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Truman Burbank

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2012
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  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 10 gennaio 2018 19:36
    Truman Burbank

    La matassa non è intricata, si tratta semplicemente di furto, le aziende elettriche derubano i cittadini. A titolo di esempio, per una seconda casa con 3Kw di potenza installata, pago regolarmente 48 € ogni due mesi con consumo zero.

    Ho studiato con cura la bolletta, facendomi mandare anche i dati supplementari (adesso nella bolletta i dati di calcolo non ci sono più, mentre c’è pieno di pubblicità) ed è tutto in regola, l’ENEL mi deruba con regolare autorizzazione della AEEG.

    In sostanza l’unica cosa complicata sono le elaborate scuse con le quali si cerca di sostenere questo furto.

    Rileggo il tutto e mi accorgo che ho scritto male: il furto era di 48€ ogni due mesi l’anno scorso, adesso sale a 50 euro.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 20 ottobre 2017 10:51
    Truman Burbank

    Giannuli è uno storico rigoroso e grande conoscitore di politica, ma sulle dinamiche del web potrebbe avere le idee meno chiare.

    I suoi suggerimenti mi ricordano molto alcune pratiche frequenti in Cina, dove internet è molto controllata. Non mi attira molto l’idea di un "grande fratello" alla cinese per risolvere il problema delle risse sul web. La soluzione potrebbe essere ben peggiore del male. Del resto la Cina non viene solitamente portata come esempio di democrazia.

    Ma analizzando il problema, il livello del dibattito sul web è davvero così basso? Giannuli riporta il linguaggio del nostro premier dicendo "Renzi con i suoi “gufi”, “rematori contro”, “sfigati” “rosiconi” " e considera la superficialità dell’ex premier come un effetto delle ciance sul web. Se avesse letto "L’alba dei network organizzati" di Lovink e Rossiter, avrebbe forse il sospetto che il linguaggio dell’informazione transiti con molta più facilità dagli "old media" verso i "new media" che viceversa. (Lovink e Rossiter considerano "old media" la TV, radio, giornali e mettono nei "new media" il web). Comunque basta guardare il livello delle discussioni alla Camera o al Senato per vedere modelli di dibattito che non sembrano da prendere ad esempio. Non parliamo dei talk show televisivi.

    Personalmente sono convinto che lo scontro dialettico tra le persone sia sostanzialmente rappresentazione del polimorfismo del reale, quello che Franco Cassano chiamava "l’irrefrenabile politeismo del reale". Certo si può riuscire a normalizzare tutti gli individui in modo che pensino tutti allo stesso modo, in modo che la conversazione diventi solo un ripetere in modo diverso gli stessi concetti. In questo modo la conversazione diventerebbe più ordinata.

    In realtà l’esperimento è già stato fatto, con discreto successo, il pensiero delle masse è omologato. Eppure la violenza del dibattito continua. Sono dinamiche ben raccontate da James Ballard nel suo romanzo "Regno a venire". (Forse non è un romanzo, ma un saggio di sociologia scritto in modo originale).

    Insomma si possono omologare le persone ma le differenze riemergono sempre. A meno di seguire il modello cinese.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 19 ottobre 2017 14:52
    Truman Burbank

    La religione si distingue dalla scienza per la sua presenza di dogmi inconfutabili. Per esempio la religione medica non mette in discussione il dogma che aumentando la quantità delle vaccinazioni il numero di casi di una malattia diminuisce.

    A questa religione qualcuno prova a rispondere con la scienza, per esempio un blogger prende i dati ufficiali (sono qui: http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/epidItalia.asp) e prova a verificare la correlazione tra copertura vaccinale e numero di casi (qui: http://ilpedante.org/post/le-vaccinazioni-e-il-resto ). Dai dati disponibili non solo non è confermato che aumentando le vaccinazioni diminuiscono i casi, ma compare una tendenza leggermente opposta.

    Evidentemente, se la realtà non si conforma al dogma bisognerà negare la realtà, come fanno ministri e giornalisti. AMDG

  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 18 ottobre 2017 11:16
    Truman Burbank

    Noto la preoccupante frase "Siamo il paese nel G8 con più armi, dopo gli USA" che mi appare poco sensata e priva di fonti. Facendo una breve ricerca trovo un articolo del 2016 che dice cose ben diverse (http://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2016/06/14/armi-diffusione-vittime-e-confronto-usa-ue-in-8-mappe/197438/) : "Con 25 milioni di armi regolarmente registrate, il primo Paese d’Europa per numero di pistole e fucili in circolazione è la Germania. Subito dietro la Francia con 19 milioni e l’Italia con 7 milioni." e poi : "all’interno dell’Unione europea la Finlandia ha 45,3 armi ogni 100 abitanti.[...] molto indietro l’Italia che ha solo 11,9 armi ogni centro abitanti".

    Va notato comunque che "La Germania ha il numero di armi più alto, la Finlandia il numero maggiore di pistole e fucili per cittadino, eppure all’Italia spetta il primato più triste: quello del maggior numero di omicidi per arma da fuoco. Con un tasso di 0,71 assassinii su 100 mila abitanti l’Italia stacca tutti."

  • Di Truman Burbank (---.---.---.242) 18 ottobre 2017 10:55
    Truman Burbank

    Per favore, correggete il titolo: “legittima”si scrive con una sola “g”.

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