza di arroganza e disinformazione che si esaltano a vicenda.

    Evidenzio un punto: "vaccinazioni, la loro storia, la loro utilità, la grande efficacia e la sostanziale innocuità". Essendo proibita la sperimentazione di medicinali su esseri umani, in particolare su bambini nella primissima infanzia, non è possibile dimostrare la loro "efficacia ed innocuità".

    Qui si potrebbe rispondere che la dimostrazione è data dalle abbondanti statistiche esistenti sull’uso dei vaccini. Il che equivarrebbe a confermare che si è fatta sperimentazione sulla pelle dei neonati. Insomma, per i venduti a Big Pharma, i nostri figli sono carne da macello, nel nome della "scienza". Mi sembra di ricordare che qualcosa di analogo valesse in Germania circa 80 anni fa.

    Viene inizialmente da ridere, ma poi viene da piangere, leggendo frasi del tipo "non si possono vendere bugie e falsità mediche impunemente". La frase è abbastanza vera, ma manca la parte finale "a meno che le menzogne non siano a vantaggio di Big Pharma".

    Per chi avesse dubbi su quanto affermo io, basterebbe leggere il foglietto illustrativo (che alcuni chiamano impropriamente "bugiardino") che accompagna il vaccino, lì troverete gli svariati inconvenienti ed effetti collaterali del vaccino.

    Va poi detto che i tribunali sono abituati a valutare i fatti invece che prendere per oro colato le esternazioni "scientifiche" dei dipendenti di Big Pharma, e quindi hanno più volte condannato il Ministero della Salute. 

    Il miscuglio di arroganza ed incompetenza si estende al settore giuridico: "Il principio della libertà di cura sancito dall’art. 32 della Costituzione non si può applicare nel caso delle vaccinazioni". Questa affermazione, presa letteralmente, è certamente falsa. Basta leggere la Costituzione all’art. 32 per vedere che non fa alcun riferimento a vaccini e vaccinazioni. Ergo si applica.

    Conviene riportare per intero l’art. 32:

    " La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."


    E allora, se c’è una legge che non viola i limiti imposti dal rispetto della persona umana, tale legge potrebbe imporre qualche vaccino in qualche caso particolare. E’ molto dubbio che si possano in generale imporre i vaccini in accordo alla nostra Costituzione. Comunque esiste una Corte competente a cui ci si può rivolgere.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.103) 9 ottobre 2015 15:06
    Truman Burbank

    E’ comprensibile che tutti quelli che sono stipendiati da Big Pharma chiedano sempre più vaccinazioni. Difendono il proprio stipendio.
    Eppure non è difficile ricordare che anni fa sono state inventate finte epidemie per acquistare a peso d’oro vaccini che poi rimasero inutilizzati.
    Il problema dei vaccini in effetti è un problema di cattivo funzionamento del sistema giudiziario. Se i giudici perseguissero con impegno le truffe (a volte criminali) di Big Pharma il problema dei vaccini sparirebbe.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.180) 17 maggio 2014 23:43
    Truman Burbank

    Il mio commento precedente è errato. Avevo letto male il testo.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.180) 17 maggio 2014 23:39
    Truman Burbank

    Ho riletto tutto, anche il link. A una prima lettura avevo capito che l’aereo avesse perso quota e questo l’avesse portato in rotta di collisione con l’altro.
    Invece era stata una manovra volontaria del pilota per evitare la collisione.

    E allora il mio commento precedente nasce da un’incomprensione.
    Tocca forse dire che il TCAS è un dispositivo USA che in svariate occasioni ha mostrato di funzionare male. Ma il problema nasce anche dalla necessità di evitare falsi allarmi e gestire situazioni estremamente variabili. Comunque con aereo in crociera avrebbe dovuto segnalare in tempo utile la possibile collisione.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.180) 17 maggio 2014 23:29
    Truman Burbank

    Nel traffico aereo si applica normalmente una separazione verticale tra i diversi aeromobili di 1000 piedi, circa 300 m. I sistemi di allarme (tipo TCAS) non devono segnalare allarmi se tale separazione è rispettata.
    Ad alta quota si applica una separazione doppia, 2000 piedi, circa 600 m perchè l’aria rarefatta rende più imprecisi gli altimetri.

    Comunque mi sembra di capire che i due aerei erano correttamente separati. E allora bisogna capire quanto sia normale un’improvvisa perdita di quota di 600 m. Comunque ad occhio e croce, o il B757 ha qualche difetto, oppure potrebbe essere il caso di rivedere le normative.
    Dopo di che si potrebbe eventualmente adeguare il TCAS alle nuove normative.

    Ritornando al caso specifico, mi appare strana una perdita di quota così imponente da parte di un aereo di grandi dimensioni. Di solito sono gli aerei piccoli a soffrire molto per le variazioni locali di pressione, mentre il vecchio B747 (come pure il più moderno A300) ne soffre molto meno.

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