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Truman Burbank

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  • Di Truman Burbank (---.---.---.1) 22 marzo 2011 23:40
    Truman Burbank
    Ciò che dice Marco Marini è molto opinabile. Di attentati a Gheddafi ne sono stati fatti parecchi, uno in coincidenza con la strage di Ustica, che fu causata dalla necessità di nascondere i fatti quando Gheddafi, avvisato dagli italiani, cambiò rotta e sfuggì all’attentato.

    In seguito ci furono altri attentati, non dovuti ad atti di terrorismo libico, visto che la strage di Lockerbie non fu causata dai libici. Potrebbero essere stati gli iraniani come ritorsione per l’abbattimento di un loro aereo di linea da parte degli USA. Comunque già allora era in corso la campagna per screditare Gheddafi, che aveva commesso il crimine (dal punto di vista delle sette multinazionali del petrolio) di nazionalizzare il petrolio libico e fu incolpato dell’attentato. Gheddafi ne uscì dopo alcuni anni proponendo di pagare i danni alle vittime e così fece un favore ad americani ed iraniani, ma uscì dall’embargo.

    Comunque gli avvoltoi che visibilmente vogliono spolpare la Libia sarebbero imbecilli se confidassero nel caso invece di aiutarlo. Se oggi ammettono che da tre settimane c’erano truppe speciali GB a centinaia, probabilmente c’erano da prima, allo scopo di organizzare il golpe. E quasi sicuramente ci sono analoghe truppe francesi. Un elicottero da combattimento olandese (con armati a bordo) fu invece fermato tempo fa e poi rilasciato.

    Va poi notato che quelli che per gli imbecilli sono "rivoltosi" presidiano le zone dove c’è più petrolio. Di solito le rivoluzioni si fanno nella capitale (ricordare Mosca e Parigi) mentre è estremamente sospetta questa pretesa rivoluzione che parte dai pozzi di petrolio.

    In breve:
    - si tratta di un golpe sobillato dall’occidente, che era malamente fallito e Gheddafi stava per prendere le truppe di invasione già presenti da tempo in Libia;
    - a questo punto si riunisce urgentemente il Consiglio di Sicurezza dell’ONU perchè altrimenti inglesi e francesi verranno sputtanati di fronte al mondo;
    - con l’etichetta di "no-fly zone" e la bambinesca scusa dei civili aggrediti si autorizza un’azione militare
    - inglesi, francesi ed americani partono alla grande con bombardamenti, preferibilmente all’uranio impoverito che uccideranno migliaia di persone (anche in Italia, visto che la radioattività viaggia con il vento).

    Così va il mondo, almeno finchè non fermiamo questi criminali.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.87) 15 novembre 2009 23:45
    Truman Burbank

    "Il lavoro rende liberi" si dice all’inizio, attribuendo la frase ad Hegel. Strano, a me invece la frase suona come "Arbeit macht frei" la frase che stava all’ingresso dei campi di concentramento nazisti. Forse ricordo male.

    Comunque sia, ho la sensazione che per i giovani in cerca di lavoro l’Italia sia diventata come un grande lager, dove bisogna sempre obbedire ai kapò.

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